logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06022023-234949


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARCO, FRANCESCA
URN
etd-06022023-234949
Titolo
Biodosimetria della radiazione ultravioletta con un biota alternativo ai modelli animali.
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Prof. d'Errico, Francesco
relatore Prof.ssa Cascone, Maria Grazia
relatore Prof.ssa De Sousa Lalic, Susana
Parole chiave
  • biota
  • biodosimetry
  • biodosimetria
  • micronucleo
  • allium cepa
Data inizio appello
20/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/06/2093
Riassunto
In questo lavoro sono stati analizzati gli effetti fisiologici e citogenetici delle radiazioni UV a diversa lunghezza d'onda (254 e 302 nm) su un biota vegetale. Le piante superiori sono riconosciute come eccellenti modelli genetici per i test citogenetici e per la valutazione di inquinanti ambientali. Tra le specie biologiche, l’Allium Cepa (cipolla), si rivela un buon bioindicatore per la stima del danno, grazie alla sua grande sensibilità ai prodotti chimici e fisici, come ad esempio pesticidi, acque reflue, e alle radiazioni. Inoltre, l'utilizzo di tale pianta è legato al fatto che la cipolla è una specie diploide (2n =16) con un basso numero di cromosomi, che rende più semplice osservare i difetti che si generano nel DNA, e presenta una composizione chimica sostanzialmente acquosa, quindi simile ai tessuti molli umani. In questo studio sono stati analizzati i cambiamenti fisiologici andando a valutare la lunghezza delle radici, e la genotossicità è stata analizzata mediante l'indice mitotico (MI) e le aberrazioni cromosomiche (CA), compresa la frequenza dei micronuclei (MN), al microscopio ottico. Tutti i semi dei gruppi di controllo e di trattamento sono stati fatti germinare in acqua distillata ad una temperatura controllata di 25+/-1° per tre giorni e i semi dei gruppi di trattamento sono stati trattati con radiazioni UV a 254 e 302 nm a tempi diversi di esposizione. La parte mitoticamente attiva del germoglio, successivamente ad una fase di fissazione in Carnoy e colorazione con orceina acetica al 2%, viene posta su un vetrino portaoggetti per microscopia, coperta con coprioggetto e sottoposta a schiacciamento attraverso un dispositivo costituito da un rullo, gestito da un sistema a molla, che scorre al di sopra del campione in maniera controllata, così da ottenere una adeguata dispersione delle cellule. Il trattamento con radiazioni UV ha ridotto la lunghezza delle radici rispetto al campione di controllo, ed ha inoltre favorito la formazione di diverse aberrazioni cromosomiche, come ponti, ritardi, frammenti e MN. Grazie alla sua sensibilità, il test su A. Cepa può essere raccomandato come un utile test citogenetico per valutare gli effetti genotossici delle radiazioni UV, alle quali siamo costantemente esposti a causa della luce solare nella nostra vita quotidiana.
File