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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05302013-122803


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
GRUHOLD, CARMEN
URN
etd-05302013-122803
Titolo
IL PROBLEMA DELLA COSCIENZA IN JOHN SEARLE
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Linguiti, Gennar Luigi
Parole chiave
  • COSCIENZA
Data inizio appello
01/07/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/07/2053
Riassunto
Lo scopo della mia ricerca è quello di esaminare a ricostruire criticamente la riflessione di John R. Searle sul tema del mistero della coscienza, da lui inteso, come problema risolvibile. Avremo la possibilità di riflettere su alcuni dibattiti reali e immaginari avuti tra questo professore di filosofia del linguaggio e della filosofia della mente, all'università di Berkeley in California, e altri esponenti del panorama filosofico e scientifico che hanno cercato di risolvere lo stesso problema, anche se da angolazioni diverse (Daniel Dennett, Gerald Edelman, Francis Crick, John Allan Hobson, Gaston Bachelard). Inoltre faremo una digressione sul caso e causalità del fisico Max Born.John Searle si approccia alla filosofia della mente tracciando il suo percorso in una maniera del tutto innovativa, sia per il ventesimo secolo impregnato da errate credenze filosofiche che secondo il nostro autore, hanno invaso i campi delle neuroscienze, della fisica, della psicologia e delle scienze cognitive, sia per l'importanza che questo filosofo continua ad avere anche in quest'inizio ventunesimo secolo. Il primo capitolo tratta in modo specifico diversi argomenti : John Searle a confronto con alcuni problemi che non vano nelle neuroscienze riguardanti la coscienza: il ruolo del suo livello di descrizione, il problema della sua esistenza o inesistenza, della sua irriducibilità.. Il mistero della coscienza come problema risolvibile, se visto come esperienza nel senso 'naturalistico biologico', qual'è la strada da percorrere, le sue prime tappe: il ruolo della causalità della coscienza, della soggettività, dell'oggettività,del determinismo e dell'indeterminismo, il problema della spiegazione in John Searle a confronto con le tesi intorno al caso e causalità di Max Born. Infine: John Searle e una riformulazione del mistero della coscienza come problema risolvibile.Nel secondo capitolo presenteremo un dibattito immaginario tra John Searle, Gaston Bachelard e Allan Hobson, sulle differenze tra veglia, rệverie e protocoscienza.In conclusione spiegheremo come il mistero della coscienza può essere risolvibile e infine il nostro punto di vista.
Note
La tesi in oggetto non è stata inserita correttamente nel data base dall’autore. L’autore stesso ed i relatori sono stati avvertiti di tale omissione.
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