Tesi etd-05262014-091957 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PALESTINI, VIRGINIA
URN
etd-05262014-091957
Titolo
Caratterizzazione floristico-vegetazionale delle zone di degrado geofisico in Provincia di Pisa ai fini del loro recupero ambientale. Il caso della ex cava C.E.I. e del territorio contermine(Comune di Vecchiano)
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Prof.ssa Lombardi, Tiziana
relatore Dott. Bertacchi, Andrea
controrelatore Prof. Cinelli, Fabrizio
relatore Dott. Bertacchi, Andrea
controrelatore Prof. Cinelli, Fabrizio
Parole chiave
- flora
- geobotanica
- Marsiglione
- Sassi Grossi
- vegetazione
Data inizio appello
13/06/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo studio condotto ha riguardato l’area della ex cava C.E.I. e le zone a destinazione agro-silvo-pastorale immediatamente circostanti ad essa sui Monti d’Oltre Serchio, a sud-ovest della frazione di Filettole, nel comune di Vecchiano (PI). Il sito estrattivo dismesso è classificato dal Piano Strutturale del Comune di Vecchiano come zona di degrado geofisico (art. 9 lettera e del D.P.G.R. n. 3/R del 2007) e, pertanto, è area da riqualificare e valorizzare.
Al fine di un intervento di recupero ambientale, attraverso un approccio geobotanico, si è condotta un’analisi dettagliata delle principali componenti biotiche e abiotiche sia dell’area direttamente interessata dall’attività estrattiva, sia di quelle adiacenti, caratterizzate da un differente uso del suolo.
In particolare, mediante un’approfondita ricerca bibliografica, si è fornito l’inquadramento geografico, geologico, geomorfologico, climatologico e pedologico dell’area di studio. Esaminando le carte e gli studi a corredo degli strumenti urbanistici del Comune di Vecchiano, del Piano di Bacino stralcio assetto idrogeologico del fiume Serchio e del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pisa, si è fatta una valutazione del grado di pericolosità (geomorfologica, idrogeologica, idraulica, sismica) del sito.
L’indagine si è, poi, concentrata sul contesto floristico-vegetazionale. Attraverso conoscenze pregresse e una serie di rilevamenti sul campo, si è ottenuto un elenco floristico delle specie presenti. Ciò ha permesso di individuare gli ecotipi locali e le entità soggette a tutela in base alle Direttive Habitat e alle leggi regionali in materia di protezione ambientale, nonché di operare una scelta delle specie eventualmente utilizzabili negli interventi di recupero.
Dopo di che, attraverso l’analisi di foto aeree e dei rilevamenti fitosociologici, si sono individuate le diverse tipologie vegetazionali esistenti nell’area di studio, che sono state riportate su una base cartografica, realizzando così la carta della vegetazione reale. Ciò, insieme all’interpretazione delle successioni vegetazionali, ha permesso di prevedere l’evoluzione del paesaggio e, quindi, di impostare il progetto di recupero ambientale della cava abbandonata.
Al fine di un intervento di recupero ambientale, attraverso un approccio geobotanico, si è condotta un’analisi dettagliata delle principali componenti biotiche e abiotiche sia dell’area direttamente interessata dall’attività estrattiva, sia di quelle adiacenti, caratterizzate da un differente uso del suolo.
In particolare, mediante un’approfondita ricerca bibliografica, si è fornito l’inquadramento geografico, geologico, geomorfologico, climatologico e pedologico dell’area di studio. Esaminando le carte e gli studi a corredo degli strumenti urbanistici del Comune di Vecchiano, del Piano di Bacino stralcio assetto idrogeologico del fiume Serchio e del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pisa, si è fatta una valutazione del grado di pericolosità (geomorfologica, idrogeologica, idraulica, sismica) del sito.
L’indagine si è, poi, concentrata sul contesto floristico-vegetazionale. Attraverso conoscenze pregresse e una serie di rilevamenti sul campo, si è ottenuto un elenco floristico delle specie presenti. Ciò ha permesso di individuare gli ecotipi locali e le entità soggette a tutela in base alle Direttive Habitat e alle leggi regionali in materia di protezione ambientale, nonché di operare una scelta delle specie eventualmente utilizzabili negli interventi di recupero.
Dopo di che, attraverso l’analisi di foto aeree e dei rilevamenti fitosociologici, si sono individuate le diverse tipologie vegetazionali esistenti nell’area di studio, che sono state riportate su una base cartografica, realizzando così la carta della vegetazione reale. Ciò, insieme all’interpretazione delle successioni vegetazionali, ha permesso di prevedere l’evoluzione del paesaggio e, quindi, di impostare il progetto di recupero ambientale della cava abbandonata.
File
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