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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05272022-152629


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BIAGIONI, SARA
URN
etd-05272022-152629
Titolo
Malattie Croniche Non Trasmissibili in Paesi a basse risorse: valutazione dell'impatto di fattori geografici, sociali ed economici nell'ambito di un progetto di prevenzione e trattamento in un distretto rurale della Tanzania
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
correlatore Dott.ssa Trifirò, Silvia
tutor Dott.ssa Bazzanini, Noemi
Parole chiave
  • hypertension
  • africa subsahariana
  • tanzania
  • diabetes
  • follow-up
  • aderenza terapeutica
  • paesi a basse risorse
  • ipertensione arteriosa
  • sub-saharan africa
  • non-communicable diseases
  • diabete
  • malattie croniche non trasmissibili
Data inizio appello
14/06/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/06/2092
Riassunto
Background:
Le Non-Communicable Diseases (NCDs) sono delle patologie croniche non trasmissibili caratterizzate da elevata mortalità e morbilità globale. E’ nei Paesi a basso e basso medio reddito, però, che si concentra il maggior numero di malattie e di morti premature. In tali Paesi, caratterizzati da fragili sistemi sanitari, questo carico si aggiunge a quello delle malattie infettive, configurandosi un double burden di malattia che rappresenta un’enorme barriera alla Universal Health Coverage. In Africa subsahariana, CUAMM Medici con l’Africa, da sempre impegnato a garantire il diritto alla salute delle popolazioni più fragili, ha incluso le NCDs nel proprio piano strategico, con un particolare riguardo alle malattie più frequenti: ipertensione e diabete. In Tanzania, dove i pochi servizi dedicati alla gestione delle NCDs sono concentrati nelle zone urbane, dal 2016 è stato sviluppato il progetto di “Prevenzione e Trattamento di Malattie Croniche Non Trasmissibili” nel distretto rurale di Iringa District Council, presso l’ospedale distrettuale di Tosamaganga e nei 10 Health Centers (HC) ad esso collegati, attraverso il sistema del referral. E’ stato però evidenziato come la performance di tale programma è limitata dall’irregolarità del follow up dei pazienti in cura e dall’esborso sanitario diretto che i pazienti sono chiamati a versare per coprire le spese delle terapie.
Obiettivi:
1) Analizzare quanto la distanza geografica dalla struttura sanitaria di riferimento impatta sul follow-up;
2) valutare la possibile relazione tra fattori geografici, sociali ed economici e gli obiettivi terapeutici, espressi in termini di raggiungimento dei target pressori e glicemici.
Materiali e metodi:
1) Analisi quantitativa retrospettiva su 1354 pazienti arruolati nel progetto dal 18 marzo 2019, valutando dati realtivi al follow-up semestrale sul database del progetto e la distanza in kilometri della residenza del paziente dall’ospedale, con un modello di regressione lineare.
2) un’analisi qualitativa mediante la somministrazione di un “questionnaire” di 24 domande elaborato ad hoc, a 212 pazienti, volto ad indagare provenienza, status socio-economico, copertura della spesa sanitaria e aderenza alla terapia farmacologica, nel periodo compreso tra il 3 marzo 2022 e il 14 maggio 2022.
Risultati:
1) All’aumentare della distanza in km dall’ospedale si riduce il numero di visite (p<0,05). Dei 1354 pazienti arruolati alla prima visita, in maggioranza donne, alla rivalutazione a 6 mesi si presentava il 40,4%; a dodici mesi il 28,7%; a diciotto mesi 21,2%; a ventiquattro mesi erano ancora in follow up 195 pazienti su 1355 (14,4%). 2)Tra i 212 pazienti arruolati, la cui maggioranza (81.1%) è sempre di sesso femminile, l’età media è 60,2 ± 11,4 anni, si osserva un miglioramento significativo (p<0,05) dei parametri pressori e glicemici, rispetto alla prima visita, sia alla rivalutazione a 6 mesi (V2) che all’ultima visita (LV): 38% in più di persone con PA <140/90 mmHg a V2; 15% in più di persone con PA <160/100 mmHg a LV; 17% in più di persone con glicemia <126 mg/dl a V2; 23% in più con con glicemia <126 mg/dl a V2.
Tra le variabili geografiche, sociali ed economiche indagate con il questionario si evidenzia una associazione significativa (p<0,05) con il raggiungimento del target pressorio o glicemico, o comunque di valori inferiori di pressione o glicemia, nei seguenti casi: condizione abitativa meno affollata (≤5 persone); pavimento di materiale non deperibile/lavabile; risorse economiche ulteriori rispetto all'esborso diretto dell'interessato o della famiglia nell’acquisto dei farmaci.
Conclusioni:
Il presente lavoro conferma che la gestione delle NCDs nei fragili sistemi sanitari africani è notevomente compromessa dalla distanza geografica, per cui sono auspicabili politiche sanitarie costo-efficaci, decentralizzazione dei servizi con potenziamento della Primary Health Care, task shifting, integrazione dei modelli già esistenti con il razionale di massimizzazione delle limitate risorse. Altro sostanziale ostacolo al trattamento delle NCDs, confermato anche dalla presente analisi, risulta essere l’esborso sanitario diretto dei pazienti privi di copertura assicurativa, suggerendo la necessità fondamentale di raggiungere la Universal Health Coverage in Africa subsahariana. Anche altri indicatori di basso livello socioeconomico, come certe condizioni abitative, si rivelano strettamente associati allo scarso controllo di patologia, ennesima dimostrazione della relazione bidirezionale tra povertà e malattie croniche.
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