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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06042018-115010


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DUCCI, VALENTINA
URN
etd-06042018-115010
Titolo
IL CROWDFUNDING: CANALE DI FINANZIAMENTO ALTERNATIVO PER LE START UP INNOVATIVE. IL CASO KIUNSYS SRL
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Verona, Roberto
Parole chiave
  • start up
  • finanziamento
  • crowdfunding
Data inizio appello
02/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/07/2088
Riassunto
La L. 221/2012 (di conv. del D.L. 179/2012), introduce per la prima volta nel nostro Paese il concetto di start up innovativa, predisponendo un quadro normativo articolato, in continua mutazione ed evoluzione, il quale ha inciso su un ampio insieme di materie, comportando deroghe, di ampio spessore, a livello societario, fallimentare, fiscale e di diritto del lavoro. Le deroghe apportate dal Legislatore alle normative tradizionali sono volte all’evoluzione e allo sviluppo tecnologico in un sistema di crescita sostenibile dell’imprenditorialità e dell’occupazione, in un contesto d’evoluzione, in cui la tutela dell’innovazione viene posta al primo posto.
Infatti, nelle moderne economie la presenza di un ambiente innovativo che promuova la ricerca ed un tessuto imprenditoriale in grado di valorizzarne i risultati e le competenze dei singoli è una condizione ormai considerata necessaria per la competitività di un Paese. Un ecosistema frammentato e poco competitivo è destinato, in questa sempre più intensa competizione internazionale, a rallentare sempre più e a non attrarre talenti e risorse. Riuscire a creare condizioni di sistema, favorevoli alla nascita e allo sviluppo delle start up innovative consente, pertanto, di fornire un contributo rilevante alla crescita economica e all’occupazione, e favorisce lo sviluppo delle conoscenze su tutto il tessuto imprenditoriale del Paese. Queste imprese sono però limitate da situazioni patologiche del mercato, tra le quali, soprattutto, la difficoltà nel reperire risorse finanziarie necessarie per il proprio sviluppo e crescita sul mercato. Le principali difficoltà incontrate riguardano, infatti, la mancanza di capitale necessario, la difficoltà nell’ottenere credito dalle banche e soprattutto la complessità delle procedure burocratiche. Pertanto molte imprese che si trovano nella fase di avvio, intendono investire avvalendosi di risorse proprie. Negli ultimi anni, l'instabilità socio-economica e l'innovazione tecnologica hanno portato alla ribalta il crowdfunding (crowd, folla e funding, finanziamento), una soluzione alternativa alla crescente contrazione dei tradizionali canali di finanziamento. Attraverso questo strumento finanziario del web, la "folla" può contribuire economicamente alla realizzazione di progetti in vari settori: sociale produttivo, creativo. Attorno ai progetti, si creano vere e proprie community dove gli utenti, non più semplici spettatori, interagiscono con i progettisti, si trasformano in un gruppo di sostenitori di un’idea, e la supportano fino alla sua realizzazione.
Nel primo capitolo del presente elaborato, si esaminano le principali caratteristiche dello strumento del crowdfunding. Partendo dalla sua origine se ne analizzano dettagliatamente i vari modelli “not for profit” e “for profit”, si espone un’analisi statistica dei dati che ne testimoniano il notevole sviluppo per poi arrivare a descrivere le principali piattaforme on line che hanno deciso di aderire a questo tipo di finanziamento e le modalità di raccolta di capitali che esse pongono in essere. Successivamente si procede alla trattazione della regolamentazione di tale fenomeno a livello internazionale, statunitense e italiano quest’ ultimo in particolare relativo alla disciplina dettata dal Regolamento Consob e dal Decreto Crescita Bis 2.0.
Nel secondo capitolo si esamina in modo particolare e dettagliato il modello di equity crowdfunding. Si descrive tutto il processo che gli attori quali proponente, piattaforme e investitori devono seguire per poter accedere a questo nuovo tipo di finanziamento diverso dai tradizionali canali. Si esaminano le varie fasi per il lancio di un prodotto o di un’idea innovativa che una start up innovativa vuole realizzare: la preparazione della campagna, l’esecuzione della campagna ed infine l’investimento e la relativa gestione. Si analizzano gli attori principali coinvolti soffermandosi in particolare sul ruolo determinante delle piattaforme quali ad esempio quella italiana denominata StarsUp e i rischi connessi a questo tipo di strumento finanziario alternativo.
Nel terzo capitolo si offre una panoramica generale sulla nascita e lo sviluppo della normativa in tema di start up innovative; vengono poi analizzati il concetto di start up innovativa, gli elementi essenziali caratterizzanti tale modello imprenditoriale con un occhio di riguardo per i requisiti obbligatori e alternativi; si apre poi un breve approfondimento relativo agli incubatori certificati. Successivamente, si analizzano i vantaggi e le deroghe apportate dal Legislatore al nostro sistema normativo: in primis le deroghe a livello societario, partendo dalle deroghe generali, passando per quelle relative alle società di capitali, per poi finire analizzando le deroghe specifiche relative alle start up innovative costituite sotto forma di società a responsabilità limitata. Si analizzano anche le deroghe apportate alla normativa fallimentare e le agevolazioni fiscali previste. Il capitolo si conclude con un paragrafo dedicato alle PMI innovative con un’analisi delle ultime novità normative.
Nel quarto capitolo, allo scopo di avere un riscontro pratico di quanto esposto nelle pagine precedenti, si riporta e si esamina un caso di successo di una start up innovativa di Pisa che attraverso l’equity crowdfunding è riuscita a raccogliere mezzo milione di euro.
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