Tesi etd-06042009-122143 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
VITALE, ALESSANDRA
URN
etd-06042009-122143
Titolo
L'adeguatezza del risparmio per l'età anziana - Il sistema previdenziale italiano: analisi e prospettive
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
SCIENZE ECONOMICHE
Relatori
Relatore Prof.ssa De Bonis, Valeria
Parole chiave
- fondi
- opting out
- previdenza
- risparmio
Data inizio appello
24/06/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/06/2049
Riassunto
Da tempo ormai la scottante questione del sistema previdenziale italiano è al centro del dibattito nel nostro paese. Gli interventi resisi necessari agli inizi degli anni Novanta a causa di una dinamica della spesa pensionistica non più sostenibile per il progressivo invecchiamento della popolazione, l’elevata disoccupazione (di lunga durata, specialmente tra i giovani) ed il tasso di partecipazione della forza lavoro tra i più bassi rispetto alle altre economie più sviluppate (specie per gli anziani e per le donne), sebbene non siano stati inutili, si sono rivelati insufficienti ed incompleti.
Se è vero, infatti, che le riforme dell’ultimo periodo (governi Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi,1997) hanno profondamente modificato la situazione che si era venuta a determinare fra il dopoguerra e gli inizi degli anni Novanta (squilibrio finanziario, iniquità distributive, distorsioni del mercato del lavoro), il processo di riforma deve ancora essere portato a termine. Si ritiene ormai unanimemente che un buon sistema previdenziale debba comprendere, accanto al regime pubblico a ripartizione, una parte privata a capitalizzazione. Lo richiedono, oltre all’esigenza di un ampliamento delle libertà individuali, chiare ragioni di efficienza. Queste discendono dall’aspettativa, giustificata dall’esperienza del passato, di un tasso medio di rendimento degli impieghi finanziari più elevato del tasso medio di crescita del prodotto nazionale, al quale è ancorata la “redditività” della ripartizione. La transizione verso un sistema misto è però particolarmente difficile quando la parte pubblica è caratterizzata da disavanzi elevati e persistenti: è questo il caso dell’Italia dove, anche per lo scarso favore fiscale accordatole, lo sviluppo della componente integrativa non potrà che essere limitato. Perché le famiglie risparmiano? Come interagiscono i comportamenti delle famiglie con le variabili demografiche, la dinamica del sistema economico e le politiche pubbliche nel determinare il risparmio complessivo?
Attorno a questi interrogativi ruota il lavoro che segue. Con questo studio intendiamo esaminare le evoluzioni a cui il sistema previdenziale italiano è stato sottoposto e dare uno spaccato dei problemi e delle esigenze di cui la società odierna si caratterizza.
Nel primo capitolo ripercorreremo le tappe fondamentali del processo di riforma cui si è assistito dagli anni Novanta ad oggi, completando la configurazione del sistema previdenziale odierno attraverso l’individuazione delle caratteristiche della previdenza complementare, delineate nel secondo capitolo.
Una volta esaminato il sistema previdenziale dal punto di vista teorico, passeremo, nel terzo capitolo, all’analisi di alcune delle problematiche sociali che l’Italia si trova oggigiorno ad affrontare. In particolare, nel capitolo quarto, verranno analizzate più nel dettaglio i seguenti temi: il risparmio per i giovani e gli anziani, la questione femminile ed il contributo offerto alla sostenibilità del sistema previdenziale dal crescente fenomeno dell’immigrazione.
L’analisi del sistema previdenziale e delle sue prospettive di sviluppo non sarebbe completa se non venissero definiti gli elementi di interazione tra economia e politica: nel capitolo quinto verranno illustrati, a tale proposito, alcuni modelli di political economy che permetteranno di approfondire la dinamica dei sistemi di social security in materia di votazioni sui trasferimenti pensionistici dagli elettori giovani agli elettori anziani.
Infine, nel sesto capitolo, verranno descritte le ragioni a favore di un sistema misto che abbia come obiettivo la riduzione del peso della componente pubblica obbligatoria attraverso un meccanismo di opting out che lasci maggiore spazio alla previdenza complementare a capitalizzazione.
Se è vero, infatti, che le riforme dell’ultimo periodo (governi Amato, 1992; Dini, 1995; Prodi,1997) hanno profondamente modificato la situazione che si era venuta a determinare fra il dopoguerra e gli inizi degli anni Novanta (squilibrio finanziario, iniquità distributive, distorsioni del mercato del lavoro), il processo di riforma deve ancora essere portato a termine. Si ritiene ormai unanimemente che un buon sistema previdenziale debba comprendere, accanto al regime pubblico a ripartizione, una parte privata a capitalizzazione. Lo richiedono, oltre all’esigenza di un ampliamento delle libertà individuali, chiare ragioni di efficienza. Queste discendono dall’aspettativa, giustificata dall’esperienza del passato, di un tasso medio di rendimento degli impieghi finanziari più elevato del tasso medio di crescita del prodotto nazionale, al quale è ancorata la “redditività” della ripartizione. La transizione verso un sistema misto è però particolarmente difficile quando la parte pubblica è caratterizzata da disavanzi elevati e persistenti: è questo il caso dell’Italia dove, anche per lo scarso favore fiscale accordatole, lo sviluppo della componente integrativa non potrà che essere limitato. Perché le famiglie risparmiano? Come interagiscono i comportamenti delle famiglie con le variabili demografiche, la dinamica del sistema economico e le politiche pubbliche nel determinare il risparmio complessivo?
Attorno a questi interrogativi ruota il lavoro che segue. Con questo studio intendiamo esaminare le evoluzioni a cui il sistema previdenziale italiano è stato sottoposto e dare uno spaccato dei problemi e delle esigenze di cui la società odierna si caratterizza.
Nel primo capitolo ripercorreremo le tappe fondamentali del processo di riforma cui si è assistito dagli anni Novanta ad oggi, completando la configurazione del sistema previdenziale odierno attraverso l’individuazione delle caratteristiche della previdenza complementare, delineate nel secondo capitolo.
Una volta esaminato il sistema previdenziale dal punto di vista teorico, passeremo, nel terzo capitolo, all’analisi di alcune delle problematiche sociali che l’Italia si trova oggigiorno ad affrontare. In particolare, nel capitolo quarto, verranno analizzate più nel dettaglio i seguenti temi: il risparmio per i giovani e gli anziani, la questione femminile ed il contributo offerto alla sostenibilità del sistema previdenziale dal crescente fenomeno dell’immigrazione.
L’analisi del sistema previdenziale e delle sue prospettive di sviluppo non sarebbe completa se non venissero definiti gli elementi di interazione tra economia e politica: nel capitolo quinto verranno illustrati, a tale proposito, alcuni modelli di political economy che permetteranno di approfondire la dinamica dei sistemi di social security in materia di votazioni sui trasferimenti pensionistici dagli elettori giovani agli elettori anziani.
Infine, nel sesto capitolo, verranno descritte le ragioni a favore di un sistema misto che abbia come obiettivo la riduzione del peso della componente pubblica obbligatoria attraverso un meccanismo di opting out che lasci maggiore spazio alla previdenza complementare a capitalizzazione.
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