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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05252020-132651


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BERTINI, LUCREZIA
URN
etd-05252020-132651
Titolo
ANALISI DEI RISULTATI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA SVOLTA DALLA MEDICINA DEL LAVORO DELL’AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA PISANA NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA PER GLI EX ESPOSTI AD AMIANTO DELLA REGIONE TOSCANA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cristaudo, Alfonso
Parole chiave
  • asbesto
  • amianto
  • sorveglianza sanitaria
Data inizio appello
09/06/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Rilevanti esposizioni lavorative ad amianto, dirette e indirette, in Italia si sono registrate dopo la Seconda guerra mondiale, raggiungendo un picco negli anni Settanta
con migliaia di lavoratori esposti. Queste esposizioni sono cessate con la L.257/92.
Le iniziative di prevenzione e controllo hanno indotto un’elevata e diffusa percezione del rischio legato all’amianto sia tra i lavoratori sia nella popolazione generale, percezione che persiste ancora oggi.
Una sorveglianza sanitaria dei lavoratori dell’amianto dopo la cessazione della loro esposizione è stata anche prevista nel D.Lgs. 81/08 all’art.259, ed è giustificata dal fatto che le malattie correlate ad amianto hanno in genere un lungo periodo di latenza.
La regione Toscana ha approvato con la Delibera 396/2016 un percorso di sorveglianza sanitaria per gli ex-esposti ad amianto, con la collaborazione degli ambulatori dei Dipartimenti Prevenzione delle ASL e di quelli delle AOU.
Lo scopo dello studio oggetto della tesi è quello di descrivere il contributo dell’ambulatorio di Medicina del Lavoro dell’AOUP insieme ai risultati complessivi della Regione Toscana nel periodo 2017-2019.
Gli ex esposti complessivamente esaminati in Toscana nel triennio aprile 2017-giugno 2019 sono stati 1835. I pazienti ex esposti ad amianto afferiti alla AOUP tra il 1 aprile 2017 e il 30 giugno 2019 sono stati 515. L’AOUP ha dunque sottoposto a visita il 37,4% del totale dei pazienti ex-esposti ad amianto visitati nella Area Vasta Toscana Nord-Ovest, e il 26,59% del totale dei pazienti visitati nella intera Regione Toscana. Ha svolto attività di 1° e 2° livello e ha inoltre indirizzato una parte dei casi al 3° livello.
Attraverso lo studio delle coorti di pazienti ex-esposti ad amianto afferiti alle AUSL e alle AOU della regione Toscana, degli esami strumentali e diagnostici effettuati e dei risultati clinici ottenuti, è stato possibile constatare l’importante ruolo della AOUP nel territorio sia della Area Vasta Toscana Nord Ovest che dell’intera regione Toscana.
Le esperienze di sorveglianza sanitaria dei soggetti con pregressa esposizione sono poco numerose e non esiste oggi un riferimento comune a livello nazionale o internazionale; si è trattato di indagini perlopiù finalizzate alla registrazione epidemiologica degli eventi.
Attualmente, la sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto può essere utilizzata a fini:
- Etico-sociali: per rendere il paziente ex esposto ad amianto consapevole sul rischio di patologie asbesto-correlate, sulla possibilità di ridurre il rischio riducendo eventuali concomitanti esposizioni a fattori di rischio come il fumo di tabacco.
- Medico-assicurativi e medico-legali: con certificazione all’Istituto assicuratore di malattia professionale se identificata una patologia correlata all’amianto e assistenza nelle fasi di valutazione del caso.
- Di ricerca epidemiologica: per una migliore conoscenza dell’estensione e del livello di esposizione ad amianto nel mondo del lavoro.
Si stanno validando, grazie alla partecipazione volontaria dei lavoratori a studi longitudinali o cross sectional, marcatori biologici che potrebbero essere utilizzati nella diagnosi precoce o nella valutazione prognostica di patologie amianto correlate.
Non può per ora essere utilizzata comunque al fine di prevenzione primaria o secondaria, ma è possibile effettuare una diagnosi precoce delle principali patologie non neoplastiche correlate all’amianto e in alcuni casi per il tumore del polmone, rendendo possibili provvedimenti di prevenzione terziaria utili a limitare l’aggravamento della funzionalità respiratoria dovuto ad altre cause professionali o extraprofessionali.
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