Tesi etd-05252023-105156 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LATTANZI, CAMILLA
URN
etd-05252023-105156
Titolo
Disturbi del sonno in una casistica di bambini con sindrome epilettica idiopatica, strutturale e genetica. Differenze epidemiologiche e cliniche e possibili implicazioni terapeutiche.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
correlatore Dott.ssa Bonuccelli, Alice
correlatore Dott.ssa Bonuccelli, Alice
Parole chiave
- bambini
- disturbi del sonno
- epilessia
- età pediatrica
Data inizio appello
13/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/06/2093
Riassunto
I disturbi del sonno in età infantile costituiscono uno dei motivi più frequenti di consultazione per il pediatra. La tipologia e l’età di presentazione possono essere molto variegate, ma si riscontra una netta predominanza di insonnia e parasonnie nei soggetti di età tra i 3 e i 6 anni.
La prevalenza stimata del 15-30% tra bambini e adolescenti, raggiunge numeri ancora più alti se viene considerata una popolazione di pazienti epilettici: fino al 45% di bambini con epilessia soffre di disturbi del sonno.
Un corretto riposo notturno è essenziale per garantire un adeguato sviluppo fisico e cognitivo del bambino. Al contrario la presenza di un sonno disturbato è stata associata a complicanze dello sviluppo cognitivo, comportamentale e sociale; senza trascurare i sintomi diurni altrettanto invalidanti. In ragione della larga diffusione e dell’impatto negativo dei disturbi del sonno, dovrebbe essere prioritaria la loro individuazione e trattamento.
L’efficacia del trattamento, sia esso di tipo comportamentale o farmacologico, andrebbe sempre comprovata. In questo contesto si inserisce il nostro studio retrospettivo che ha come obiettivo la valutazione di possibili fattori clinici influenti sul miglioramento del disturbo del sonno in una casistica di bambini con sindromi epilettiche idiopatiche, genetiche e strutturali.
Tra le variabili analizzate, oltre alla tipologia di epilessia, rientrano l’età, il sesso, l’assunzione della terapia farmacologica per l’epilessia e il tipo di strategia terapeutica seguita per il disturbo del sonno.
Lo studio condotto su 73 pazienti pediatrici ha mostrato come il sesso femminile, la presenza di un’epilessia non strutturale e l’assunzione di una terapia medica per il disturbo del sonno siano fattori prognostici positivi di miglioramento.
La prevalenza stimata del 15-30% tra bambini e adolescenti, raggiunge numeri ancora più alti se viene considerata una popolazione di pazienti epilettici: fino al 45% di bambini con epilessia soffre di disturbi del sonno.
Un corretto riposo notturno è essenziale per garantire un adeguato sviluppo fisico e cognitivo del bambino. Al contrario la presenza di un sonno disturbato è stata associata a complicanze dello sviluppo cognitivo, comportamentale e sociale; senza trascurare i sintomi diurni altrettanto invalidanti. In ragione della larga diffusione e dell’impatto negativo dei disturbi del sonno, dovrebbe essere prioritaria la loro individuazione e trattamento.
L’efficacia del trattamento, sia esso di tipo comportamentale o farmacologico, andrebbe sempre comprovata. In questo contesto si inserisce il nostro studio retrospettivo che ha come obiettivo la valutazione di possibili fattori clinici influenti sul miglioramento del disturbo del sonno in una casistica di bambini con sindromi epilettiche idiopatiche, genetiche e strutturali.
Tra le variabili analizzate, oltre alla tipologia di epilessia, rientrano l’età, il sesso, l’assunzione della terapia farmacologica per l’epilessia e il tipo di strategia terapeutica seguita per il disturbo del sonno.
Lo studio condotto su 73 pazienti pediatrici ha mostrato come il sesso femminile, la presenza di un’epilessia non strutturale e l’assunzione di una terapia medica per il disturbo del sonno siano fattori prognostici positivi di miglioramento.
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