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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06062015-195658


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PIANIGIANI, GIULIA
URN
etd-06062015-195658
Titolo
Gor'kij: il mito, l'oblio, la voglia di riscoperta
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
TRADUZIONE LETTERARIA E SAGGISTICA
Relatori
relatore Prof. Garzonio, Stefano
Parole chiave
  • letteratura
  • Gor'kij
  • Dio
  • costruzione
  • Bykov
  • biografia
  • russa
Data inizio appello
29/06/2015
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
29/06/2085
Riassunto
Lo scopo del lavoro è presentare la traduzione del primo capitolo della biografia di Maksim Gor’kij scritta da Dmitrij Bykov. Si tratta di una scelta influenzata dall’obiettivo che questa biografia mira a raggiungere: far uscire Gor’kij dall’oblio in cui è caduto. L’autore, con questo testo, vuol infatti riportare alla luce una figura intellettuale fondamentale della cultura russa. Se per Bykov lo scopo del suo lavoro è la “riscoperta” di Gor’kij, per il lettore italiano, invece, la traduzione potrebbe essere un modo per conoscere una figura importante del panorama culturale russo, un intellettuale che ha vissuto uno dei capitoli chiave della sua vita proprio in Italia, a Capri.
Purtroppo data la lunghezza dell’opera non mi è sembrato opportuno riportare una traduzione integrale in questa sede, pertanto ho scelto di presentare solo il primo capitolo dell’opera. Ho deciso di non operare una selezione all’interno del testo, in quanto non sembrava una soluzione valida: trattandosi di una biografia non si presentano infatti problemi relativi alla trama dell’opera.
Ho scelto di tradurre il primo capitolo perché lo ritengo la chiave di lettura della biografia. Nelle prime pagine, infatti, Bykov rende noto il senso del titolo svelandone il collegamento con il testo dello stesso Gork’ij La vita di Klim Samgin e, sempre nel primo capitolo, l’autore delinea la parabola della vita letteraria di Gor’kij: da essere mitizzato a essere del tutto “dimenticato”.
L’importanza della parte iniziale del libro è da ricercarsi anche in un altro motivo. I primi anni di vita del giovane Peškov, dei quali Bykov non ci risparmia gli episodi più violenti, influenzano il comportamento e il pensiero del Gor’kij maturo, inoltre, qui l’autore ci fa assistere al passaggio da Aleksej Peškov a Maksim Gor’kij:

«Come se volesse ricominciare tutto da zero, affinché la vita letteraria non avesse niente a che vedere con quella reale. Il nome non era solo un ricordo legato al padre ma anche una indicazione del massimalismo verso tutto; mentre Gor’kij era un tributo al pessimo romanticismo, che ci vuoi fare, di amarezza ne aveva vista abbastanza.»

Questo elaborato si compone di due capitoli, più le conclusioni e la bibliografia, seguiti dalla mia proposta di traduzione.
Nel primo capitolo ho presentato “la costruzione di Dio”, il movimento che faceva capo a Gor’kij e Lunačarskij nel quale si ipotizzava una divinizzazione laica del popolo. Questo mi ha permesso di mettere in risalto l’importanza che aveva raggiunto Gor’kij, e quanto il suo pensiero influenzasse il panorama culturale e politico russo dell’epoca. Definire Gor’kij uno “scrittore” diventa, quindi, altamente riduttivo.
Il secondo capitolo si articola in due paragrafi. Nel primo ho fatto un excursus all’interno della teoria della traduzione. Ho ritenuto importante fare questo passaggio prima di passare ad analizzare le scelte traduttive per inserire nel migliore dei modi il lettore nel mondo della traduzione. Ho cercato di presentare i diversi punti di vista su tale disciplina per sottolineare che l’attività vera e propria del tradurre non segue dei parametri prefissati e non ha una soluzione univoca. Ѐ proprio questo ciò che rende viva e interessante questa disciplina. Dall’excursus emerge quanto il dibattito sulla teoria e sulle strategie traduttive mi abbia coinvolto. Nel secondo paragrafo, invece, attraverso l’analisi del testo di partenza, vengono presentate e giustificate le scelte traduttive da me adottate, riportando citazioni ed esempi.


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