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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05262022-145708


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MORI, NICOLÒ
URN
etd-05262022-145708
Titolo
Analisi cognitiva e neuro-imaging della sostanza bianca nella malattia di Fabry
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Mancuso, Michelangelo
Parole chiave
  • malattia di Fabry
  • neuro-imaging
  • sostanza bianca
  • lyso-gb3
  • analisi cognitiva
Data inizio appello
14/06/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/06/2092
Riassunto
La malattia di Fabry è una patologia lisosomiale a trasmissione X-linkedcausata da un eccessivo accumulo di glicosfingolipidi nell’endotelio vascolare di multipli organi, epiteli e muscolatura liscia, incluso l'encefalo.
La patologia della sostanza bianca ed il deficit cognitivo sono manifestazioni neurologiche comuni e potenzialmente invalidanti nella malattia di Fabry. Tuttavia non vi sono dati sufficienti in letteratura in particolare riguardo la relazione tra il quadro radiologico e clinico ed i potenziali effetti della terapia enzimatica sostitutiva. In questo studio monocentrico osservazionale, sono stati investigati i profili clinici, cognitivi, radiologici ed i biomarcatori bioumorali in una coorte di pazienti affetti da malattia di Fabry e seguiti presso l’ambulatorio di Neurogenetica della UO Neurologia di AOUP, in collaborazione con la UO Neuroradiologia. Sono stati arruolati 14 pazienti (9 maschi, 64%; età media 42 +/- 19 anni) affetti da malattia di Fabry.
Ciascun paziente è stato oggetto di visita clinica, valutazione neuropsicologica e prelievo per dosaggio ematico di Lyso-Gb3 (biomarcatore di severità della malattia), ed una Risonanza Magnetica dell’encefalo.
Gli obiettivi dello studio sono:
-Fornire una valutazione del profilo cognitivo e neuroradiologico dei pazienti con malattia di Fabry;
-Studiare la correlazione tra i livelli di Lyso-Gb3 ed i parametri di Risonanza Magnetica;
-Studiare le correlazioni tra il punteggio ai test neuropsicologici ed i parametri di Risonanza Magnetica.
L’analisi statistica ha evidenziato una correlazione significativa tra la severità della malattia della sostanza bianca, misurata attraverso la scala Small Vessel Disease (SVD) e i valori di Lyso-Gb3, biomarcatore di accumulo dosabile sul plasma (r = 0,729 e p = 0,003). Questo dato suggerisce una relazione tra l’accumulo di globotriaosilceramide ed una maggior sofferenza vascolare cronica. Allo stesso modo è emersa una correlazione significativa tra punteggio alla scala SVD e punteggio al Digit Symbol Coding Test (r = -0,537 e p = 0,048), indicativa di una compromissione della velocità di processazione delle informazioni nei pazienti con maggiore danno microvascolare cronico. Non è stata mostrata una differenza statisticamente significativa nei parametri clinici, cognitivi o di neuroimmagine tra maschi e femmine, né tra i pazienti in terapia enzimatica sostitutiva ed i pazienti “naive”.
Il nostro studio conferma l’importanza di uno screening neurologico comprensivo di RM encefalo e test cognitivi nei pazienti con malattia di Fabry; uno studio longitudinale, possibilmente avvalendosi di tecniche quantitative di neuroimmagine per lo studio della sostanza bianca, potrebbe essere utile per valutare i potenziali effetti della terapia enzimatica sostitutiva a livello del sistema nervoso centrale.
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