• OIC 34

Nell’ambito dell’analisi dei bilanci il trattamento contabile dei ricavi è questione di indubbia rilevanza. Il ricavo, infatti, identifica il risultato della gestione caratteristica dell’impresa e rappresenta il primo ed immediato fattore di valutazione sul progredire della stessa.
Dato il mio costante interesse all’analisi dell’evoluzione normativa in genere, da me sempre considerata come necessaria ad un ecosistema in costante cambiamento con transazioni sempre nuove e differenti, in questo lavoro cercherò di dare uno sguardo al presente, analizzando l’attuale disciplina, italiana e internazionale, sui ricavi, esaminando l’OIC 34 recentemente emanato e valutando gli impatti e gli effetti che saranno apportati dalla sua entrata in vigore.
A livello internazionale sulla tematica lo IASB è intervenuto nel 2014, attraverso l’IFRS 15.
A livello nazionale, invece, la materia mancava di trattazione omogenea e lineare, con conseguente confusione nell’interpretazione delle direttive. Ciò ha determinato comportamenti difformi da parte delle imprese, minando il principio di comparabilità dei documenti contabili, in quanto da transazioni omogenee trattate con metodologie differenti possono emergere risultati economici divergenti, capaci di distorcere il giudizio sulla gestione.
Pertanto, l’OIC, seguendo l’iter iniziato con la survey del 2017 volta a raccogliere le problematiche riscontrate dagli operatori, è giunto all’emanazione del nuovo OIC 34 sui Ricavi entrato in vigore il 1° gennaio 2024, con lo scopo di trattare organicamente e uniformemente il tema, non lasciando adito a difformità.
Ci aspetteremo dunque che la contabilizzazione dei ricavi, anche a livello nazionale possa trovare una trattazione omogenea eliminando la possibilità di discordanza.
Il nuovo OIC 34 conduce inoltre a una sostanziale conformità della normativa nazionale con quella internazionale, introducendo numerose riforme, che guidano a una convergenza nei confronti dell’elemento cardine dei principi IAS/IFRS: la prevalenza della sostanza sulla forma.
Il neoentrato in vigore principio contabile risulta essere ‘sui generis’ perché, mentre negli ultimi anni l’attenzione è sempre più frequentemente stata posta sull’esigenza di uniformare bilanci europei, nel caso oggetto di analisi invece è stata analizzata l’esigenza, forse prioritaria, di dover prima garantire un’omogeneità che definirei ‘interna’ ovvero tra società che redigono il bilancio secondo stessi principi contabili.