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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06062020-225728


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NAPOLI, JACOPO
URN
etd-06062020-225728
Titolo
La pirateria cilicia nei conflitti, nei commerci e nelle politiche del Mediterraneo antico
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Menchelli, Simonetta
relatore Fabiani, Fabio
relatore Sangriso, Paolo
Parole chiave
  • pirati cilici
Data inizio appello
13/07/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La tesi parla della pirateria cilicia tra il 146 e il 67 a.C. e di come questa abbia influito sui conflitti, sui commerci e sulle politiche del Mediterraneo antico.

Analizza la storia e le tecniche della pirateria nell'antichità; spiega come incursioni e razzie della pirateria siano state spesso indistinte da azioni simili in guerra e come l'accusa di pirateria sia spesso stata usata per fini politici.

Tratta in dettaglio della geografia e della storia in relazione al territorio ed ai rapporti con gli stati confinanti e in generale nel Mediterraneo; inizia dalle guerre tra seleucidi, primo fattore di disequilibrio nell'area con gli stati vicini che lasciarono liberi di agire pirati, mentre i Romani non intervennero. Ma le minacce dei pirati furono sempre più pericolose per la sicurezza e stabilità degli stati fino ad uno sconvolgimento politico e militare dell'area; i pirati poi costituirono un forte limite al commercio, fino a bloccare la fornitura di grano a Roma, tanto che quest'ultima fu costretta ad intervenire drasticamente.

Inoltre analizza le tracce archeologiche delle prove dell'operato dei pirati cilici ed effettua un'analisi comparativa con alcuni casi di pirateria dei secoli successivi per dare un'identità più specifica ai pirati stessi.

Infine si focalizza sul ruolo economico dei pirati cilici, sia per incursioni e razzie, che fruttarono cospicui guadagni, sia per i rapimenti al fine di riscatti o vendita come schiavi.
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