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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05292024-174107


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TOMEI, GIOELE
URN
etd-05292024-174107
Titolo
Amore e alterità. Come la relazione con l'altro genera la vita della mente.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Lazzarelli, Alessandro
correlatore Paoletti, Giovanni
Parole chiave
  • alterità
  • altro
  • amare
  • amore
  • attaccamento
  • compassione
  • consumismo
  • distanza
  • emozioni
  • empatia
  • etica
  • individuo
  • integrazione
  • mente
  • odio
  • possesso
  • relazionalità
  • relazione
  • selfie
  • società dei consumi
  • solitudine
Data inizio appello
05/07/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scritto elabora il tema dell’amore inteso come relazione con l’alterità. Il primo capitolo offre una prospettiva filosofica sull’argomento, partendo dalla concezione schopenhaueriana dell’amore come Volontà, proseguendo con l’analisi dei rivoluzionari strumenti interpretativi apportati dalla psicoanalisi di S. Freud, per giungere poi a riconoscere l’alterità come fondamento dell’individuo nella visione dialettica del due-in-uno di H. Arendt. La visione etica di E. Lévinas chiude il primo capitolo sancendo la natura altra dell’alterità e introducendo il ruolo centrale della relazione, oggetto di studio del secondo capitolo. In quest’ultimo, la relazione intima che il bambino instaura con la figura di riferimento viene individuata come il principale strumento di sviluppo affettivo e cognitivo, come sottolineano gli studi di M. A. Galanti. Il capitolo prosegue poi mostrando l’importanza dell’elemento della distanza e della solitudine nel processo di formazione dei confini psichici e individuali, con l’ausilio degli autori dedicatisi allo studio delle relazioni oggettuali quali M. Mahler, D. W. Winnicott, M. Klein e J. Bowlby. A ciò segue un breve sguardo rivolto all’universo emotivo e alla capacità empatica, per poi concludere ponendo l’accento sull’importanza della costruzione di una base sicura per un sano sviluppo affettivo. Il terzo capitolo è dedicato alla neurobiologia interpersonale di D. J. Siegel, una prospettiva multidisciplinare che pone in relazione l’ambito neurobiologico con quello interpersonale dando forma a una nuova concezione di mente come processo incarnato e regolativo dei flussi di energia e informazioni. Il capitolo si articola nell’analisi di temi quali l’attaccamento, l’emozione e il concetto di integrazione, il quale viene posto come fondamento del corretto funzionamento dell’organismo nonché come fulcro interpretativo della stessa neurobiologia interpersonale. L’ultima parte del capitolo riguarda, infine, la capacità dell’amore di generare un’interrelazione che coinvolga l’alterità nella costruzione di un confine individuale ampliato. Il quarto e ultimo capitolo si rivolge poi all’analisi dell’amore e della relazionalità all’interno delle dinamiche sociali contemporanee. Partendo dall’indagine del fenomeno del selfie offerta da G. Stanghellini, si prosegue riflettendo sulle distorsioni che la concezione di relazione amorosa può acquisire attraverso i concetti di autori quali A. Lowen, R. Barthes e M. Recalcati. Parte del quarto capitolo è inoltre rivolta al tentativo di rintracciare le cause che generano il rifiuto dell’alterità e dell’aggressività umana, le quali sfociano nel fenomeno sociale dell’odio collettivo. Segue poi una visione critica della società dei consumi sostenuta dalle argomentazioni di Z. Bauman, L. Zoja e E. Fromm, la quale si mostra come un vero e proprio antagonista della relazione amorosa, a causa della sua pretesa di sottomissione dell’alterità alle logiche di profitto. Il capitolo si conclude, infine, con un tentativo d’individuazione di un’alternativa che sappia risollevare la condizione dell’amore nella società contemporanea, prendendo spunto dalle idee di autori come b. hooks e V. Flusser e da esempi di vita come G. Strada.
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