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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05272021-102639


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LARICCHIA, RAFFAELE
URN
etd-05272021-102639
Titolo
Stratificazione prognostica nel paziente con infezione da SARS-CoV-2 presso il Dipartimento di Emergenza
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Ghiadoni, Lorenzo
Parole chiave
  • Synapse3D
  • TC
  • prognosi
  • Covid-19
  • SARS-CoV-2
Data inizio appello
15/06/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/06/2091
Riassunto
Background. Il coronavirus SARS-CoV-2 fece la sua prima comparsa alla fine del 2019 a Wuhan, in Cina, dove si registrarono numerosi casi di polmonite virale dall’aspetto inusuale. Caratterizzata da un’alta contagiosità, questa nuova malattia da coronavirus, nota come COVID-19, si è poi rapidamente diffusa in tutto il mondo rappresentando una grave minaccia per la salute globale.
Il 30 gennaio 2020 il COVID-19 arriva in Italia, diagnosticato a Roma in una coppia di turisti cinesi, mentre il 21 febbraio il primo caso autoctono si manifesta a Codogno, Lombardia, in un uomo italiano di 38 anni, che viene identificato come “paziente uno”. Successivamente, il Sistema Sanitario italiano si è trovato totalmente sopraffatto dall’impennata i casi verificatasi tra il febbraio e l’aprile del 2020, soprattutto a causa della saturazione dei reparti ospedalieri, totalmente inadeguati a fronteggiare una pandemia di tale portata.
Lo spettro di malattia del COVID-19 può comprendere: una malattia lieve nell’81% dei casi; una malattia grave con dispnea, ipossiemia e polmonite confermata all’imaging nel 14% dei casi; una malattia critica con insufficienza respiratoria, ARDS, sepsi o shock settico nel 5% dei casi. L’età avanzata e le comorbidità di tipo respiratorio e cardio-vascolare rappresentano i principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattia severa.
Scopo dello studio. Gli obiettivi di questo elaborato di tesi sono stati tre: descrivere la popolazione di pazienti Covid-positivi affluiti presso il Dipartimento di Emergenza dell’AOUP in due ondate comprese nel periodo tra marzo e dicembre 2020; effettuare un confronto tra le due ondate sia in termini di caratteristiche clinico-anamnestiche dei pazienti, sia in termini di gestione terapeutica e outcome; identificare dei fattori prognostici negativi rilevabili in Pronto Soccorso che consentano una stratificazione prognostica precoce dei pazienti Covid-positivi.
Materiali e metodi. Nel nostro studio sono stati reclutati 846 pazienti ammessi nel Pronto Soccorso del Reparto di Emergenza dell’AOUP, suddivisi in due ondate: la prima costituita da 335 pazienti ammessi durante il periodo compreso tra marzo e aprile 2020; la seconda costituita da 511 pazienti ammessi durante il periodo compreso tra settembre e dicembre 2020. I pazienti sono stati selezionati in base alla positività per infezione da SARS-CoV-2, già nota o dimostrata tramite tampone naso-faringeo effettuato al momento dell’ammissione.
I dati clinici relativi all’accesso in PS sono stati acquisiti mediante il sistema informatico per la gestione delle cartelle cliniche FirstAID®, mentre per i dati riguardanti gli esami strumentali (TC torace) è stato utilizzato il software di elaborazione delle immagini radiologiche Synapse 3D®.
Risultati e discussione. I risultati riguardanti la parte descrittiva dello studio sono stati coerenti con quanto riportato in letteratura, con alcune discrepanze legate alla composizione del campione in esame (costituito da pazienti Covid-positivi recatisi in PS, quindi con sintomatologia importante), che ha sovrastimato alcuni aspetti clinico-anamnestici.
Nella sezione relativa al confronto tra le due ondate di COVID-19, sono emerse interessanti differenze nella gestione terapeutica dei pazienti, in particolare per quanto riguarda la strategia ventilatoria, che non hanno però apportato il miglioramento prognostico atteso, con durata della degenza e mortalità che sono rimaste costanti tra i due periodi.
Infine la ricerca di fattori prognostici negativi rilevabili in PS ha consentito di identificare tre parametri con valore predittivo assoluto in termini di decesso del paziente, ovvero l’età maggiore di 75 anni, la BPCO e il P/F in O2 < 200, che consentono una stratificazione prognostica precoce dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2.
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