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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06012020-105334


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BASSOTTI, BARBARA
URN
etd-06012020-105334
Titolo
INFLUENZA DELL'USO DI ACQUE SALMASTRE SULLA CRESCITA E QUALITÀ DI PIANTE ALOFITE COLTIVATE IN IDROPONICA
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Incrocci, Luca
relatore Malorgio, Fernando
correlatore Castagna, Antonella
Parole chiave
  • salinizzazione
  • idroponica
  • alofite
Data inizio appello
13/07/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un aumento della popolazione, ad un aumento dei fabbisogni alimentari e di consumo di questa, con il conseguente aumento di consumi di riserve naturali. Tra tutte le risorse naturali l’acqua rappresenta un elemento indispensabile per la vita di tutto l’ecosistema e quindi non solo una risorsa da sfruttare ma un vero patrimonio da salvaguardare. La FAO, ha stimato che nel 2025 due terzi della popolazione mondiale potrebbe trovarsi in condizioni di insufficiente fabbisogno idrico. Un ulteriore aspetto assolutamente non trascurabile è poi il continuo degrado qualitativo delle risorse idriche, dovuto all’inquinamento antropico e alla progressiva salinizzazione di fiumi, laghi e acque sotterranee. Se non si porranno rimedi adeguati e tempestivi si rischia che la qualità delle risorse idriche rappresenti nel futuro uno tra i maggiori fattori limitanti l’utilizzo delle risorse stesse. A tutto ciò si sovrappone l’impatto dei cambiamenti climatici già oggi visibili con fenomeni metereologici estremi sempre più frequenti e intensi. Tutti questi fattori che si stanno evolvendo contemporaneamente vanno considerati e valutati per identificare delle strategie da mettere in atto in modo da aumentare le produzioni di materie prime per far fronte all’aumento dei fabbisogni e simultaneamente salvaguardare tutte quelle risorse naturali che sono destinate ad esaurirsi.
Il lavoro di tesi svolto valuta quali sono gli effetti di acque di bassa qualità o salmastre sulla crescita e sulla qualità delle piante coltivate in idroponica e con l’uso di acqua salmastra, nell’ottica di poter creare un nuovo prodotto di interesse commerciale, ma anche un prodotto che possa sfruttare tecniche innovative di coltivazione adatte a ridurre l’impatto ambientale, l’uso di risorse rinnovabili e di suolo. Nell’esperimento vengono associati due fattori interessanti che sono: l’uso della tecnica idroponica, in floating- sistem con cui è possibile coltivare mantenendo un elevato livello produttivo riducendo il consumo di acqua e di fertilizzanti, insieme all’uso di soluzioni nutritive a tre diversi livelli di salinità (10gr/l), (20gr/l) e (30gr/l). Sono state scelte tre specie vegetali e più precisamente Portulaca, Bietola e Salicornia. Queste specie possono essere utilizzate all’interno di sistemi acquaponici per valorizza le acque di scarto dell’acquacoltura che utilizza acqua salata, inoltre, risultano interessanti per diversificare l’offerta di ortaggi freschi pronti all’uso, come quelli di IV gamma che sta riscuotendo un successo crescente sul mercato.
si sono valutate le rese produttive, i metaboliti presenti sui tessuti freschi e gli elementi minerali presenti sui tessuti secchi. Tutte e tre le specie testate sono risultate adatte alla coltivazione con acqua salmastra in floating system, se pur a livelli di salinità diversi. Portulaca e bietola risultano coltivabili, con tollerabili riduzioni della produzione, fino alla concentrazione di sale marino di 10 g/L. Diversamente, la salicornia può essere coltivata con una soluzione contenente da 10 a 30 g/L di sale, con la massima produttività che si ha a 10 g/L.
Queste analisi hanno identificato come la Salicornia europea sia la specie più “promettente” come nuovo "alimento funzionale" delle tre specie testate, sia per le proprietà nutraceutiche rilevate sia per la sua ottima risposta alla coltivazione con soluzione nutritiva salinizzata.
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