Tesi etd-05252007-092336 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Baldi, Claudia
URN
etd-05252007-092336
Titolo
La ceramica nell'architettura di Viareggio e della Versilia
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
STORIA DELL'ARTE
Relatori
Relatore Capitanio, Antonella
Relatore Bonaccorso, Giuseppe
Relatore Bonaccorso, Giuseppe
Parole chiave
- Versilia
- Viareggio
- ceramica architettonica
- Chini Galileo
Data inizio appello
25/06/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro di ricerca nasce dalla volontà di tracciare un percorso, storico e geografico, della diffusione e della funzione della decorazione ceramica all’esterno delle architetture della Versilia, attraverso un’indagine svolta su più fronti, e con lo scopo di redigere un catalogo fotografico delle decorazioni ceramiche applicate alle architetture del territorio.
La ricerca bibliografica e quella sulle fonti di archivio dei comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Pietrasanta, e Viareggio, è stata affiancata dal contatto diretto con i proprietari attuali degli edifici interessati, che rappresentano una memoria orale importante, in assenza di documenti specifici, e dalle interviste fatte a Paola Chini e agli artisti Antonio Barberi, Beppe Domenici, Guglielmo Malato, Annalisa Marrocco .
Nel primo capitolo è stato affrontato il rapporto tra la ceramica e l’architettura contemporanea in Europa, esemplificato attraverso le opere e le personalità artistiche che si sono confrontate con questo materiale e la sua funzione all’esterno dell’edificio.
Il secondo capitolo è incentrato sulla realtà di Viareggio come centro importante di diffusione della ceramica architettonica e tenta di spiegare l’evoluzione ed il cambiamento nel tempo del modo di concepire questo mezzo espressivo, sia dal punto di vista stilistico che funzionale. La figura predominante di Galileo Chini, che opera in collaborazione con architetti come Belluomini, e realizza le opere più significative nel tessuto urbano di Viareggio, viene messa a confronto con la realtà successiva, a partire dagli anni Sessanta, e con le opere di artisti come Lazzarini e Domenici, che esprimono, con un proprio linguaggio stilistico e iconografico, una diversa concezione del rapporto tra ceramica e architettura.
Il terzo capitolo, infine, allarga la visione sugli altri comuni della Versilia, che si presentano come realtà minori, dal punto di vista della diffusione della ceramica architettonica, ma che apportano un loro contributo con esempi anche molto suggestivi, realizzati da artisti come Chini, Malato o da manifatture come la Ricard Ginori di Laveno.
La parte conclusiva della tesi è rappresentata dalle schede delle decorazioni ceramiche studiate, che costituiscono uno strumento di indagine visiva, e sono corredate da dati relativi ( ubicazione, periodo, ceramista, stato di conservazione, bibliografia) e da una parte descrittiva ed esplicativa.
La ricerca bibliografica e quella sulle fonti di archivio dei comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Pietrasanta, e Viareggio, è stata affiancata dal contatto diretto con i proprietari attuali degli edifici interessati, che rappresentano una memoria orale importante, in assenza di documenti specifici, e dalle interviste fatte a Paola Chini e agli artisti Antonio Barberi, Beppe Domenici, Guglielmo Malato, Annalisa Marrocco .
Nel primo capitolo è stato affrontato il rapporto tra la ceramica e l’architettura contemporanea in Europa, esemplificato attraverso le opere e le personalità artistiche che si sono confrontate con questo materiale e la sua funzione all’esterno dell’edificio.
Il secondo capitolo è incentrato sulla realtà di Viareggio come centro importante di diffusione della ceramica architettonica e tenta di spiegare l’evoluzione ed il cambiamento nel tempo del modo di concepire questo mezzo espressivo, sia dal punto di vista stilistico che funzionale. La figura predominante di Galileo Chini, che opera in collaborazione con architetti come Belluomini, e realizza le opere più significative nel tessuto urbano di Viareggio, viene messa a confronto con la realtà successiva, a partire dagli anni Sessanta, e con le opere di artisti come Lazzarini e Domenici, che esprimono, con un proprio linguaggio stilistico e iconografico, una diversa concezione del rapporto tra ceramica e architettura.
Il terzo capitolo, infine, allarga la visione sugli altri comuni della Versilia, che si presentano come realtà minori, dal punto di vista della diffusione della ceramica architettonica, ma che apportano un loro contributo con esempi anche molto suggestivi, realizzati da artisti come Chini, Malato o da manifatture come la Ricard Ginori di Laveno.
La parte conclusiva della tesi è rappresentata dalle schede delle decorazioni ceramiche studiate, che costituiscono uno strumento di indagine visiva, e sono corredate da dati relativi ( ubicazione, periodo, ceramista, stato di conservazione, bibliografia) e da una parte descrittiva ed esplicativa.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
BIBLIOGRAFIA.pdf | 16.45 Kb |
CAPITOLI.pdf | 263.55 Kb |
CONCLUSIONI.pdf | 10.33 Kb |
frontespizio.pdf | 19.22 Kb |
INDICE.pdf | 13.11 Kb |
INTRODUZIONE.pdf | 11.64 Kb |
SCHEDE.pdf | 6.30 Mb |
Contatta l’autore |