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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06072016-143141


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BENNATI, MATTEO
URN
etd-06072016-143141
Titolo
"I colpevoli di ogni sorta e d'ogni ceto saranno puniti inesorabilmente" Epurazione e punizione dei delitti fascisti in provincia di Lucca (1944-1948)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof. Baldissara, Luca
correlatore Prof. Fulvetti, Gianluca
Parole chiave
  • processi
  • fascisti
  • fascismo
  • collaborazionismo
Data inizio appello
27/06/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/06/2086
Riassunto
Il presente lavoro intende offrire una ricostruzione del processo di epurazione antifascista delle ditte pubbliche e private della provincia di Lucca e del fenomeno di messa a giudizio di coloro che vennero imputati di collaborazionismo con il tedesco dalla Corte di assise straordinaria della stessa città. Il periodo di riferimento è dunque quello intercorso tra il 1944, anno della istituzione dell’Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo, e il 1947-’48, anno in cui divenne ormai palese, anche alla autorità impegnate localmente nelle pratiche epurative e punitive, il “cambio di rotta” delle istituzioni centrali (in senso regressivo) rispetto alla punizione dei delitti fascisti.
Il lavoro si basa principalmente sulla consultazione e sull’analisi di tre fondi archivistici, ovvero il Fondo Commissione Provinciale di Epurazione e il Fondo Corte di Assise straordinaria (quest’ultimo, a quanto risulta, mai prima d’ora analizzato), entrambi presenti in Archivio di Stato a Lucca, e il Fondo Processi presente nell’archivio dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Lucca.
Per quanto riguarda la struttura dello scritto, il testo si apre con un primo capitolo dedicato alla restituzione di un quadro del lavoro svolto a Lucca dalla locale Commissione provinciale di epurazione, lavoro intenso e continuato nel tempo che non giunse però a risultati definitivi “soddisfacenti”, in linea con quanto del resto successe in generale sul territorio nazionale.
Il secondo capitolo, centrale sia per posizionamento all’interno della tesi, sia per importanza e consistenza del materiale trattato, offre una panoramica del lavoro processuale svolto dalla Corte di Assise straordinaria lucchese (poi divenuta Sezione speciale della Corte d’assise ordinaria) tra il 1945 e il 1947. Vengono riportate otto specifiche vicende processuali mai analizzate prima: quattro vicende processuali “minori” e quattro vicende invece relative ad alti e medi gerarchi locali. Successivamente, due sezioni sono dedicate alla individuazione degli elementi più rilevanti emersi dallo studio di questi come degli altri casi processuali non trattati nel dettaglio: nella prima si offre una descrizione dello “spaccato umano” che emerge dalle carte processuali, con un primo studio statistico e anagrafico relativo alle persone imputate di collaborazionismo a Lucca; nella seconda, si cerca di restituire quelli che sembrano emergere come gli elementi più significativi della dinamica processuale di una giustizia speciale come fu quella delle Corti di assise straordinarie, con particolare attenzione alle argomentazioni degli avvocati difensori.
Nella terza e ultima sezione, si dedica spazio ad alcuni casi processuali, sempre intentati negli anni dell’immediato secondo dopoguerra, ma relativi a crimini del fascismo del Ventennio, principalmente dei primi anni Venti. Si è inteso così fare un paragone tra la giustizia speciale e politica mossa contro il recente fenomeno del collaborazionismo e la giustizia ordinaria chiamata, negli stessi anni, a processare reati risalenti a vent’anni prima, evidenziando come in questo secondo caso la riuscita, nei numeri e nella sostanza, del processo punitivo, sia stata ancora meno significativa di quella (già di per sé piuttosto fallimentare) dei processi per collaborazionismo.
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