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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05242023-194948


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PERRI, EMANUELE FULVIO
URN
etd-05242023-194948
Titolo
Per un'etica della letteratura. Intimità e distanze tra l'interprete e l'Altro-testo.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof.ssa Neri, Veronica
Parole chiave
  • altro
  • otherness
  • ermeneutica
  • hermeneutics
  • interpretazione
  • etica della letteratura
  • literature ethics
  • relazione testuale
  • ai
  • the bell
  • Iris Murdoch
  • Francesco Orlando
Data inizio appello
06/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/07/2026
Riassunto
Questo lavoro intende verificare l'intuizione orlandiana per cui "il testo è l'Altro", cogliendo le peculiarità della relazione testuale che si instaura tra interprete e opera, e identificando, sul piano etico, i punti di contatto con le dinamiche dell'esperienza di "realtà reale", luhmannianamente intesa. Si giunge a stabilire che il testo è premorale, compiendosi appieno solo attraverso un processo di sensemaking etico insito nell'ermeneutica letteraria: il lettore, interpretando, si presta a un confronto che prevede l'osservazione del volto dell'Altro e, al contempo, riflette nell'opera la propria postura etica; ciò pone in evidenza il problema morale attorno alla connotazione fondamentalmente soggettiva dell'interpretazione, confermando l'ermeneutica come processo al contempo di fruizione e di attribuzione di senso. In questo quadro si inserisce il ruolo dell'immaginario come risorsa—costituendosi di momenti d'inferenza e verosimiglianza, tipici della dimensione finzionale—e al tempo stesso come contributo collettivo—di esperienze, eventi, immagini. Con questo lavoro, inoltre, si vuole provare la superiore efficacia/portata etica della comunicazione letteraria rispetto alla prosa filosofica tout court, nonché l'importanza dell'etica della letteratura come strumento di problem solving, di interpretazione dei contesti e dei casi particolari, in special modo alla luce del cambio di paradigma nella fruizione/generazione di contenuti dovuto ai progressi nel campo dell'intelligenza artificiale generativa.

This work attempts to verify Francesco Orlando's claim that "the text is the Other," by capturing the peculiarities of the textual relationship established between interpreter and text, and by identifying, on an ethical level, commonalities with the dynamics of the experience of "real reality," Luhmannianly intended. It comes to establish that the text is premoral, fully accomplishing itself only through a process of ethical sensemaking intrinsic to literary hermeneutics: the reader, by interpreting, engages in a confrontation involving the observation of the "Other's face" (Levinas) and, at the same time, reflects in the work their own ethical posture; this highlights the moral problem around the fundamentally subjective nature of interpretation, confirming hermeneutics as a process at once of fruition and of attribution of sense. Within this context comes the role of the imaginary as a resource-constituting moments of inference and verisimilitude (truthlikeness), typical of the fictional dimension-and at the same time as a collective contribution-of experiences, events, images. With this work, moreover, the aim is to prove the superior ethical effectiveness/capability of literary communication compared to philosophical prose tout court, as well as the importance of literature ethics as a tool for problem solving, interpretation of contexts and special cases, especially in light of the paradigm shift in the fruition/generation of content that will be experienced with breakthroughs in the field of generative artificial intelligence.
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