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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06042020-224351


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARBUTI, PIETRO
URN
etd-06042020-224351
Titolo
La responsabilità delle organizzazioni internazionali e la violazione dei diritti umani
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Calamia, Antonio Marcello
Parole chiave
  • organizzazioni internazionali
  • responsabilità
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Le organizzazioni internazionali si fondano su un’ideale di cooperazione a livello internazionale; nascono con la volontà di creare forme di collaborazione tra Stati per perseguire interessi comuni di primaria importanza, che sarebbero difficilmente raggiungibili dagli Stati se considerati singolarmente. Questi enti hanno assunto un’importanza sempre più crescente nella vita della comunità internazionale, fino a divenire, oggi, veri e propri protagonisti in settori percepiti come molto rilevanti a livello globale.
L’obiettivo principale di questo lavoro vuole essere quello di condurre un’analisi di uno di questi settori ritenuti rilevanti.
In particolare, abbiamo rivolto la nostra attenzione a quel settore caratterizzato da un massiccio intervento da parte delle organizzazioni internazionali, settore che possiamo ritenere tra i più fragili e al contempo importanti per il mantenimento di equilibri internazionali, sempre duramente e faticosamente raggiunti, raramente stabili in quanto sottoposti ogni giorno al rischio reale di fallimento: ovvero quello del mantenimento della pace e della affermazione dei diritti umani. Con riguardo a questo ambito si vuole indagare sull’attribuzione delle responsabilità e delle conseguenze alla commissione di illeciti internazionali, perpetrati sia da organizzazioni in maniera autonoma, sia con la complicità di altri soggetti di diritto internazionale.
Le organizzazioni internazionali, nella loro accezione contemporanea, si affermano a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale. Il 1945 è una data spartiacque nella storia dell’umanità e delle relazioni internazionali: i due conflitti mondiali hanno rivelato la fragilità della comunità internazionale e soprattutto la facilità con la quale è possibile arrivare a commettere violenze indicibili, calpestando ogni basilare diritto umano. Ci si rende conto che soltanto tramite una più stretta collaborazione tra gli Stati è possibile dar vita a un nuovo ordine internazionale fondato sull’eliminazione della guerra in stretta connessione con la tutela dei diritti umani.
Nel 1945, in particolare, nasce l’ONU, la quale si fa portatrice di obiettivi nuovi e ambiziosi per la comunità internazionale; sotto la sua egida si vuol far nascere una cooperazione tra Stati senza eguali nella storia, così come riportato nel preambolo del suo Statuto: “salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione, ha portato indicibili afflizioni all’umanità; riaffermare le fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole; creare le condizioni in cui la giustizia e il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altre fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti; promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà; unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale, assicurare, mediante l’accettazione dei principi e l’istituzione dei sistemi, che la forza delle armi non sarà usata, salvo che nell’interesse comune”. Queste parole, costituenti l’introduzione della Carta delle Nazioni Unite, hanno un peso e un’importanza straordinaria ancora oggi: innanzitutto, perché vengono scritte alla fine di un periodo storico nel quale c’era stata la totale privazione di ogni basilare diritto umano che ora viene riaffermato; ma, soprattutto, da questo testo emerge la volontà, d’ora in avanti, di mettere il rispetto dei diritti umani al primo posto nelle relazioni internazionali, di fare in modo che le violazioni che colpiscono i diritti degli individui non rimangano più impunite, e di collaborare affinché sia la stessa comunità internazionale a intervenire unita come garante di questi diritti ogniqualvolta lo Stato non possa o non voglia farlo.
All’interno del presente lavoro vogliamo evidenziare i ruoli delle organizzazioni internazionali, in primis dell’ONU, nelle operazioni di mantenimento della pace e di tutela dei diritti umani. Inoltre, prendendo come punto di riferimento il progetto di articoli della CDI, si vuole cercare di capire quali siano le norme che regolano questi tipi di interventi, la commissione di eventuali illeciti internazionali e le attribuzioni di responsabilità.
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