Tesi etd-05282015-211647 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE FRANCESCO, EVA
URN
etd-05282015-211647
Titolo
Modelli di business nel settore moda: il caso Zara.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Bianchi Martini, Silvio
Parole chiave
- Business Model
- fast fashion
- supply chain management
- Zara
Data inizio appello
22/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’oggetto di questa tesi è la descrizione del modello di business implementato da Zara, attraverso l’analisi delle peculiarità del settore moda e delle modalità con cui il brand spagnolo ha saputo adattarsi al contesto mutevole e trarne opportunità di profitto, ma senza trascurare una visione critica che evidenzia anche rischi e svantaggi ad esso collegati.
Il lavoro è costituito da quattro capitoli e si divide essenzialmente in due sezioni: la prima ha natura teorica e passa in rassegna brevemente le principali argomentazioni sul tema del business model, molto dibattuto in letteratura e sempre al centro dell’interesse di professionisti e accademici; la seconda parte invece ha natura applicativa e si concentra sul case study Zara.
Il primo capitolo della tesi fornisce una panoramica generale e sintetica che trae origine dalla consistente letteratura sul concetto di business model. Dopo una breve riflessione sull’evoluzione di tale concetto e della sua rilevanza nel tempo, si propongono le principali definizioni fornite dai vari studiosi e si individuano le diverse linee di analisi secondo cui il modello di business può essere inteso: come strumento di classificazione, di comunicazione, come veicolo per l’innovazione. Inoltre si analizza la relazione che il business model ha con il concetto di strategia e il ruolo che esso può svolgere nel processo di creazione di valore.
Il secondo capitolo descrive gli elementi costitutivi del modello di business, secondo due approcci diversi: statico, che considera il business model come insieme di attività, e dinamico, che valorizza le interrelazioni tra le componenti. Una visone di sintesi tra i due approcci è fornita poi attraverso il Framework RCOV, un modello di riferimento che costituisce anche un utile strumento di rappresentazione del business model attraverso le sue caratteristiche principali, cioè risorse, competenze, organizzazione e proposta di valore.
Nel terzo capitolo si passa all’analisi del caso Zara. In particolare in questa sezione vengono analizzati prima l’evoluzione storica, la struttura organizzativa e il profilo strategico del gruppo a cui il brand spagnolo appartiene, Inditex, che negli anni e soprattutto grazie al contributo di Zara, è diventato uno dei principali retailer a livello mondiale e ha raggiunto un’espansione internazionale che l’ha portato ad essere presente in 88 paesi con oltre 6600 punti vendita. Successivamente l’oggetto di analisi si sposta specificamente su Zara, con una descrizione del posizionamento competitivo e della sua strategia, effettuando un confronto con i suoi principali concorrenti e cercando di evidenziare gli elementi distintivi che determinano il suo vantaggio differenziale.
Dopo un breve richiamo ai caratteri principali del fast fashion, modello commerciale e distributivo molto attuale e adatto ad affrontare le criticità dell’industria della moda e del quale Zara è un esempio molto rappresentativo, l’ultimo capitolo si dedica principalmente alla descrizione del business model dell’azienda spagnola. Si tratta di una struttura flessibile e integrata verticalmente, che vede il cliente come centro di riferimento principale dell’organizzazione e si articola in una serie di elementi costitutivi strettamente interrelati: il punto vendita, l’attività di design, progettazione e fabbricazione e l’innovazione logistico-distributiva. Ci si concentra in particolare sull’aspetto distributivo e logistico e quindi sull’attenta gestione strategica della suppy chain, che insieme allo spiccato orientamento al cliente, costituisce la base principale del successo internazionale di Zara. La tesi si conclude con un’analisi SWOT che pone in evidenza vantaggi e limiti del modello descritto
Il lavoro è costituito da quattro capitoli e si divide essenzialmente in due sezioni: la prima ha natura teorica e passa in rassegna brevemente le principali argomentazioni sul tema del business model, molto dibattuto in letteratura e sempre al centro dell’interesse di professionisti e accademici; la seconda parte invece ha natura applicativa e si concentra sul case study Zara.
Il primo capitolo della tesi fornisce una panoramica generale e sintetica che trae origine dalla consistente letteratura sul concetto di business model. Dopo una breve riflessione sull’evoluzione di tale concetto e della sua rilevanza nel tempo, si propongono le principali definizioni fornite dai vari studiosi e si individuano le diverse linee di analisi secondo cui il modello di business può essere inteso: come strumento di classificazione, di comunicazione, come veicolo per l’innovazione. Inoltre si analizza la relazione che il business model ha con il concetto di strategia e il ruolo che esso può svolgere nel processo di creazione di valore.
Il secondo capitolo descrive gli elementi costitutivi del modello di business, secondo due approcci diversi: statico, che considera il business model come insieme di attività, e dinamico, che valorizza le interrelazioni tra le componenti. Una visone di sintesi tra i due approcci è fornita poi attraverso il Framework RCOV, un modello di riferimento che costituisce anche un utile strumento di rappresentazione del business model attraverso le sue caratteristiche principali, cioè risorse, competenze, organizzazione e proposta di valore.
Nel terzo capitolo si passa all’analisi del caso Zara. In particolare in questa sezione vengono analizzati prima l’evoluzione storica, la struttura organizzativa e il profilo strategico del gruppo a cui il brand spagnolo appartiene, Inditex, che negli anni e soprattutto grazie al contributo di Zara, è diventato uno dei principali retailer a livello mondiale e ha raggiunto un’espansione internazionale che l’ha portato ad essere presente in 88 paesi con oltre 6600 punti vendita. Successivamente l’oggetto di analisi si sposta specificamente su Zara, con una descrizione del posizionamento competitivo e della sua strategia, effettuando un confronto con i suoi principali concorrenti e cercando di evidenziare gli elementi distintivi che determinano il suo vantaggio differenziale.
Dopo un breve richiamo ai caratteri principali del fast fashion, modello commerciale e distributivo molto attuale e adatto ad affrontare le criticità dell’industria della moda e del quale Zara è un esempio molto rappresentativo, l’ultimo capitolo si dedica principalmente alla descrizione del business model dell’azienda spagnola. Si tratta di una struttura flessibile e integrata verticalmente, che vede il cliente come centro di riferimento principale dell’organizzazione e si articola in una serie di elementi costitutivi strettamente interrelati: il punto vendita, l’attività di design, progettazione e fabbricazione e l’innovazione logistico-distributiva. Ci si concentra in particolare sull’aspetto distributivo e logistico e quindi sull’attenta gestione strategica della suppy chain, che insieme allo spiccato orientamento al cliente, costituisce la base principale del successo internazionale di Zara. La tesi si conclude con un’analisi SWOT che pone in evidenza vantaggi e limiti del modello descritto
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