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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06052023-172957


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
BROMBIN, EDOARDO
URN
etd-06052023-172957
Titolo
“Gortyn Information System: un modello GIS per lo studio e la valorizzazione del paesaggio antico di Gortina di Creta”.
Settore scientifico disciplinare
L-ANT/09
Corso di studi
SCIENZE DELL'ANTICHITA' E ARCHEOLOGIA
Relatori
tutor Prof. Zanini, Enrico
correlatore Prof. Bonetto, Jacopo
Parole chiave
  • valorizzazione
  • GIS
  • archeologia classica
  • topografia
  • Gortina
Data inizio appello
13/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/06/2026
Riassunto
Il progetto sviluppato è finalizzato alla creazione di un modello GIS di fattibilità per il sito di Gortina di Creta. Il lavoro ha previsto l’analisi e la schedatura del patrimonio archeologico del sito attraverso la compilazione di Schede di Monumento destinate a popolare il DataBase Monumenti Antichi. Parallelamente alla compilazione del dato tabellare si sono realizzate e aggiornate le planimetrie dei singoli monumenti nelle loro diverse fasi edilizie, tramite digitalizzazione delle planimetrie storiche e l’utilizzo di innovativi metodi di rilievo archeologico (UAV, TPS, Laser-Scanner). Il posizionamento delle entità vettoriali è stato eseguito mediante l’acquisizione di punti GNSS che hanno permesso di localizzare le evidenze nel sistema di riferimento scelto EPSG 2100. In ambito QGIS sono stati caricati i dati grafici e uniti, tramite Join, alle informazioni tabellari; inoltre, si è tentato di trovare una soluzione per la condivisione e pubblicazione del dato attraverso il web (ArcGIS Online) e tramite App.
Per la prima volta, quindi, è stato realizzato un modello GIS capace di raccogliere, gestire, organizzare e analizzare la grande mole di dati acquisiti in più di 130 anni di attività sul campo. È stata creata una nuova base cartografica digitale che descrive, da un lato, il territorio moderno (è presente anche un primo modello digitale del terreno) e, dall’altro, la quasi totalità delle evidenze affioranti nell’area in esame. Fondamentale è stata, infine, la collaborazione con gli Atenei di Padova, Roma e Milano e con la Scuola Archeologica Italiana di Atene grazie alla quale si è potuto accedere ai dati presenti negli archivi fotografici e cartografici.
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