Thesis etd-06012016-213801 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
MANICA, MICHELE
URN
etd-06012016-213801
Thesis title
Recidiva Uretrale dopo Cistectomia Radicale per Carcinoma Uroteliale della Vescica: il Ruolo della Citologia da Lavaggio Uretrale nel Follow-up
Department
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
UROLOGIA
Supervisors
relatore Prof. Selli, Cesare
correlatore Dott. Da Pozzo, Luigi Filippo
correlatore Dott. Da Pozzo, Luigi Filippo
Keywords
- carcinoma uroteliale
- citologia urinaria
- recidiva uretrale
- uretra
- uretrectomia
Graduation session start date
06/07/2016
Availability
Full
Summary
Scopo della tesi
L’incidenza di recidiva uretrale di carcinoma uroteliale dopo cistectomia radicale risulta tra 1-8%. Non è ancora chiaro dalla letteratura quale sia il follow-up ideale per questi pazienti, quale sia il trattamento da offrire una volta diagnosticata la recidiva uretrale e soprattutto l’impatto dell’uretrectomia e del timing della stessa sul controllo oncologico della malattia. In questa tesi riportiamo la nostra esperienza nella diagnosi, nella gestione e nell'outcome della recidiva uretrale utilizzando la citologia da lavaggio uretrale nel followup di questi pazienti dopo cistectomia radicale.
Pazienti e Metodi
Abbiamo analizzato retrospettivamente un database di 356 pazienti consecutivi sottoposti a cistectomia radicale con opportuna derivazione urinaria da gennaio 2008 a dicembre 2014 in un singolo centro. 103 (28.9%) di questi pazienti erano stati sottoposti inoltre ad un follow-up non standardizzato con lavaggio uretrale per la ricerca di cellule tumorali maligne per la diagnosi precoce di recidiva uretrale da carcinoma uroteliale. Abbiamo considerato pazienti con recidiva uretrale solo quelli con una diagnosi istologica di carcinoma uroteliale dell’uretra. Abbiamo misurato l’accuratezza diagnostica della citologia dal lavaggio uretrale e calcolato le curve di sopravvivenza della popolazione sottoposta ad uretrectomia. I dati sono stati analizzati utilizzando SPSS come software statistico.
Risultati
27/356 (7.58%) pazienti hanno avuto una recidiva uretrale dopo cistectomia radicale con un tempo mediano alla recidiva di 10 mesi (range 3-57 mesi). 26 pazienti erano stati sottoposti ad ureteroileocutaneostomia, solo uno era portatore di neovescica ileale ortotopica. 19/27(70%) pazienti asintomatici alla diagnosi presentavano una citologia da lavaggio uretrale sospetta o positiva, 4/27 (14.8%) pazienti hanno sviluppato una recidiva sintomatica, 3/27 (11.1%) pazienti sono stati sottoposti a uretrectomia profilattica sulla base dell'esame istologico della cistectomia. Il paziente con neovescica ileale aveva una citologia urinaria da minzione spontanea sospetta e la resezione transuretrale ha confermato il una recidiva uretrale ad alto grado infiltrante.
Le recidive uretrali nei pazienti con ureteroileocutaneostomia sono state trattate mediante uretrectomia. Il paziente con neovescica presentava metastasi alla diagnosi ed è stato trattato con chemioterapia sistemica.
Sono state calcolate la sensibilità, la specificità, il valore predittivo positivo e il valore predittivo negativo della citologia da lavaggio uretrale che sono risultate rispettivamente 90%, 100%, 100%, 96%.
Dei 19/27 pazienti asintomatici con diagnosi da citologia uretrale da lavaggio, 16 (84%) avevano carcinoma in situ (Cis) mentre 3 (15.7%) avevano malattia infiltrante (≥T1). Tutti i 4 pazienti con esordio sintomatico presentavano malattia infiltrante (≥T1). Ad un follow-up mediano di 25 mesi dopo uretrectomia (range 1-84 mesi), 11/27 pazienti (41%) erano deceduti, di cui 8 (29,6%) per metastasi di carcinoma uroteliale. La sopravvivenza totale (OSS) a 24 mesi e a 36 mesi dopo uretrectomia è rispettivamente del 70% e del 58%; nei pazienti con Cis uretrale è risultata del 92% e 81% a 24 mesi e a 36 mesi, nei pazienti ≥T1 del 15% a 24 mesi (mediana 13 mesi). La sopravvivenza cancro-specifica (CSS) a 24 mesi e a 36 mesi dopo uretrectomia è del 73% e del 63%, rispettivamente. Nei pazienti con Cis uretrale è risultata del 88% a 36 mesi, nei pazienti ≥T1 del 17% a 24 mesi.
La presenza di malattia infiltrante (≥T1) all’uretrectomia è risultata essere associata ad una peggiore sopravvivenza totale e cancro-specifica rispetto al Cis (p<0.001).La presenza di malattia infiltrante (≥T1) alla cistectomia non è associata a una peggior sopravvivenza totale rispetto al Cis vescicale (p=0,107), mentre la sopravvivenza cancro-specifica è risultata superiore nei pazienti con Cis vescicale (p=0,02)
Conclusioni
La citologia da lavaggio uretrale è un esame accurato che permette di diagnosticare una recidiva uretrale non invasiva non sintomatica in pazienti in un follow-up non standardizzato. Lo stadio all'uretrectomia correla in maniera significativa sia con la sopravvivenza totale che con la sopravvivenza cancro-specifica. Secondo la nostra esperienza il follow-up con citologia da lavaggio uretrale ha permesso di diagnosticare precocemente la presenza di Cis in pazienti asintomatici. I pazienti con Cis uretrale sembrano, con i limiti dovuti alla ridotta numerosità del campione e alla selezione dei pazienti, avere una prognosi migliore rispetto ai pazienti con malattia infiltrante. Individuare i pazienti in una fase precoce di malattia potrebbe evitare la progressione del Cis uretrale. Questo potrebbe avere un impatto sulla sopravvivenza di questi pazienti. Studi prospettici sono necessari per stabilire i criteri, le modalità e il timing della citologia uretrale nel follow-up.
L’incidenza di recidiva uretrale di carcinoma uroteliale dopo cistectomia radicale risulta tra 1-8%. Non è ancora chiaro dalla letteratura quale sia il follow-up ideale per questi pazienti, quale sia il trattamento da offrire una volta diagnosticata la recidiva uretrale e soprattutto l’impatto dell’uretrectomia e del timing della stessa sul controllo oncologico della malattia. In questa tesi riportiamo la nostra esperienza nella diagnosi, nella gestione e nell'outcome della recidiva uretrale utilizzando la citologia da lavaggio uretrale nel followup di questi pazienti dopo cistectomia radicale.
Pazienti e Metodi
Abbiamo analizzato retrospettivamente un database di 356 pazienti consecutivi sottoposti a cistectomia radicale con opportuna derivazione urinaria da gennaio 2008 a dicembre 2014 in un singolo centro. 103 (28.9%) di questi pazienti erano stati sottoposti inoltre ad un follow-up non standardizzato con lavaggio uretrale per la ricerca di cellule tumorali maligne per la diagnosi precoce di recidiva uretrale da carcinoma uroteliale. Abbiamo considerato pazienti con recidiva uretrale solo quelli con una diagnosi istologica di carcinoma uroteliale dell’uretra. Abbiamo misurato l’accuratezza diagnostica della citologia dal lavaggio uretrale e calcolato le curve di sopravvivenza della popolazione sottoposta ad uretrectomia. I dati sono stati analizzati utilizzando SPSS come software statistico.
Risultati
27/356 (7.58%) pazienti hanno avuto una recidiva uretrale dopo cistectomia radicale con un tempo mediano alla recidiva di 10 mesi (range 3-57 mesi). 26 pazienti erano stati sottoposti ad ureteroileocutaneostomia, solo uno era portatore di neovescica ileale ortotopica. 19/27(70%) pazienti asintomatici alla diagnosi presentavano una citologia da lavaggio uretrale sospetta o positiva, 4/27 (14.8%) pazienti hanno sviluppato una recidiva sintomatica, 3/27 (11.1%) pazienti sono stati sottoposti a uretrectomia profilattica sulla base dell'esame istologico della cistectomia. Il paziente con neovescica ileale aveva una citologia urinaria da minzione spontanea sospetta e la resezione transuretrale ha confermato il una recidiva uretrale ad alto grado infiltrante.
Le recidive uretrali nei pazienti con ureteroileocutaneostomia sono state trattate mediante uretrectomia. Il paziente con neovescica presentava metastasi alla diagnosi ed è stato trattato con chemioterapia sistemica.
Sono state calcolate la sensibilità, la specificità, il valore predittivo positivo e il valore predittivo negativo della citologia da lavaggio uretrale che sono risultate rispettivamente 90%, 100%, 100%, 96%.
Dei 19/27 pazienti asintomatici con diagnosi da citologia uretrale da lavaggio, 16 (84%) avevano carcinoma in situ (Cis) mentre 3 (15.7%) avevano malattia infiltrante (≥T1). Tutti i 4 pazienti con esordio sintomatico presentavano malattia infiltrante (≥T1). Ad un follow-up mediano di 25 mesi dopo uretrectomia (range 1-84 mesi), 11/27 pazienti (41%) erano deceduti, di cui 8 (29,6%) per metastasi di carcinoma uroteliale. La sopravvivenza totale (OSS) a 24 mesi e a 36 mesi dopo uretrectomia è rispettivamente del 70% e del 58%; nei pazienti con Cis uretrale è risultata del 92% e 81% a 24 mesi e a 36 mesi, nei pazienti ≥T1 del 15% a 24 mesi (mediana 13 mesi). La sopravvivenza cancro-specifica (CSS) a 24 mesi e a 36 mesi dopo uretrectomia è del 73% e del 63%, rispettivamente. Nei pazienti con Cis uretrale è risultata del 88% a 36 mesi, nei pazienti ≥T1 del 17% a 24 mesi.
La presenza di malattia infiltrante (≥T1) all’uretrectomia è risultata essere associata ad una peggiore sopravvivenza totale e cancro-specifica rispetto al Cis (p<0.001).La presenza di malattia infiltrante (≥T1) alla cistectomia non è associata a una peggior sopravvivenza totale rispetto al Cis vescicale (p=0,107), mentre la sopravvivenza cancro-specifica è risultata superiore nei pazienti con Cis vescicale (p=0,02)
Conclusioni
La citologia da lavaggio uretrale è un esame accurato che permette di diagnosticare una recidiva uretrale non invasiva non sintomatica in pazienti in un follow-up non standardizzato. Lo stadio all'uretrectomia correla in maniera significativa sia con la sopravvivenza totale che con la sopravvivenza cancro-specifica. Secondo la nostra esperienza il follow-up con citologia da lavaggio uretrale ha permesso di diagnosticare precocemente la presenza di Cis in pazienti asintomatici. I pazienti con Cis uretrale sembrano, con i limiti dovuti alla ridotta numerosità del campione e alla selezione dei pazienti, avere una prognosi migliore rispetto ai pazienti con malattia infiltrante. Individuare i pazienti in una fase precoce di malattia potrebbe evitare la progressione del Cis uretrale. Questo potrebbe avere un impatto sulla sopravvivenza di questi pazienti. Studi prospettici sono necessari per stabilire i criteri, le modalità e il timing della citologia uretrale nel follow-up.
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