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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05292023-170252


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PASTANO, MIRIANA
URN
etd-05292023-170252
Titolo
Analisi sedimentologica e vulcanologica di tre carote provenienti dal Bacino del Marsili (Mar Tirreno Meridionale).
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Pistolesi, Marco
correlatore Prof. Rosi, Mauro
correlatore Dott.ssa Bertagnini, Antonella
Parole chiave
  • carote a gravità
  • collassi gravitativi
  • torbiditi vulcanoclastiche
  • Stromboli
Data inizio appello
23/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/06/2063
Riassunto

Lo studio e la caratterizzazione delle torbiditi vulcanoclastiche co-genetiche a collassi gravitativi avvenuti sui fianchi di vulcani insulari o costieri è di fondamentale importanza poiché i collassi possono innescare tsunami. Questo è un argomento di studio di fondamentale importanza in particolare in contesti come quello dell’isola di Stromboli, dove, secondo le testimonianze geologiche e storiche sono avvenuti numerosi collassi di versante che potrebbero aver innescato tsunami distruttivi.
La tesi ha come argomento principale lo studio sedimentologico e composizionale dei sedimenti campionati in tre carote a gravità prelevate nel tratto terminale del canyon di Stromboli (carota TIR2000-C10-UNICO) e nel Bacino del Marsili (carote VST2002-C13 spezzoni V/VI e VST2002-C14-UNICO), nel Mar Tirreno Meridionale, allo scopo di stabilire se alcune torbiditi vulcanoclastiche contenute in esse possano essere correlate a collassi gravitativi dell’edificio vulcanico di Stromboli.
Su queste carote sono state effettuate: descrizione lito-stratigrafica, analisi dei componenti ed analisi chimica della composizione dei vetri.
Per la carota del bacino del Marsili (VST2002-C14-UNICO), posta allo sbocco del canyon nella piana batiale, l’interpretazione dei dati non ha permesso di stabilire con certezza se i livelli di sabbie vulcanoclastiche siano effettivamente deposti da torbide co-genetiche a collassi gravitativi di Stromboli o da una generica attività del Canyon di Stromboli. Dalle analisi chimiche è stato stabilito che i prodotti sono compatibili con una provenienza principalmente da Stromboli, Vulcano, Lipari e Salina, con età non superiore ai 30 mila anni.
Per la carota posta nel tratto finale del canyon (TIR2000-C10-UNICO), l’origine delle diverse torbiditi è più chiara. Nel livello basale di questa carota (45 cm - 94 cm) ed in quello intermedio (28 cm – 36 cm) c’è una buona probabilità che sia stata registrata la parte finale del collasso del Neostromboli avvenuto all’incirca 6000 anni fa. Nel livello più superficiale, a 12 cm, sembrano essere presenti torbiditi legate a collassi avvenuti dopo l’eruzione di Monte Pilato di Lipari datata 776 d.C.; infatti all’interno del deposito si trovano pomici riconducibili a tale eruzione. Non è stato possibile effettuare una datazione relativa più precisa perché le pomici riolitiche delle eruzioni di Lipari nelle ultime migliaia di anni sono chimicamente indistinguibili, almeno per quanto riguarda la composizione degli elementi maggiori.
The identification of volcaniclastic turbidites derived from gravitational collapses is essential because collapses can be linked to tsunami-triggering mechanisms. This is a topic of fundamental importance in particular in contexts such as the island of Stromboli, considering the geological and historical evidence of tsunamis linked to the collapse of the volcano and made even more current if one takes into account its persistent state of activity which has lasted at least since the eighth century AD and that it can accumulate large quantities of material on its slopes.
The work concerns the sedimentological and compositional study of three gravity cores sampled in the terminal sector of the Stromboli Canyon (TIR2000-C10-UNICO) and the Marsili Basin (Southern Tyrrhenian Sea) (VST2002-C13-V/VI and VST2002-C14-UNICO), to establish whether the volcaniclastic turbidites stacked within the cores can be correlated to gravitational collapses of the volcanic edifice of Stromboli. On this core the following were carried out: litho-stratigraphic description, analysis of the components and chemical analysis of the composition of the glass shards.
By merging the data on the chemistry of the glass shards with the granulometric and componentry data, it was not possible to precisely establish for the core of the Marsili basin (VST2002-C14-UNICO, located at the mouth of the canyon in the bathyal plain) whether the levels of volcaniclastic sands are attributable to turbidity generated by gravitational collapses of Stromboli or by a generic activity of the Stromboli Canyon. Conversely, for the core placed in the final stretch of the Stromboli canyon (TIR2000-C10-UNICO), the basal level (45 cm -94 cm) and the intermediate level show a good probability of correlation with the top of the collapse of Neostromboli (6 ka) while, in the more shallow level at 12 cm, volcanogenic turbidities are possibly linked to collapses that occurred after the 776 AD eruption of Monte Pilato from Lipari.
It was not possible to carry out a more precise relative dating because the rhyolitic pumice from Lipari’s eruptions that occurred from 8700 to 1220 AD years ago are chemically indistinguishable, at least as regards the composition of the major elements.
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