Tesi etd-06062016-194051 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COLACI, PAOLA
URN
etd-06062016-194051
Titolo
La Questione dei Bambini Soldato: Un fenomeno generato dalla Globalizzazione
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Vernassa, Maurizio
Parole chiave
- bambini soldato
- globalizzazione
Data inizio appello
28/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro svolto con questa tesi illustra lo stato attuale di un fenomeno sviluppatosi nell'età contemporanea, dai risvolti inevitabilmente articolati. Al giorno d'oggi eserciti regolari, forze paramilitari, gruppi armati irregolari di tutto il mondo annoverano nelle loro fila circa 300mila bambini soldato. Le cause di questo inquietante problema sono complesse e diversificate, ma al tempo stesso correlate tra loro.
Una prima causa è da ricercare nelle dinamiche che hanno caratterizzato i conflitti moderni dal secondo dopoguerra ad oggi, nel corso degli ultimi decenni si è avuto un proliferare di conflitti a carattere interno negli Stati, specie quelli poveri o in via di sviluppo, dove la stragrande maggioranza delle vittime è composta dalla popolazione civile, sopratutto bambini. A questo si aggiunge la mancanza di forme di governo stabili insieme all’ingente quantitativo di risorse economiche destinate alla spesa militare che in molti Paesi sorpassa nettamente quelle destinate al sociale. Altro motivo rilevante riguarda la crescente proliferazione delle armi leggere in ogni parte del globo. Infine, ultima causa è l'assenza, specie in paesi del terzo mondo, di un efficace sistema di registrazione anagrafica delle nascite in quanto un bambino senza identità è maggiormente esposto e predestinato a diventare un soldato.
Tale situazione è maggiormente sviluppata nell’Africa sub-sahariana, un esempio evidente è la realtà vissuta dalla Sierra Leone, che a causa di decennali conflitti interni conta il maggior numero di bambini soldato, in particolar modo nelle fila dei gruppi armati di ribelli.
La rapida espansione di questo tragico fenomeno ha smobilitato l’intervento della comunità internazionale che, anche su pressione della società civile, ha adottato una serie di provvedimenti normativi di tutela internazionale che, almeno in teoria, garantiscono ai minori la necessaria protezione in caso di conflitto armato.
Per prevenire l'arruolamento e garantire la smobilitazione dei minori coinvolti, altro passo di fondamentale importanza è la realizzazione di appositi programmi supportati dalle numerose ONG, incentrati sul recupero psico-fisico dei bambini al fine di facilitarne il ricongiungimento con la propria famiglia e la reintegrazione nella società. Tutto l'impegno portato avanti dai vari enti si incentra nel restituire ai minori l'infanzia loro privata, dando loro una possibilità migliore per il futuro.
Una prima causa è da ricercare nelle dinamiche che hanno caratterizzato i conflitti moderni dal secondo dopoguerra ad oggi, nel corso degli ultimi decenni si è avuto un proliferare di conflitti a carattere interno negli Stati, specie quelli poveri o in via di sviluppo, dove la stragrande maggioranza delle vittime è composta dalla popolazione civile, sopratutto bambini. A questo si aggiunge la mancanza di forme di governo stabili insieme all’ingente quantitativo di risorse economiche destinate alla spesa militare che in molti Paesi sorpassa nettamente quelle destinate al sociale. Altro motivo rilevante riguarda la crescente proliferazione delle armi leggere in ogni parte del globo. Infine, ultima causa è l'assenza, specie in paesi del terzo mondo, di un efficace sistema di registrazione anagrafica delle nascite in quanto un bambino senza identità è maggiormente esposto e predestinato a diventare un soldato.
Tale situazione è maggiormente sviluppata nell’Africa sub-sahariana, un esempio evidente è la realtà vissuta dalla Sierra Leone, che a causa di decennali conflitti interni conta il maggior numero di bambini soldato, in particolar modo nelle fila dei gruppi armati di ribelli.
La rapida espansione di questo tragico fenomeno ha smobilitato l’intervento della comunità internazionale che, anche su pressione della società civile, ha adottato una serie di provvedimenti normativi di tutela internazionale che, almeno in teoria, garantiscono ai minori la necessaria protezione in caso di conflitto armato.
Per prevenire l'arruolamento e garantire la smobilitazione dei minori coinvolti, altro passo di fondamentale importanza è la realizzazione di appositi programmi supportati dalle numerose ONG, incentrati sul recupero psico-fisico dei bambini al fine di facilitarne il ricongiungimento con la propria famiglia e la reintegrazione nella società. Tutto l'impegno portato avanti dai vari enti si incentra nel restituire ai minori l'infanzia loro privata, dando loro una possibilità migliore per il futuro.
File
Nome file | Dimensione |
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TESI_PAO...OLACI.pdf | 1.15 Mb |
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