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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06072013-113922


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
TAVERNA, SARA
Indirizzo email
sara_taverna@hotmail.com
URN
etd-06072013-113922
Titolo
Implementazione di modelli strutturali non lineari per lo studio di fenomeni di LCO
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA AEROSPAZIALE
Relatori
relatore Prof. Lombardi, Giovanni
correlatore Ing. Muffo, Davide
relatore Ing. Fanteria, Daniele
Parole chiave
  • aeroelasticità computazionale
  • lco
  • buzz
  • freeplay
  • superfici di controllo
  • non linearità
Data inizio appello
09/07/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’analisi proposta in questo lavoro si pone nell’ambito dell’Aeroelasticità Computazionale riproponendosi di verificare gli effetti dell’introduzione di non linearità strutturali di tipo freeplay all’interno di un sistema aeroelastico. Più nel dettaglio si è cercato di capire se la presenza del gioco nella catena di comando delle superfici di controllo possa dare origine a fenomeni di LCO (Limit Cycle Oscillations) quali il buzz delle superfici di controllo stesse. Il lavoro svolto si è quindi concentrato prevalentemente sull’implementazione di un modello strutturale non lineare e sulla successiva esecuzione di simulazioni dirette effettuate mediante l’utilizzo di strumenti atti a svolgere analisi accoppiate fluido-struttura. Ciò che differenzia questo lavoro dagli studi presenti in letteratura sul buzz è che questi si basano per lo più su modelli strutturali e/o aerodinamici molto semplificati. La scelta qui operata di considerare una condizione il più possibile realistica, legata ai dati registrati in volo su di un velivolo operativo, ha comportato nel nostro caso la necessità di utilizzare modelli più completi con la conseguenza di introdurre ulteriori complicazioni in un problema già di per sé complesso come il buzz. Più nel dettaglio, alle difficoltà intrinseche associate a questo tipo di fenomeno aeroelastico, dovute in particolar modo all’aerodinamica transonica, sono state aggiunte tutte le complicazioni derivanti dalla necessità di considerare il velivolo nella sua interezza. Se dal punto di vista strutturale ciò ha significato includere nel modello i modi deformabili di tutto il velivolo, dal punto di vista aerodinamico è stato necessario modellare il campo fluido attorno all’intero aeroplano con la conseguenza di aumentare drasticamente gli oneri computazionali associati alla risoluzione numerica del problema.
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