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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05292020-153419


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ALBERIGI, FEDERICA
URN
etd-05292020-153419
Titolo
AFA: i benefici psicofisici quotidiani in soggetti affetti da Parkinson e ictus
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Siciliano, Gabriele
relatore Nicolini, Ida
Parole chiave
  • Ictus
  • ADL
  • Parkinson
  • Attività fisica adattata
Data inizio appello
08/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/07/2090
Riassunto
La tesi nasce con l’obiettivo di valutare ed analizzare il ruolo dell’attività fisica nel mantenimento dell’autonomia e nel miglioramento della qualità della vita di soggetti affetti da Parkinson ed ictus.L’elaborazione dei primi due capitoli si basa sulla ricerca di testi scientifici riguardanti il Parkinson e l’ictus. Per entrambe le malattie vengono analizzati sintomi sia fisici che cognitivi che rendono invalidante la vita quotidiana dei soggetti affetti. Evidenze scientifiche dimostrano che la malattia di Parkinson si manifesta specialmente con tremore a riposo, bradicinesia, rigidità, perdita di equilibrio, diminuzione della forza ed alterazione della deambulazione, dal punto di vista cognitivo i soggetti presentano stati depressivi, fenomeni di ansia, diminuzione dell’attenzione e della memoria. Questi ultimi riguardano e colpiscono anche soggetti con ictus, in questo caso gli esiti fisici possono essere diversi: spasticità; paralisi; perdita di equilibrio; diminuzione della forza; alterazione della camminata e della respirazione. Il terzo capitolo si concentra sull’analisi del ruolo dell’attività fisica nel miglioramento dei sintomi di entrambe le malattie. L’elaborazione del documento è stata effettuata sulla base di numerosi articoli scientifici trovati in letteratura che evidenziano la vera efficacia dell’attività fisica. Questi dimostrano che un allenamento costante e vario permette di lavorare e attenuare tutti i sintomi sia fisici che cognitivi della malattia provocando quindi un miglioramento della qualità della vita dei soggetti. Il quarto capitolo sperimenta i reali benefici dell’attività fisica mediante lo studio di un campione formato da 10 soggetti partecipanti a un protocollo di lavoro AFA. Il laureando ha somministrato ai partecipanti il Barthel index e un questionario composto da 42 domande con l’obiettivo di valutare l’effettivo ruolo dell’attività fisica nel mantenimento della loro autonomia e nel miglioramento della qualità della loro vita. Dai risultati ottentuti e sulla base dei dati scientifici studiati si evince che l’attività fisica provoca un incremento della capacità di equilibrio sia statico che dinamico che, associato ad un incremento della forza muscolare, induce una diminuzione del rischio di cadute e quindi di disabilità. Il rafforzo muscolare degli arti inferiori permette un aumento della loro funzionalità con conseguente miglioramento della deambulazione e recupero di alcune autonomie come alzarsi o sedersi su una sedia. Inoltre, si verifica una diminuzione delle rigidità tipiche delle malattie producendo un aumento della flessibilità e quindi dello stato di benessere fisico. Dal punto di vista cognitivo si manifestano fenomeni di plasticità che migliorano l’attenzione, la memoria, la socializzazione, gli stati depressivi e i disturbi di ansia. In conclusione, per i motivi qui elencati l’attività fisica risulta essere un tassello fondamentale nella vita di soggetti affetti da Parkinson e ictus, in quanto li aiuta a mantenere una propria autonomia migliorando il loro stato di salute sia fisico che psicologico.
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