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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05292016-140606


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
CALDARAZZO IENCO, ELENA
URN
etd-05292016-140606
Titolo
Curcumina ad alta biodisponibilità e degenerazione motoneuronale: risultati di un trial terapeutico nella Sclerosi Laterale Amiotrofica
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEUROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Siciliano, Gabriele
Parole chiave
  • Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)
  • Curcumina
  • degenerazione motoneuronale
Data inizio appello
30/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) è la forma più comune e aggressiva delle Malattie del Motoneurone, gruppo di malattie caratterizzate dalla degenerazione delle cellule neuronali motorie localizzate nella corteccia (I motoneurone) e/o nel midollo spinale e nuclei motori del tronco encefalico (II motoneurone). La SLA è una malattia neurodegenerativa che interessa in modo selettivo e sincrono sia il I che il II motoneurone determinando una paralisi muscolare progressiva e a prognosi infausta in 3-5 anni dalla diagnosi. La malattia è attualmente incurabile e la patogenesi resta, ad oggi, sconosciuta, nonostante siano state avanzate numerose ipotesi, tra cui sembrano rivestire un’importanza determinante quella relativa a una condizione di abnorme stato ossidativo cellulare, più comunemente denominato stress ossidativo e la presenza di disfunzione mitocondriale.
La curcumina è un pigmento giallo-arancio, insolubile in acqua, estratto dalla pianta Curcuma longa, isolata per la prima volta nel 1815. Il principale effetto biologico della curcumina è la sua attività antiossidante. Tale molecola, infatti, si comporta da potente scavenger di varie specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto, oltre ad inibire la perossidazione lipidica. Da altre evidenze emerge anche una azione trofica da parte di questo composto nei confronti dei mitocondri e un suo effetto nella mitofagia e nella mitocondriogenesi. Per questi motivi, la curcumina è stata identificata come un candidato per un trial terapeutico nella SLA. Uno dei principali limiti dell’utilizzo orale della curcumina è la sua bassa biodisponibilità, dovuta alla natura idrofoba della molecola, scarso assorbimento intestinale e rapido metabolismo epatico.
Questa tesi analizza i risultati di uno studio basato sulla supplementazione alimentare di una particolare formulazione di curcumina ad alta biodisponibilità, Brainoil, su un campione di 42 pazienti affetti da SLA. Il protocollo prevede una durata complessiva di 6 mesi, con utilizzo di placebo, in doppio cieco per i primi 3 mesi, a braccio unico ed aperto nei successivi 3 mesi.
Sono stati presi in considerazione due tipi principali di parametri, clinici e laboratoristici. I parametri clinici analizzati sono stati: la scala ALS-FRS-r (ALS Functional Rating Scale revised), la scala MRC (Medical Research Council), la forza massima teorica media (CVM), il BMI (Body Mass Index). I parametri biochimici analizzati hanno compreso markers di stress ossidativo e di difesa antiossidante: AOPP (Advanced Oxidation Protein Products), FRAP (Ferric Reducing Antioxidant Power), tioli (-SH) e acido lattico anche durante un test muscolare incrementale, volto a sondare l’efficienza del metabolismo aerobico mitocondriale.
Complessivamente, il confronto tra le variazioni dei parametri clinici tra i due gruppi non ha fornito un risultato significativo a nessuno dei tempi esaminati, eccetto una significativa minore riduzione dei punteggi della ALS-FRS-r, relativamente ai domini che indagano la funzionalità respiratoria, nel gruppo b rispetto al gruppo a. Al contrario, nell’analisi intra-gruppo, sono stati osservati incoraggianti risultati che indicano una minor progressione di malattia nei pazienti che hanno assunto Brainoil, anche il relazione alla durata della terapia stessa.
Per quanto riguarda i parametri laboratoristici, Brainoil ha agito positivamente sul profilo di produzione di acido lattico durante uno sforzo muscolare, indice di un migliore metabolismo aerobico mitocondriale durante esercizio. Anche per quanto riguarda l’andamento della FRAP e degli AOPP, i risultati sembrano a favore dell’integratore, rispetto al placebo, seppur con minore chiarezza e rilevanza statistica. Risulta invece poco chiara l’azione dell’integratore sul parametro tioli che hanno mostrato un comportamento apparentemente indipendente dall’assunzione dell’integratore stesso.
Alla luce di questi riscontri positivi, ulteriori studi, con casistica ampliata e, eventualmente, anche con diversi biomarcatori, saranno necessari per confermare un possibile valore terapeutico della curcumina e per approfondire le basi molecolari del meccanismo d’azione della stessa sulla degenerazione motoneuronale.
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