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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05292023-232939


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PORRETTA, GIULIA
URN
etd-05292023-232939
Titolo
Metodi e strumenti integrati al BIM per l'analisi urbanistica e storica delle città. Il caso studio di La Spezia.
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
relatore Prof. Bertoncini Sabatini, Paolo
relatore Ing. Codeglia, Michele
Parole chiave
  • BIM
  • BIM
  • BIM-technologies
  • CIM
  • CIM
  • database
  • database
  • digital historical reconstruction
  • enhancement
  • heritage
  • La Spezia
  • La Spezia
  • patrimonio
  • realtà virtuale e aumentata
  • reproducibility
  • ricostruzione storica digitale
  • riproducibilità
  • tecnologie integrate al BIM
  • valorizzazione
  • virtual and augmented reality.
Data inizio appello
15/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/06/2093
Riassunto
Nell’ambito del Building Information Modeling (o BIM) è sempre più diffusa l’attività di ricerca rivolta allo studio delle sue possibilità d’implementazione per la valorizzazione e la gestione del patrimonio culturale esistente. I siti di interesse storico correttamente tutelati e avvalorati possono rappresentare una risorsa dal potenziale inestimabile sotto numerosi aspetti. Risultati ancora più significativi possono essere raggiunti se si considerano i singoli oggetti storici all’interno del più ampio sistema città che rappresenta l’applicazione del BIM ad ampia scala.

L’obiettivo di questo studio è quello di utilizzare il metodo BIM per approfondire l’analisi storica ed urbanistica delle città e del loro patrimonio al fine di individuare nuovi strumenti per la loro conoscenza, tutela, conservazione e valorizzazione. Il flusso di lavoro individuato consente di raccontare, attraverso la modellazione di un alter ego digitale delle città, le trasformazioni dei beni storici lungo tutto il loro ciclo di vita, dal processo di nascita e crescita alla loro recessione e rigenerazione. Si propone una metodologia che ha come scopi: creare modelli informatizzati di edifici di valenza storica esistenti o non più esistenti, organizzare le risorse storiche di natura geometrica e informativa all’interno dell’ambiente BIM, rendere più semplice e aperta la gestione dei beni storici tramite un database interrogabile e implementabile nel tempo, sfruttare strumenti integrati al BIM in altri campi di sperimentazione e di indagine.

Il caso studio preso in considerazione per l’applicazione di tale metodologia è la città di La Spezia e, più specificatamente, piazza Beverini nota come il suo più antico nucleo urbano. La scelta è giustificata dal fatto che, rappresentando un raro caso di trasformazione urbana seguita alla realizzazione dell’Arsenale militare, risponde all’esigenza di sperimentare una nuova metodologia di lavoro per la digitalizzazione del patrimonio architettonico esistente e non più esistente e garantisce l’opportunità di un confronto sui vantaggi e le problematiche che il BIM offre di fronte a possibili utilizzi del modello digitale della città in epoche passate in ambito analitico, amministrativo, divulgativo, educativo, sociale, ecc.

Sulla base delle ricerche effettuate, è stato dimostrato che le attese sulle applicazioni future del BIM sono compatibili con le aspettative iniziali e le modalità di lavoro descritte. La possibilità di gestire un modello dinamico ed implementabile che può condurre a diversi risultati è uno dei maggiori punti di forza di questa metodologia. Tra gli output individuati ci sono, per citarne alcuni, quello della compatibilità con la realtà aumentata e virtuale, quello dell’ utilizzo del modello a scopo divulgativo e formativo, quello dell’archiviazione sicura di dati e quello della creazione di un atlante digitale dei monumenti. Tutti gli output proposti sono stati ritenuti efficaci alla conoscenza, tutela, conservazione e valorizzazione delle città e dei suoi elementi ed il flusso di lavoro individuato risulta facilmente riproducibile ed applicabile ad altre contesti urbani.

In the field of Building Information Modeling (or BIM), the research activity aimed at studying its implementation possibilities for the enhancement and management of the existing cultural heritage is increasingly widespread. Properly protected and validated historic sites can be a resource with invaluable potential in many respects. Even more significant results can be achieved if we consider the individual historical objects within the wider city system that represents the application of BIM on a large scale.

The objective of this study is to use the BIM method to deepen the historical and urban planning analysis of cities and their heritage in order to identify new tools for their knowledge, protection, conservation and enhancement. The identified workflow allows to tell, through the modeling of a digital alter ego of the cities, the transformations of historical assets throughout their life cycle, from the process of birth and growth to their recession and regeneration. A methodology is proposed that has the following purposes: to create computerized models of existing or no longer existing buildings of historical value, to organize historical resources of a geometric and informative nature within the BIM environment, to make the management of historical assets simpler and more open through a database that can be queried and implemented over time, take advantage of integrated BIM tools in other fields of experimentation and investigation.

The case study taken into consideration for the application of this methodology is the city of La Spezia and, more specifically, piazza Beverini known as its oldest urban core. The choice is justified by the fact that, representing a rare case of urban transformation following the construction of the military Arsenal, it responds to the need to experiment with a new working methodology for digitizing the existing and no longer existing architectural heritage and guarantees the opportunity of a comparison on the advantages and problems that BIM offers in the face of possible uses of the digital model of the city in past eras in the analytical, administrative, popular, educational and social fields.

Based on the research carried out, it has been demonstrated that the expectations on future applications of BIM are compatible with the initial expectations and the working methods described. The ability to manage a dynamic and implementable model that can lead to different results is one of the major strengths of this methodology. Among the identified outputs there are, to name a few, that of compatibility with augmented and virtual reality, that of using the model for informational and training purposes, that of secure data archiving and that of creating a digital atlas of monuments. All the proposed outputs have been deemed effective for the knowledge, protection, conservation and enhancement of the city and its elements and the identified workflow is easily reproducible and applicable to other urban contexts.


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