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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05272017-105730


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANGELI, MARIA SARA
URN
etd-05272017-105730
Titolo
Il problema dell'abduzione in Peirce. Segno e interpretazione applicati alla detective story.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Venturini, Riccardo
Parole chiave
  • segno
  • Peirce
  • overcoded abduction
  • Massimo Bonfantini
  • interpretazione
  • interpretation
  • Giampaolo Proni
  • detective story
  • creative abduction
  • abduzione ipocodificata
  • abduzione ipercodificata
  • abduzione creativa
  • abduzione
  • abduction
  • Sherlock Holmes
  • sign
  • Thomas A. Sebeok
  • Umberto Eco
  • undercoded abduction
Data inizio appello
26/06/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
In questa tesi è stato analizzato il problema della relazione tra abduzione e osservazione scientifica così come è stato posto da Charles S. Peirce. L’abduzione è una categoria che Peirce ha sviluppato alla luce della logica tradizionale, logica che si rifaceva alla deduzione e all’induzione. Il ragionamento abduttivo ha un carattere interpretativo e consiste in una relazione circolare tra ipotesi e comprensione dei fenomeni. Si ha quindi un processo circolare tra esperienza del fenomeno oggetto di analisi e premesse per la sua individuazione.
Il lavoro è composto di due parti: nella prima parte, analizzeremo alcuni aspetti epistemologici degli scritti di Charles S. Peirce sul problema dell’abduzione; nella seconda parte, applicheremo l’abduzione nel contesto della detective story.
Nella prima parte, abbiamo illustrato la concezione della conoscenza nel pragmatismo, incentrata sull’idea di verità intesa come ricaduta pratica sulla vita individuale e collettiva. Abbiamo analizzato il processo inferenziale, e abbiamo affrontato la relazione esistente tra certezza e credenza. In Peirce il metodo scientifico svolge una funzione guida nel raggiungimento della certezza, che non è mai però definitiva in quanto la scienza è un’ impresa che non ha fine. Abbiamo analizzato la teoria semiotica di Peirce e la fenomenologia delle categorie, che è articolata sul triangolo semiotico. Quest’ultimo è un aspetto essenziale della teoria di Peirce perché richiama un processo interpretativo e circolare basato sull’interdipendenza tra segno, oggetto e interpretante. Abbiamo inoltre preso in esame le tricotomie segniche (icona, indice e simbolo) che costituiscono questo processo interpretativo. La parte più rilevante del nostro lavoro ha riguardato l’esplicazione dei caratteri dell’abduzione e le caratteristiche di differenziazione con l’induzione e la deduzione. Abbiamo così approfondito i modi logici di ordinamento dei tre tipi di inferenza. Riprendendo la tassonomia di Eco e Sebeok, abbiano approfondito la categoria dell’abduzione nelle sottocategorie di ipercodificazione, di ipocodificazione e di codificazione creativa dei segni.
Nella seconda parte, abbiamo analizzato alcuni brani delle opere di Arthur C. Doyle interpretando i diversi modi con cui il personaggio di Holmes affronta i casi come ragionamenti abduttivi. La nostra ipotesi di ricerca è che Sherlock Holmes è una figura idealtipica che usa l’abduzione ipercodificata, ipocodificata e creativa adeguando i significati ai diversi contesti nei quali l’investigatore deve agire per risolvere i casi. Abbiamo mostrato come nelle detective story emerge la relazione tra ragionamento abduttivo, comprensione e cultura. Le attitudini di Holmes sono simili a quelle dell’osservatore scientifico. Così come l’osservatore nel mondo sociale usa il metodo comprendente per interpretare le azioni altrui, allo stesso modo Holmes usa il ragionamento abduttivo per risolvere i casi. Holmes è in grado di riconoscere e interpretare abduttivamente i segni dei tipici comportamenti di parti della società vittoriana (le classi lavoratrici, il mondo femminile e il mondo criminale).
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