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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05312024-154258


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
COLAZZINA, MARGHERITA
URN
etd-05312024-154258
Titolo
Valutazione della dimetilarginina simmetrica in cani con insufficienza renale acuta e cronica.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Lippi, Ilaria
correlatore Dott.ssa Perondi, Francesca
controrelatore Prof.ssa Marchetti, Veronica
Parole chiave
  • ACKD
  • AKI
  • AoC
  • biomarker
  • CKD
  • creatinina
  • dog
  • nefrologia
  • SDMA
Data inizio appello
21/06/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/06/2027
Riassunto
L’insufficienza renale nella specie canina è una patologia di frequente riscontro nella pratica clinica e il suo decorso e la prognosi del paziente sono strettamente legate alla precocità con cui questa viene diagnosticata. Il gold standard per la diagnosi di insufficenza renale è rappresentato dalla misurazione della velocità di filtrazione glomerulare (GFR), ma nella pratica clinica si utilizzano marker indiretti di GFR, come la creatinina sierica, che hanno però una sensibilità e una specificità inferiori rispetto alla misurazione diretta della GFR. Negli ultimi anni è stato introdotto un biomarker, la dimetilarginina simmetrica (SDMA), più precoce, sensibile e specifico della creatinina.
L’obiettivo dello studio era di valutare i livelli sierici di SDMA nei pazienti affetti da AKI (insufficienza renale acuta), ACKD (insuffcienza renale acuta su cronica) e CKD (insufficienza renale cronica) nei diversi gradi/stadi della classificazione IRIS e in un gruppo di controllo e capire se l’SDMA fosse un marcatore idoneo a identificare la patologia, il grado di gravità e a discriminare l'acuto dal cronico.
Nello studio sono state valutate retrospettivamente le cartelle di 280 pazienti registrati presso l'Ospedale Didattico Mario Modenato tra il 2019 e il 2023 con diagnosi di AKI (n=37), ACKD (n=40) e CKD (n=148) e un gruppo di controllo (n=55).
Dalla valutazione delle concentrazioni sieriche di creatinina e SDMA è emerso che entrambe risultano essere significativamente più elevate nei pazienti acuti (AKI e ACKD), non solo rispetto ai sani (gruppo controllo), ma anche rispetto ai pazienti cronici(CKD). Il nostro studio ha inoltre evidenziato come, nei pazienti acuti, a stadi IRIS più alti corrispondano valori di SDMA maggiori.
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