• Escherichia coli
• cinghiale
• antibiotico-resistenza
• patogenicità
• virulenza

La tesi si prefigge come scopo quello di isolare e caratterizzare Escherichia coli da campioni di cinghiali abbattuti in Toscana. Sono stati raccolti 200 tamponi rettali ed analizzati sia dal punto di vista fenotipico che genotipico. Per ciascun campione, in seguito ad isolamento, ne è stato fatto l’antibiogramma ed è stato sottoposto a PCR per la ricerca dei maggiori geni implicati nella patogenicità e nella virulenza. Sono stati ottenuti 175 isolati di E. coli. Di questi gli antibiotici verso cui sono state mostrate maggiori resistenze sono stati cefalotina (94,3%) e l’amoxicillina-acido clavulanico (87,4%). Gli altri antibiotici testati hanno mostrato una resistenza compresa tra 68.8% e 0.6%. Per quanto riguarda i geni di virulenza, 83 isolati presentavano il gene hlya, 47 astA, 43 stx2, 30 eaeA, 20 stx1, 12 pic, 6 aggR, 3 saa e 2 escV. Inoltre 55 isolati non hanno mostrano alcun gene di virulenza. Tale analisi genotipica ha permesso di classificare gli isolati nei diversi patotipi di E. coli. Il 17.71% è stato ricondotto al patotipo EHEC, seguito da STEC (10.29%), EAEC (5.14%) e aEPEC (3.43%). I restanti isolati non sono stati classificati in uno specifico patotipo poiché non hanno mostrato specifici geni di virulenza. Non sono stati riscontrati patotipi ETEC, EIEC e tEPEC. I risultati hanno mostrato come il fenomeno dell’antibiotico resistenza coinvolge anche gli animali selvatici. Inoltre l’antibiotico resistenza ed i fattori di virulenza di E. coli isolati da cinghiali possono giocare un ruolo epidemiologico nella trasmissione di geni di virulenza e nel loro mantenimento nell’ambiente.