Tesi etd-05312016-133551 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GORI, LORENZO
URN
etd-05312016-133551
Titolo
P. Lemebel, M. Bellatin e F. Vallejo: l'AIDS nella narrativa ispano-americana contemporanea
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
relatore Ghezzani, Alessandra
Parole chiave
- capitalismo
- Cile
- Colombia
- femminile
- globalizzazione
- HIV
- Perù
Data inizio appello
27/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro si propone di fornire uno studio sulla produzione letteraria che ha come tema una malattia comparsa negli anni '80 del secolo scorso: l' AIDS.
La singolarità di questa piaga e l'impatto avuto sulla società mondiale (forse sarebbe meglio il termine globale), insieme ad altri fattori, hanno generato una prolifera produzione letteraria che verrà abbondantemente trattata, soffermandoci sull'approfondimento di alcune opere selezionate secondo criteri ben definiti. Ovviamente, studi e diagnosi mediche non saranno né la base né l'obiettivo di questo lavoro, in quanto tratteremo la malattia come fenomeno discorsivo, cioè come viene affrontata all'interno delle varie realtà letterarie ispano-americane, soprattutto di quelle appartenenti alla contro-cultura. Viste le diverse realtà geografiche, sociali e politiche dei paesi sudamericani, la comparsa di questa tematica deve tenere conto di tali situazioni specifiche, in quanto imprescindibili ai fini di comprensione profonda del testo.
Il lavoro sarà organizzato come segue: un'introduzione generale sullo stretto legame literatura/enfermedad, alla quale seguirà una presentazione sia del contesto storico-culturale nel momento della diffusione dell'AIDS, sia di come la malattia viene trattata nell'immaginario letterario. Verranno evidenziate le differenze contestuali socio-politiche di una zona geografica complessa come quella ispano-americana, soprattutto in relazione al periodo storico, per meglio inquadrare i motivi che hanno spinto tali autori a scrivere determinate opere e per una maggiore comprensione del contenuto delle opere stesse.
A seguire, si cercherà di focalizzare l'interesse di studio su tre opere: Loco afán. Crónicas de sidario (1996), del cileno Pedro Lemebel; Salón de belleza (1994), del peruviano-messicano Mario Bellatin; El desbarrancadero (2001), del colombiano Fernando Vallejo.
Evidentemente, la selezione non è casuale, ma corrisponde al tipo di approfondimento che si vuole intraprendere in questo lavoro. All'interno della vasta produzione letteraria ispano-americana che tratta il tema dell'AIDS, risulta imperativo scegliere che tipo di riflessione sviluppare, in quanto il rischio di affrontare temi ampiamente trattati dalla critica saggistica negli ultimi 25 anni è altissimo.
Inoltre, una volta scelto l'argomento, si pone immediatamente il problema, specifico del caso AIDS, riguardo quale momento socio-letterario prediligere: se scegliere le opere della “prima fase”, nelle quali la malattia equivale alla morte dovuta all'assenza di una combinazione farmacologica adeguata, per arrivare alla “seconda fase”, quella cioè in cui ormai la patologia, se pur terribile, si converte da letale a condizione cronica; oppure, come terza via, fare uno studio comparato tra testi appartenenti al primo e al secondo gruppo. In questa sede, le opere a cui viene dedicato uno studio approfondito rientrano nella denominata “prima fase”.
I tre testi scelti sono legati l'un l'altro da una sfiducia verso le istituzioni, giacché i soggetti sieropositivi si sentono abbandonati dal proprio Stato. Sono effettivamente numerosi i casi letterari nei quali viene espressa una forte sfiducia verso le autorità, e questo avviene per una ragione precisa: la società ispano-americana percepisce i nuovi assetti economici mondiali come un tentato sfruttamento delle proprie risorse da parte dei paesi più potenti. In questo contesto, l'AIDS viene interpretato come una mossa strategica: esistono vari casi in cui si affronta il virus all'interno del discorso letterario come un'arma politica, creata in laboratorio dai nordamericani per poter controllare l'America Latina. Questo tipo di riflessione si sviluppa anche attorno alla scomparsa de la loca sudamericana, cioè l'omosessuale effeminato, che viene sostituito dal gay muscoloso e virile di moda in quegli anni negli Stati Uniti.
Se nella nuova società globale non c'è spazio per la componente femminile negli uomini (che sia la loca o il travesti, anch'egli disprezzato e totalmente alienato), allora questo si ripercuote nella letteratura. Non solo, ma nei testi che si è scelto di commentare tutto ciò viene accompagnato dalla quasi scomparsa del soggetto femminile stesso: la donna, come constateremo, assume un ruolo totalmente marginale all'interno delle trame narrative (quando è per lo meno presente). È possibile rintracciare chiari segni di questi elementi nelle tre composizioni in questione; in Loco afán di Lemebel, per esempio, l'autore rivendica con orgoglio la femminilità della figura del travestito e del transessuale cileni, fornendo vari esempi di questi personaggi più o meno famosi a Santiago. Al contrario, nell'opera di Vallejo la donna viene offesa e vista come causa di tutti i mali colombiani.
Se ciò che abbiamo appena presentato è il nodo principale da cui si dirama lo studio sui tre testi selezionati, a questo va affiancato un altro spunto di riflessione, forse di inferiore importanza politica, ma di grande rilevanza letteraria: la contrapposizione che si crea all'interno del testo tra individuo e collettività che, in alcuni casi, genera la creazione di “comunità virali” che arrivano ad essere ancora più esclusive della società “sana”. Se possiamo rintracciare questa antitesi all'interno di un singolo testo, ancor più interessante sarà poi studiare le differenze create da questa opposizione confrontando testi diversi.
Naturalmente, per cercare di essere il più possibile esaustivi, per ogni autore verranno riportate le notizie biografiche indispensabili per comprendere l'opera. Altrettanto rilevanti sono le considerazioni in merito alla nazionalità: vista la differente provenienza di ognuno dei tre autori, è opportuno fare un breve quadro socio-storico per capire la situazione in cui si trovarono a trattare un tema tanto delicato.
Per concludere, verrà fornita una breve panoramica di quelle opere letterarie lasciate in ombra rispetto a ciò di cui ci occuperemo nel nostro percorso, ma che calzano perfettamente come epilogo di questa nostra indagine: portare alla luce quella piccola fetta di produzione nella quale il soggetto femminile, anche se non riesce a ricoprire il ruolo di protagonista, ottiene comunque una parte rilevante all'interno del testo.
La singolarità di questa piaga e l'impatto avuto sulla società mondiale (forse sarebbe meglio il termine globale), insieme ad altri fattori, hanno generato una prolifera produzione letteraria che verrà abbondantemente trattata, soffermandoci sull'approfondimento di alcune opere selezionate secondo criteri ben definiti. Ovviamente, studi e diagnosi mediche non saranno né la base né l'obiettivo di questo lavoro, in quanto tratteremo la malattia come fenomeno discorsivo, cioè come viene affrontata all'interno delle varie realtà letterarie ispano-americane, soprattutto di quelle appartenenti alla contro-cultura. Viste le diverse realtà geografiche, sociali e politiche dei paesi sudamericani, la comparsa di questa tematica deve tenere conto di tali situazioni specifiche, in quanto imprescindibili ai fini di comprensione profonda del testo.
Il lavoro sarà organizzato come segue: un'introduzione generale sullo stretto legame literatura/enfermedad, alla quale seguirà una presentazione sia del contesto storico-culturale nel momento della diffusione dell'AIDS, sia di come la malattia viene trattata nell'immaginario letterario. Verranno evidenziate le differenze contestuali socio-politiche di una zona geografica complessa come quella ispano-americana, soprattutto in relazione al periodo storico, per meglio inquadrare i motivi che hanno spinto tali autori a scrivere determinate opere e per una maggiore comprensione del contenuto delle opere stesse.
A seguire, si cercherà di focalizzare l'interesse di studio su tre opere: Loco afán. Crónicas de sidario (1996), del cileno Pedro Lemebel; Salón de belleza (1994), del peruviano-messicano Mario Bellatin; El desbarrancadero (2001), del colombiano Fernando Vallejo.
Evidentemente, la selezione non è casuale, ma corrisponde al tipo di approfondimento che si vuole intraprendere in questo lavoro. All'interno della vasta produzione letteraria ispano-americana che tratta il tema dell'AIDS, risulta imperativo scegliere che tipo di riflessione sviluppare, in quanto il rischio di affrontare temi ampiamente trattati dalla critica saggistica negli ultimi 25 anni è altissimo.
Inoltre, una volta scelto l'argomento, si pone immediatamente il problema, specifico del caso AIDS, riguardo quale momento socio-letterario prediligere: se scegliere le opere della “prima fase”, nelle quali la malattia equivale alla morte dovuta all'assenza di una combinazione farmacologica adeguata, per arrivare alla “seconda fase”, quella cioè in cui ormai la patologia, se pur terribile, si converte da letale a condizione cronica; oppure, come terza via, fare uno studio comparato tra testi appartenenti al primo e al secondo gruppo. In questa sede, le opere a cui viene dedicato uno studio approfondito rientrano nella denominata “prima fase”.
I tre testi scelti sono legati l'un l'altro da una sfiducia verso le istituzioni, giacché i soggetti sieropositivi si sentono abbandonati dal proprio Stato. Sono effettivamente numerosi i casi letterari nei quali viene espressa una forte sfiducia verso le autorità, e questo avviene per una ragione precisa: la società ispano-americana percepisce i nuovi assetti economici mondiali come un tentato sfruttamento delle proprie risorse da parte dei paesi più potenti. In questo contesto, l'AIDS viene interpretato come una mossa strategica: esistono vari casi in cui si affronta il virus all'interno del discorso letterario come un'arma politica, creata in laboratorio dai nordamericani per poter controllare l'America Latina. Questo tipo di riflessione si sviluppa anche attorno alla scomparsa de la loca sudamericana, cioè l'omosessuale effeminato, che viene sostituito dal gay muscoloso e virile di moda in quegli anni negli Stati Uniti.
Se nella nuova società globale non c'è spazio per la componente femminile negli uomini (che sia la loca o il travesti, anch'egli disprezzato e totalmente alienato), allora questo si ripercuote nella letteratura. Non solo, ma nei testi che si è scelto di commentare tutto ciò viene accompagnato dalla quasi scomparsa del soggetto femminile stesso: la donna, come constateremo, assume un ruolo totalmente marginale all'interno delle trame narrative (quando è per lo meno presente). È possibile rintracciare chiari segni di questi elementi nelle tre composizioni in questione; in Loco afán di Lemebel, per esempio, l'autore rivendica con orgoglio la femminilità della figura del travestito e del transessuale cileni, fornendo vari esempi di questi personaggi più o meno famosi a Santiago. Al contrario, nell'opera di Vallejo la donna viene offesa e vista come causa di tutti i mali colombiani.
Se ciò che abbiamo appena presentato è il nodo principale da cui si dirama lo studio sui tre testi selezionati, a questo va affiancato un altro spunto di riflessione, forse di inferiore importanza politica, ma di grande rilevanza letteraria: la contrapposizione che si crea all'interno del testo tra individuo e collettività che, in alcuni casi, genera la creazione di “comunità virali” che arrivano ad essere ancora più esclusive della società “sana”. Se possiamo rintracciare questa antitesi all'interno di un singolo testo, ancor più interessante sarà poi studiare le differenze create da questa opposizione confrontando testi diversi.
Naturalmente, per cercare di essere il più possibile esaustivi, per ogni autore verranno riportate le notizie biografiche indispensabili per comprendere l'opera. Altrettanto rilevanti sono le considerazioni in merito alla nazionalità: vista la differente provenienza di ognuno dei tre autori, è opportuno fare un breve quadro socio-storico per capire la situazione in cui si trovarono a trattare un tema tanto delicato.
Per concludere, verrà fornita una breve panoramica di quelle opere letterarie lasciate in ombra rispetto a ciò di cui ci occuperemo nel nostro percorso, ma che calzano perfettamente come epilogo di questa nostra indagine: portare alla luce quella piccola fetta di produzione nella quale il soggetto femminile, anche se non riesce a ricoprire il ruolo di protagonista, ottiene comunque una parte rilevante all'interno del testo.
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