Tesi etd-06062017-010638 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RAGUSO, PORZIA PRISCILLA
URN
etd-06062017-010638
Titolo
L'ERA DEL CIBO SPAZZATURA: EFFETTI SULLA SALUTE E PROFILI ECONOMICI E GIURIDICI
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Pench, Alberto
Parole chiave
- ALIMENTAZIONE
- CIBO SPAZZATURA
- DIRITTI UMANI
- JUNK FOOD
- MARKETING
- OBESITA'
- TEORIA DEL CONSUMATORE
- WORLD HEALTH ORGANIZATION
Data inizio appello
26/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Diverse organizzazioni internazionali per la tutela della salute e la protezione dei consumatori, quali la World Health Organization e l’associazione italiana Altroconsumo, considerano il fenomeno del cibo spazzatura come estremamente pericoloso. Queste, da molti anni, hanno l’obiettivo di combattere l’assiduo consumo di cibo spazzatura, in modo da favorire un miglioramento della salute umana, che, se esposta ad uno stile di vita poco sano, nonché a scelte alimentari poco rassicuranti, può risentirne gravemente. L’obesità e le patologie ad essa connesse, come le malattie cardiovascolari, ne sono un chiaro esempio.
Diversi studi di portata internazionale hanno dimostrato che il consumo di questi alimenti poco sani può essere ridotto, intervenendo non solo sui modelli educativi appresi in ambienti quali la famiglia e la scuola, ma anche sugli stessi strumenti di diffusione, i quali causano la popolarità di questi prodotti, soprattutto tra i bambini. Le attività di marketing aggressive, la pubblicità, l’utilizzo sfrenato dei social network anche da parte dei più piccoli, riescono a indirizzare le scelte dei consumatori verso stili alimentari che, nel lungo periodo, possono condurre a effetti irreversibili.
Non resta che chiederci quali siano gli attori che debbano muoversi sulla scena presentata, al fine di salvaguardare la salute dei consumatori. In un mondo in cui i diritti umani sembrano essere sempre più di moda, il diritto ad un’alimentazione sana, soprattutto se infantile, dovrebbe essere una priorità degli agenti internazionali, probabilmente gli unici soggetti in grado di rendere le preferenze dei consumatori ragionate e consapevoli.
Many international organizations, as World Health Organization or the italian association for the consumers protection Altroconsumo, recognize the junk food phenomen as extremely dangerous. For many years, their aim is to fight the exhaustive consumption of junk food, so as to promote an improvement in human health, which, if exposed to an unhealthy lifestyle and unsafe food choices, can be severely affected. Obesity and related pathologies, such as cardiovascular diseases, are a clear example.
Several international studies have shown that the consumption of these unhealthy foods can be reduced by intervening not only through educational models learned in such areas as the family and the school, but also through the same diffusion tools, which cause the popularity of these products, especially among children. Aggressive marketing activities, advertising and the unrestreined use of social networks by children are able to direct the consumers' choices towards eating habits that can lead to irreversible effects in the long term.
Right now, we can think about who are the actors who must move on this scene, in order to safeguard the health of consumers. In a world where human rights seem to be more and more fashionable, the right to healthy eating, especially if childish, should be a priority of the international agents, probably the only actors able to make consumers' preferences reasoned and aware.
Diversi studi di portata internazionale hanno dimostrato che il consumo di questi alimenti poco sani può essere ridotto, intervenendo non solo sui modelli educativi appresi in ambienti quali la famiglia e la scuola, ma anche sugli stessi strumenti di diffusione, i quali causano la popolarità di questi prodotti, soprattutto tra i bambini. Le attività di marketing aggressive, la pubblicità, l’utilizzo sfrenato dei social network anche da parte dei più piccoli, riescono a indirizzare le scelte dei consumatori verso stili alimentari che, nel lungo periodo, possono condurre a effetti irreversibili.
Non resta che chiederci quali siano gli attori che debbano muoversi sulla scena presentata, al fine di salvaguardare la salute dei consumatori. In un mondo in cui i diritti umani sembrano essere sempre più di moda, il diritto ad un’alimentazione sana, soprattutto se infantile, dovrebbe essere una priorità degli agenti internazionali, probabilmente gli unici soggetti in grado di rendere le preferenze dei consumatori ragionate e consapevoli.
Many international organizations, as World Health Organization or the italian association for the consumers protection Altroconsumo, recognize the junk food phenomen as extremely dangerous. For many years, their aim is to fight the exhaustive consumption of junk food, so as to promote an improvement in human health, which, if exposed to an unhealthy lifestyle and unsafe food choices, can be severely affected. Obesity and related pathologies, such as cardiovascular diseases, are a clear example.
Several international studies have shown that the consumption of these unhealthy foods can be reduced by intervening not only through educational models learned in such areas as the family and the school, but also through the same diffusion tools, which cause the popularity of these products, especially among children. Aggressive marketing activities, advertising and the unrestreined use of social networks by children are able to direct the consumers' choices towards eating habits that can lead to irreversible effects in the long term.
Right now, we can think about who are the actors who must move on this scene, in order to safeguard the health of consumers. In a world where human rights seem to be more and more fashionable, the right to healthy eating, especially if childish, should be a priority of the international agents, probably the only actors able to make consumers' preferences reasoned and aware.
File
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Tesi_Rag...va_20.pdf | 1.71 Mb |
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