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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05292023-102958


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CITARRELLA, GIUSEPPE
URN
etd-05292023-102958
Titolo
La Societa' Benefit - creare valore condiviso
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
DIRITTO DELL'INNOVAZIONE PER L'IMPRESA E LE ISTITUZIONI
Relatori
relatore Prof. Benocci, Alessandro
Parole chiave
  • Quarto Settore
  • Stakeholder View
  • Shareholder Primacy
  • GRI
  • SROI
  • BIA
  • IWAs
  • Business Judgement Rule
  • B-Corp
  • ESG
  • CSR
  • RSI
  • Benefit
Data inizio appello
15/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/06/2063
Riassunto
Da qualche anno nell'ordinamento italiano e' stato introdotto un nuovo modello societario, gia' ampiamente diffuso in diversi stati americani, in forza del quale una societa', cosiddetta for profit, persegue anche una o piu' finalita' di beneficio comune.
L'introduzione di tale nuovo modello trova rinnovata accoglienza anche nella nostra Carta costituzionale ove l'attivita' economica e' posta in rapporto con l'utilita' sociale e ne risulta funzionale allo sviluppo economico e sociale. Si fa spazio una visione dell'impresa non di mero esercizio di un diritto costituzionalmente garantito bensi' quale adempimento di una funzione da esercitare, oltre che a vantaggio dei costitutori, anche a favore dell'ampio novero dei soggetti con i quali questa entra necessariamente in relazione.
Sull'assunto che l'approccio classico della creazione del valore mira sostanzialmente all'ottimizzazione della performance finanziaria nel breve termine, mancando di considerare adeguatamente i bisogni e le interazioni con una piu' ampia platea di stakeholder, il modello che ci occupa e' stato nel tempo diffusamente osteggiato e l'impresa vista come soggetto che prospera a spese della collettivita'.
L'aggiornato contesto economico e sociale richiede uno sforzo ulteriore da parte delle imprese affinche' venga oggi posto al centro dell'interesse il tema della responsabilita' sociale, considerato marginale e da tale trattato, nella maggior parte dei contesti imprenditoriali.
La soluzione e' da ricercare nel principio del valore condiviso, intendendo per tale la creazione di valore che incorpori nelle strategie aziendali effetti positivi – anche per la societa' – frequentemente realizzati da involontarie e/o inconsapevoli esternalita' positive.
Per valore condiviso non e' da intendersi - riduttivamente – responsabilita' sociale, filantropia o sostenibilita', bensi' un nuovo modello di perseguimento del successo economico. Cio' che si richiede alle imprese e' una radicale e coraggiosa trasformazione: ridefinire il loro obiettivo intorno alla creazione di valore, non gia' intorno al solo profitto in quanto tale. Parlare di valore condiviso, non significa abbracciare un approccio redistributivo e quindi condivisione di valore gia' creato dalle imprese, bensi' espandere la dotazione complessiva di valore economico e sociale.
Il concetto cosi' introdotto si innesta nella stretta relazione che deve costruirsi tra l’azienda e le comunita' che la circondano: l'una ha bisogno di un cluster che generi domanda, disponibilita' di asset critici e ambiente favorevole; l'altra di imprese di successo che consentano incremento dei posti di lavoro e diffuse opportunita' di creazione di ricchezza.
In definitiva, ci troviamo di fronte ad una nuova impostazione imprenditoriale, basata sul superamento del trade-off esistente tra profitto ed impegno sociale e quindi impegnata anche ad orientare la propria attivita' verso valori etici, di tutela sociale ed ambientale.
E' nel contesto appena tratteggiato che, anche nel nostro ordinamento, trova spazio tale nuovo strumento giuridico, al servizio di organizzazioni ibride in cui profitto e sostenibilita', declinate nella dimensione economica, sociale ed ambientale convivono grazie a progetti imprenditoriali con visione nel lungo periodo: la Societa' Benefit.
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