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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05262023-101723


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BONANNI, MARTA
URN
etd-05262023-101723
Titolo
Valutazione del danno d’organo cardiaco in una popolazione di pazienti ipertesi con iperaldosteronismo primario
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
correlatore Dott.ssa Buralli, Simona
Parole chiave
  • LVMI
  • pac
  • Renin
  • Renina
  • Rimodellamento cardiaco
  • Left ventricular hypertrophy
  • Ipertrofia
  • Ipertensione
  • Hypertension
  • Echocardiography
  • Ecocardiografia
  • Danno d'organo
  • Diastolic dysfunction
  • Disfunzione diastolica
  • HMOD
  • TDI
  • Adrenal vein sampling
  • Primary aldosteronism
  • E/e'
  • Cardiac remodelling
  • Aldosterone
  • Low renin hypertension
Data inizio appello
13/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/06/2093
Riassunto
Background
L’ipertensione arteriosa è una patologia ad altissima prevalenza nella popolazione generale con conseguenze importanti su molti organi target.
A livello cardiaco induce rimodellamento e ipertrofia del ventricolo sinistro, con alterazioni nel meccanismo di rilasciamento e/o una riduzione della compliance con possibile evoluzione verso lo scompenso cardiaco.
Predominante è il ruolo del sistema renina-angiotensina-aldosterone nella patogenesi del danno d’organo cardiaco mediato dall’ipertensione e nel paziente affetto da iperaldosteronismo primitivo.

MATERIALI E METODI
Pazienti: è stata presa in considerazione una popolazione 103 pazienti totali affetti da ipertensione arteriosa di cui 51 affetti da ipertensione essenziale e 52 da iperaldosteronismo primitivo.
Sono stati reclutati i pazienti presso il Centro Regionale per la diagnosi e cura dell’Ipertensione della U.O. Medicina Interna I (Pisa, Italia); i pazienti con diagnosi di iperaldosteronismo primitivo avevano eseguito la procedura di cateterismo venoso surrenalico (CVS) presso la Radiologia Diagnostica ed Interventistica in pazienti seguiti e ricoverati presso il Reparto di Medicina Interna 1 Universitaria della Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.
I pazienti sono stati sottoposti a valutazione clinica, ormonale ed ecocardiografica.

SCOPO
Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare il grado e il tipo di pattern di rimodellamento morfologico del ventricolo sx e lo studio della funzione diastolica in un due gruppi di pazienti, uno con iperaldosteronismo primitivo ed uno con ipertensione arteriosa essenziale.

RISULTATI
I 103 pazienti valutati nel nostro studio comprendono: 51 pazienti affetti da ipertensione essenziale (= 49,5%) con età media 47 ± 14 anni. Di questi 27 sono maschi e 24 sono femmine; 52 pazienti affetti da iperaldosteronismo primario (= 50,5%) con età media 48 ± 14 anni. Di questi 37 sono maschi e 15 sono femmine.
Per quanto riguarda le caratteristiche ecocardiografiche, nei pazienti con iperaldosteronismo primario si osserva che il diametro telediastolico del ventricolo sinistro (EDD) ha valori maggiori nei pazienti con iperaldosteronismo 5,20 ± 0,43 cm, rispetto a 4,79 ± 0,29 cm nei pazienti ipertesi essenziali, con p < 0,01 e quindi la differenza tra i due gruppi risulta essere statisticamente significativa.

Nei soggetti con iperaldosteronismo primario si osservano valori di massa del ventricolo sinistro indicizzata per la superficie corporea (LVMI) di 136,84 ±23,82 g/m2 rispetto a 112,66 ± 17,62 g/m2 nei soggetti ipertesi essenziali, con differenza significativa tra i due gruppi (p < 0,01), e pattern geometrico eccentrico prevalente nel gruppo con iperaldosteronismo primitivo (RWT 0,41 ± 0,04) rispetto al gruppo con ipertensione arteriosa essenziale (RWT 0,43 ± 0,03) (p = < 0,01)
Nei pazienti con iperaldosteronismo primario si osserva maggior disfunzione diastolica con valori maggiori di E/e’: 8,29 ± 1,91 cm rispetto a 7,98 ± 1,73 cm nei pazienti ipertesi essenziali (p = 0,35).
Nonostante la differenza di E/e’ nei due diversi gruppi non sia statisticamente significativa, è emersa una correlazione significativa tra la massa ventricolare sinistra (LMVI) e E/e’.

CONCLUSIONI
Nel presente studio abbiamo dimostrato come sia presente un rimodellamento strutturale del ventricolo sx più significativo nei pazienti con iperaldosteronismo primitivo rispetto ai pazienti ipertesi essenziali, in particolare con valori patologici di diversi parametri ecocardiografici, come il diametro telediastolico del ventricolo sinistro, la massa ventricolare sinistra e il relative wall thikness.
Al contrario, il parametro E/e’ utilizzato come parametro di severità di disfunzione diastolica, non ha dimostrato differenza significativa nei due gruppi di pazienti, nonostante le alterazioni strutturali del ventricolo sx siano spesso precedute o accompagnate da alterati valori di funzione diastolica.
Tuttavia dobbiamo evidenziare alcuni limiti di questo studio, primo tra tutti il basso numero di pazienti nella nostra popolazione. Pertanto l’argomento trattato deve essere ulteriormente indagato e le conclusioni raggiunte da questo lavoro ci aprono a nuove e stimolanti domande, che necessitano di ulteriori ricerche con l’obiettivo ultimo di comprendere sempre più a fondo la fisiopatologia del danno d’organo cardiaco dell’ipertensione arteriosa.
In una prospettiva futura, sarebbe quindi necessario espandere il progetto, comprendendo un numero maggiore di pazienti e inserendo analisi di correlazione più specifiche anche esaminando parametri bioumorali.

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