Tesi etd-06052008-113151 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BIASIORI, LUCIO
URN
etd-06052008-113151
Titolo
Celio Secondo Curione e l'Italia. Prima e dopo la fuga
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
Relatore Prof.ssa Seidel Menchi, Silvana
Relatore Prof. Prosperi, Adriano
Relatore Prof. Prosperi, Adriano
Parole chiave
- Cantimori
- eresia
- Lutero
- riforma protestante
- umanesimo
Data inizio appello
03/07/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/07/2048
Riassunto
Il mio lavoro si propone di analizzare gli anni italiani dell'umanista ed eretico piemontese Celio Secondo Curione, nel tentativo di completare quanto altri studi, sulla scia delle ricerche ereticali di Delio Cantimori, hanno portato alla luce sulla sua figura dopo la fuga in Svizzera nel 1542. A una prima parte di taglio biografico, volta a fare il punto su quello che sappiamo finora del periodo italiano di Curione e a delineare alcune novità che la mia ricerca prospetta, seguirà una seconda parte, più attenta all'analisi delle opere “italiane” di Curione, soprattutto in relazione al problema della maturazione del suo pensiero su temi come il rapporto tra cultura classica e Scrittura, anticlericalismo tradizionale e Riforma protestante. Dall’incrocio tra le due parti emergerà da un lato quanto svolte biografiche e svolte intellettuali siano profondamente legate, dall'altro quanto molti temi "classici" del Curione basileese (post 1546), come l'idea di tolleranza religiosa e la salvezza universale, siano frutto di una riflessione maturata anche durante il suo oscuro periodo di apprendistato religioso italiano.
Seguiranno altri capitoli, distribuiti secondo un ordine concettuale, che si incaricheranno di mostrare in che misura il rapporto tra Curione e quell'Italia, che aveva lasciato per ragioni di professione religiosa, sia leggibile anche in una direzione opposta a quella analizzata sopra, nel senso cioè di un continuo interesse da parte di Curione alle singole questioni religiose, che animavano la penisola nel decennio che va dalla metà degli anni Quaranta alla metà degli anni Cinquanta.
Seguiranno altri capitoli, distribuiti secondo un ordine concettuale, che si incaricheranno di mostrare in che misura il rapporto tra Curione e quell'Italia, che aveva lasciato per ragioni di professione religiosa, sia leggibile anche in una direzione opposta a quella analizzata sopra, nel senso cioè di un continuo interesse da parte di Curione alle singole questioni religiose, che animavano la penisola nel decennio che va dalla metà degli anni Quaranta alla metà degli anni Cinquanta.
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