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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05292024-121238


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PETTI, LUIGI
URN
etd-05292024-121238
Titolo
MODELLISTICA CONCETTUALE E NUMERICA PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELL'ACQUIFERO DELL'ALTA-MEDIA PIANURA VENETA
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Dott.ssa Menichini, Matia
Parole chiave
  • Modflow
Data inizio appello
14/06/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/06/2027
Riassunto
L’obiettivo principale di questa Tesi è stato quello di realizzare un modello matematico di flusso del sistema acquifero dell’Alta-Media Pianura Veneta in stato stazionario, basato su un modello idrogeologico concettuale elaborato mediante un approccio integrato multidisciplinare. La realizzazione del modello concettuale è stata definita, infatti, attraverso un approccio multidisciplinare che ha coinvolto la raccolta e l’elaborazione di dati geologici, idrogeologici, meteo-climatici, nonché di dati geochimici e isotopici. I dati utilizzati derivano da varie reti di monitoraggio, tra cui la rete ETRA S.P.A. (Energia Territorio Risorse Ambientali), la società Sinergeo S.R.L., e la rete ARPAV (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Veneto), oltre ai dati raccolti nell’ambito del progetto HydroBrenta. Questo studio ha portato alla definizione dell’assetto idro-strutturale dell’area di studio attraverso la realizzazione di sezioni idrogeologiche e un modello solido 3D utilizzando il software di Modellazione delle Acque Sotterranee (GMS). Sono stati, successivamente, elaborati e analizzati i dati idro-meteoclimatici relativi al periodo di studio, che va dal 2010 al 2022. Questi dati hanno riguardato la temperatura, le precipitazioni mensili e annuali, nonché l’evapotraspirazione reale e potenziale, stimate mediante il metodo empirico di Turc e Thornthwaite. Queste informazioni sono state fondamentali per il calcolo del bilancio idrologico, il quale ha incluso la stima della precipitazione e infiltrazione efficace, oltre al deflusso idrico superficiale nell’area di interesse. Inoltre, sono state analizzate le mappe piezometriche elaborate nel progetto HydroBrenta e sono state individuate le principali componenti di alimentazione mediante l’elaborazione dei dati geochimici e isotopici. È stato infine stimato un bilancio di massa andando a quantificare i valori di portata in ingresso e in uscita della falda idrica sotterranea, quest’ultima calcolata in funzione dei valori di trasmissività medi e del carico idraulico nell’area di interesse, includendo le portate del fiume Brenta e l’utilizzo della risorsa idrica nell’area per scopi idropotabili, agricoli e industriali. Basandosi, sul modello idrogeologico concettuale, è stato sviluppato un modello numerico di flusso in stato stazionario utilizzando il codice di calcolo MODFLOW, il quale ha previsto una serie di operazioni svolte tramite l’interfaccia grafica Groundwater Vistas, versione 8. La fase di implementazione del modello ha riguardato la discretizzazione spaziale del dominio, l’attribuzione delle proprietà idrauliche del sistema acquifero e la definizione delle condizioni iniziali e al contorno. Il modello è stato poi calibrato utilizzando il metodo manuale, noto come “trial and error adjustment”, al fine di migliorare la rappresentatività del modello. Nonostante alcune limitazioni e approssimazioni, soprattutto legate agli emungimenti agricoli e industriali dei pozzi nell’area di studio, per i quali non sono noti i quantitativi emunti, il modello si è dimostrato adeguatamente rappresentativo del sistema acquifero oggetto di studio, fornendo una base solida per futuri studi e gestione delle risorse idriche. Infine, sono state fatte delle simulazioni previsionali per valutare la risposta del sistema acquifero a possibili varianti legati ai cambiamenti globali, come l’aumento dei consumi idrici nell’area di studio. Queste simulazioni hanno consentito di comprendere meglio come il sistema acquifero reagirebbe a tali scenari ipotetici, offrendo una prospettiva importante per la gestione sostenibile delle risorse idriche.
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