• fratture omero prossimale
• proximal humerus fractures
• external fixator
• fissatore esterno

Introduzione. Le fratture dell'omero prossimale rappresentano circa il 5% di tutte le fratture, configurandosi come problema comune nella pratica clinica. In particolare per le fratture scomposte dell’omero prossimale con indicazione chirurgica non c’è consenso in letteratura su quale sia il trattamento migliore. Lo scopo del nostro studio è stato quello riportare i risultati radiologici e clinici a medio e lungo termine di una serie consecutiva di fratture dell’epifisi prossimale dell’omero trattate presso le U.O. di Ortopedia e Traumatologia I e II dell’AOUP (Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana) con il sistema di fissazione esterna dedicato Galaxy (Galaxy® Shoulder Fixation System; Orthofix Srl, Bussolengo, Italia).

Materiali e metodi. Il nostro lavoro è uno studio retrospettivo monocentrico in cui è stata eseguita una revisione di tutti i pazienti trattati con fissatore esterno Galaxy tra Giugno 2014 e Settembre 2022. Grazie alle indagini radiologiche, oltre a porre diagnosi di frattura dell’omero prossimale con indicazione chirurgica, si classificavano le fratture secondo la classificazione AO/OTA e si valutava la deviazione (in varo o in valgo) della testa omerale. Dopo la riduzione della frattura a cielo chiuso, i pazienti venivano sottoposti alle procedure chirurgiche per l’applicazione del sistema di fissazione esterna Galaxy. La rimozione del fissatore esterno Galaxy veniva eseguita a sei settimane dall’intervento chirurgico. L’outcome radiologico veniva valutato durante il follow-up grazie a controlli radiografici cadenzati, mentre l’outcome clinico veniva valutato in occasione dell’ultimo follow-up con il QuickDASH score. Durante tutto il follow-up si valutava l’insorgenza di eventuali complicanze, considerando come tali le complicanze di grado III, IV e V secondo la classificazione di Clavien-Dindo delle complicanze chirurgiche.

Risultati. Dei 167 pazienti arruolati nel nostro studio, 148 (88,62%) erano femmine e 19 (11,38%) erano maschi, con un’età media globale di 73,27 anni. Si osservavano 113 fratture (67,66%) con deviazione della testa omerale in valgo e 54 fratture (32,34%) deviate in varo. Secondo la classificazione AO si riscontravano: 2 fratture 11A1 (1,2%), 11 fratture 11A2 (6,59%), 13 fratture 11A3 (7,78%), 100 fratture 11B1 (59,88%), 10 fratture 11C1 (5,99%) e 31 fratture 11C3 (18,56%). Dei 167 pazienti arruolati, sono stati in grado di intraprendere il percorso di follow-up 159 pazienti. La durata media follow-up è stata di 58,97 mesi. Il QuickDASH score medio, calcolato all’ultimo follow-up, è stato di 8,51. Nel nostro studio abbiamo riscontrato una correlazione lineare statisticamente significativa (p=0,0019) tra età dei pazienti al momento dell’intervento chirurgico e outcome clinico. Sono state riscontrate 10 complicanze (6,3%), di cui 2 casi di infezione profonda, 2 casi di necrosi avascolare della testa dell’omero, 3 casi di fallimento, 1 caso di pseudoartrosi, 1 caso di viziosa consolidazione e 1 caso di embolia polmonare.

Conclusioni. Secondo la nostra esperienza il fissatore esterno Galaxy rappresenta, in pazienti selezionati, una valida alternativa nel trattamento delle fratture dell’omero prossimale con indicazione chirurgica. Gli outcome clinici e radiologici sono stati più che soddisfacenti. I tassi di complicanze sono stati accettabili.