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A seguito dello stato di emergenza causato dalla pandemia di COVID-19 del febbraio 2020, profondi cambiamenti sono stati apportati nella gestione delle priorità in ambito sanitario. Uno su tutti è stata la chiusura degli ambulatori, che ha determinato l’impossibilità di seguire da vicino pazienti con patologie croniche come l’artrite reumatoide. In questo scenario un ruolo fondamentale è stato svolto dalla telemedicina, la quale ha permesso di seguire da remoto tali pazienti, fornendo loro un valido supporto e permettendo il mantenimento della relazione medico-paziente.
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è valutare l’attività di malattia e la percezione della stessa in un gruppo di pazienti affetti da artrite reumatoide seguiti con il programma di supporto DediCare durante il primo Lockdown e nei sei mesi successivi al termine dello stesso, e confrontarli con un gruppo di pazienti seguiti invece in Standard of Care.
Ai fini dello studio abbiamo preso in considerazione i sei mesi successivi al primo Lockdown e abbiamo raccolto dati inerenti l’attività (CROs) e la percezione (PROs) di malattia. I dati sono stati raccolti, per quanto riguarda i pazienti seguiti in DediCare, tramite visite in presenza e questionari di autovalutazione somministrati mediante la piattaforma iARPlus (telemonitoraggio) e, per quanto riguarda i pazienti seguiti in Standard of Care, tramite visite in presenza.
I risultati hanno mostrato un peggioramento statisticamente significativo dei pazienti seguiti in Standard of Care rispetto a quelli seguiti in DediCare, sia in termini di percezione di malattia che di attività della stessa.