• Lembo di fibula

Le ricostruzioni ossee complesse, in seguito a resezioni tumorali o a traumi maggiori, rappresentano da sempre una grande sfida. La storia della ricostruzione ossea inizia con l’utilizzo degli xenoinnesti, per poi passare agli allo ed autoinnesti. Successivamente si comprenderà l’importanza del mantenimento della vascolarizzazione dell’osso impiantato e si comincerà a studiare gli innesti ossei vascolarizzati, noti come lembi.
Tra i vari lembi studiati, quello di fibula spicca per la sua versatilità, sia in termini di possibilità di utilizzo in svariati distretti corporei che in termini di basso impatto nel sito di prelievo.

Il seguente studio si propone di studiare gli esiti funzionali a livello dei diversi distretti operati per ricostruzioni ossee con lembo di fibula ma anche degli esiti a livello del sito donatore e la ripresa della vita quotidiana dei pazienti sottoposti a tale operazione.

È stato studiato un campione di 11 pazienti sottoposti a ricostruzione ossea con lembo di fibula a livello della mandibola, della mascella, della tibia, del femore e dell’omero. La valutazione degli esiti per il sito donatore è stato fatto tramite parametri clinici e il questionario FADI. Il distretto testa collo è stato indagato con i questionari SHI, MDADI ed EORTC QOL-H&N35. Le estremità sono state studiate tramite i questionari MSTS e TESS. Infine, la ripresa della vita quotidiana è stata indagata tramite il questionario RNLI.

I risultati hanno riportato buoni esiti funzionali, dimostrando l'ottima versatilità del lembo di fibula