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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06032024-080425


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PINTAURO, ALESSIA
URN
etd-06032024-080425
Titolo
Il simbolismo dell'acqua e il culto delle fonti oracolari in The Water Theatre di Lindsay Clarke: analisi, traduzione e commento
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA E TRADUZIONE
Relatori
relatore Prof.ssa Beccone, Simona
Parole chiave
  • acqua
  • Clarke
  • cult
  • culto
  • oracolo
  • orcacle
  • water
Data inizio appello
05/07/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato affronta le tematiche legate al simbolismo dell’acqua a partire dagli albori della civiltà fino agli esempi presenti nella letteratura contemporanea, di ambito britannico, in particolare, passando per l’antica pratica del culto oracolare delle fonti nella storia.
Tali temi vengono affrontati attraverso l’analisi del quarto romanzo dell’autore inglese Lindsay Clarke, intitolato The Water Theatre, pubblicato nel 2010, ancora mai tradotto in lingua italiana.
Lo scopo dello studio è quello di avere una più chiara visione della storia dell’archetipo dell’acqua e di come esso si collega, non solo, alle credenze e superstizioni delle differenti popolazioni, ma anche di quanto e come sia stato in grado di influenzare le espressioni artistiche, con particolare riferimento alla letteratura.
La ricerca bibliografia delle fonti è stata condotta consultando numerose fonti sitografiche, utilizzando parole chiave quali “water”, “oracle” ed “spring”, sono stati raccolti e confrontati numerosi studi e saggi, di ambito storico, letterario e psicologico.
La prima sezione prevede un’introduzione relativa all’autore, alle sue opere, in primis il romanzo The Water Theatre, preso in esame, e alla storia del culto oracolare, con specifico riferimento a quello legato all’acqua e alle fonti sorgive, in particolare quelle umbre del fiume Clitunno, che vengono menzionate nell’opera di Clarke.
La seconda parte dell’elaborato, invece, si addentra nell’analisi dell’archetipo dell’acqua e ne evidenzia il forte valore simbolico, rintracciandone il trattamento letterario presente nelle opere britanniche nel corso dei secoli, per concludersi con l’uso che Lindsay Clarke ne fa nei suoi romanzi e nei suoi saggi. Quest’ultimo si mostra marcatamente differente dai precedenti autori presi in esame, in quanto, anziché soffermarsi sui pericoli e il fascino delle acque aperte, del mare, come tipico degli abitanti di un’isola, si rivolge, al contrario, alle acque chiuse, dolci e calme delle fonti e dei laghi, inserendosi nell’antica tradizione della mitologia classica.
L’ultima parte della tesi riguarda la traduzione di alcuni passi scelti del romanzo The Water Theatre, quelli che maggiormente mostrano i richiami all’acqua e al culto delle fonti oracolari, cui fa seguito, infine, il commento delle principali evidenze traduttologiche.

The present work deals with issues related to the symbolism of water from the dawn of civilisation to the many examples which can be found in contemporary literature, in the British one in particular, passing through the ancient practice of oracular worship of springs in history.
These themes are addressed through the analysis of the fourth novel by the English author Lindsay Clarke, The Water Theatre, published in 2010, never translated into Italian, yet.
The aim of the study is to offer a clearer vision of the history of the water archetype and how it is connected not only to the beliefs and superstitions of different populations, but also how much and how it has been able to influence artistic expressions, with particular reference to literature.
The bibliographical research was conducted by consulting numerous sitographical sources, using key words such as “water”, “oracle” and “spring”, numerous studies and essays were collected and compared, from the historical, literary and psychological fields.
The first section includes an introduction to the author, his works, first and foremost the novel The Water Theatre, which is examined, and the history of the oracle cult, with specific reference to that linked to water and springs, in particular the Umbrian springs of the river Clitunno, which are specifically mentioned in Clarke's work.
The second part of the paper, on the other hand, delves into the analysis of the water archetype and highlights its strong symbolic value, tracing its literary treatment in British works over the centuries, concluding with Lindsay Clarke's use of it in her novels and essays. The latter is markedly different from the previous authors examined in the work, instead of dwelling on the dangers and allure of the open waters, of the sea, as typical of island dwellers, it turns, on the contrary, to the closed, fresh and calm waters of springs and lakes, fitting into the ancient tradition of classical mythology.
The last part of the thesis concerns the translation of selected passages from the novel The Water Theatre, those that most show references to water and the cult of oracular fountains, followed, finally, by a commentary on the main translating aspects.
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