Tesi etd-05272015-193616 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
AGOSTINI, SARA
URN
etd-05272015-193616
Titolo
L'associazionismo pro-life in Toscana. Analisi in prospettiva comparata del Movimento per la Vita nelle città di Pisa, Lucca, Firenze e Prato
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Andretta, Massimiliano
Parole chiave
- aborto
- associazionismo
- Legge 194
- movimenti sociali
- Toscana
Data inizio appello
30/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
In questo lavoro è illustrato il Movimento per la Vita italiano, la sua nascita, i suoi obiettivi e la sua organizzazione sul territorio toscano. Nello studio del Movimento, descritta la metodologia da seguire per lo studio dei gruppi sociali e un breve excursus sulle principali teorie dei movimenti sociali, specificando che, il political process model e il resource model approach sono le teorie chiave che sono state seguite nell’analisi del movimento antiabortista. Nella prima parte sono stati presentati i vari aspetti del movimento sociale, importanti nella comprensione del fenomeno come il concetto di solidarietà, punto focale di tali movimenti, le relazioni con élites, burocrazia pubblica e il ruolo fondamentale dei mass media.
Nel dettaglio, è stato illustrato lo statuto del Movimento per la Vita e gli aspetti generali e fondamentali dell’associazionismo, i suoi organi, i suoi scopi e le modalità con cui vengono coordinate le varie attività dei centri a livello provinciale e regionale. Sono state illustrate le motivazioni del suo nascere, le sue attuali battaglie e il ruolo e atteggiamento della regione Toscana nei confronti della legislazione italiana nell’ambito sanitario. Sono stati raccolti molti episodi del suo attivismo sul territorio e spiegate le sue relazioni con le maggiori élites politiche e religiose. E’ stata analizzata la legislazione italiana in fatto di aborto e le conseguenze della sua non precisa attuazione, facendo perno sulla non chiara interpretazione del testo legislativo. E’ stata esaminata la leadership di Carlo Casini e l’affermazione del Movimento a livello europeo.
La seconda parte di questo studio è dedicata ad un’indagine più diretta del Movimento per la Vita in Toscana e dei suoi Centri Aiuto alla Vita sparsi nelle città toscane. In particolare sono state analizzate le realtà in città come Pisa e Firenze, con le differenti organizzazioni dei centri e il loro rapporto con l’amministrazione comunale di tradizione di centrosinistra. Successivamente sono state analizzate Lucca e Prato, città molto simili in quanto presente un’autorità ecclesiastica forte e una cittadinanza molto sensibile ai dettami cattolici. L’attenzione è stata rivolta alle differenze nell’organizzazione dei centri, le motivazioni personali degli attivisti/volontari, le loro credenze e interessi che spingono all’attivismo, il valore che danno alla Legge 194, considerazioni sull’obiezione di coscienza e i reali rapporti con il Movimento stesso, a livello regionale e nazionale.
Nel dettaglio, è stato illustrato lo statuto del Movimento per la Vita e gli aspetti generali e fondamentali dell’associazionismo, i suoi organi, i suoi scopi e le modalità con cui vengono coordinate le varie attività dei centri a livello provinciale e regionale. Sono state illustrate le motivazioni del suo nascere, le sue attuali battaglie e il ruolo e atteggiamento della regione Toscana nei confronti della legislazione italiana nell’ambito sanitario. Sono stati raccolti molti episodi del suo attivismo sul territorio e spiegate le sue relazioni con le maggiori élites politiche e religiose. E’ stata analizzata la legislazione italiana in fatto di aborto e le conseguenze della sua non precisa attuazione, facendo perno sulla non chiara interpretazione del testo legislativo. E’ stata esaminata la leadership di Carlo Casini e l’affermazione del Movimento a livello europeo.
La seconda parte di questo studio è dedicata ad un’indagine più diretta del Movimento per la Vita in Toscana e dei suoi Centri Aiuto alla Vita sparsi nelle città toscane. In particolare sono state analizzate le realtà in città come Pisa e Firenze, con le differenti organizzazioni dei centri e il loro rapporto con l’amministrazione comunale di tradizione di centrosinistra. Successivamente sono state analizzate Lucca e Prato, città molto simili in quanto presente un’autorità ecclesiastica forte e una cittadinanza molto sensibile ai dettami cattolici. L’attenzione è stata rivolta alle differenze nell’organizzazione dei centri, le motivazioni personali degli attivisti/volontari, le loro credenze e interessi che spingono all’attivismo, il valore che danno alla Legge 194, considerazioni sull’obiezione di coscienza e i reali rapporti con il Movimento stesso, a livello regionale e nazionale.
File
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