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Tutte le persone prima o poi, nel corso della loro vita, al fine di provvedere ai propri bisogni primari e materiali, nonché a quelli della propria famiglia, dovranno esercitare un lavoro, il quale a fronte della prestazione lavorativa resa darà loro un reddito, per permettere il soddisfacimento di tali bisogni, o meglio detto anche liberazione dai medesimi.
Il lavoro viene a realizzare una duplice finalità: una per gli individui, in quanto fondamentale per la loro esistenza e per il loro soddisfacimento individuale; l’altra per l’economia del Paese, sia a livello micro-economico, in quanto le imprese hanno bisogno per produrre di fattori produttivi umani oltre che di capitali, che a livello macro economico, in quanto lo Stato attraverso la fiscalità sul reddito da lavoro è in grado di finanziare l’erogazione di servizi pubblici, i quali contribuiranno a generare benessere per i suoi stessi cittadini.
I soggetti su cui verrà concentrata l’attenzione saranno il datore di lavoro, con i suoi poteri e limiti alle sue prerogative, e in modo speculare il lavoratore subordinato, con i suoi diritti, talvolta indisponibili talvolta disponibili.
Nel rapporto di lavoro di tipo subordinato le due parti, datore di lavoro da un lato e prestatore di lavoro dall'altro, perseguono interessi diversi.
Per il datore di lavoro, la remunerazione del lavoratore, per la prestazione lavorativa, e più in generale il trattamento giuridico ed economico, costituisce un costo di produzione, tanto minore o quanto più ridotto sarà tale costo, tanto maggiore potrà essere l’utile conseguibile dal datore stesso; sulla base di quest’inevitabile correlazione si possono spiegare le modifiche che il datore di lavoro cercherà di apportare al contratto individuale di lavoro, stipulato precedentemente con il lavoratore dipendente.
Oggetto di approfondimento della presente tesi sarà, appunto, la disamina delle possibili modifiche al contratto individuale di lavoro che il datore può apportare, al fine di mantenere la propria attività d’impresa flessibile e competitiva sul mercato, senza ledere i diritti inviolabili del lavoratore ciò anche alla luce delle importanti novità introdotte dal recente Jobs Act.