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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05242023-174632


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ESPOSITO, CHIARA
URN
etd-05242023-174632
Titolo
Chirurgia mininvasiva del fegato per metastasi colorettali sfruttando l'accesso di una chiusura di stomia o plastica di laparocele: dettagli tecnici e valutazione dei risultati
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Morelli, Luca
correlatore Dott. Guadagni, Simone
Parole chiave
  • chirurgia
  • chirurgia robotica
  • chirurgia laparoscopica
  • da Vinci
  • mininvasiva
  • fegato
  • metastasi colorettali
  • stomia
  • laparocele
Data inizio appello
13/06/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Introduzione: Oggigiorno il numero di pazienti con metastasi epatiche da cancro del colon-retto (CRLM) che si possono giovare di approcci “curativi” è aumentato grazie al progresso del trattamento chemioterapico e delle tecniche chirurgiche. In questo pool di pazienti vi è un sottogruppo di malati che, essendo già stati operati in precedenza sul tumore primitivo, possono presentare contemporaneamente una stomia di protezione e/o un laparocele su vecchie incisioni chirurgiche. In questo studio retrospettivo riportiamo la nostra casistica selezionata di resezioni epatiche minimamente invasive per CRLM, sfruttando l'accesso alla chiusura sincrona della stomia o plastica di laparocele.
Materiali e metodi: Nel periodo compreso tra gennaio 2018 e ottobre 2022 sono stati esaminati i dati clinici e perioperatori di sei pazienti sottoposti a resezione epatica mininvasiva con intento curativo per CRLM e contemporanea chiusura di stomia o plastica di laparocele. Quattro pazienti sottoposti a intervento di chiusura della stomia erano stati tutti precedentemente operati per tumore del retto, tre con approccio robotico con ileostomia protettiva e uno con approccio tradizionale che si è complicato con leakage anastomotico, seguito quindi da un rifacimento di anastomosi e dal confezionamento di una colostomia destra. Per i rimanenti due pazienti trattati è stata sfruttata una pregressa minilaparotomia sede di laparocele: in precedenza uno era stato sottoposto a emicolectomia destra laparoscopica (sede sottocostale), mentre il secondo era stato operato di resezione del sigma laparoscopica (sede mediana). Durante il follow-up sono state rilevate CRLM che sono state trattate in prima battuta con la chemioterapia e quindi i pazienti sono stati considerati per un intervento di resezione epatica mininvasiva con simultanea chiusura di stomia o plastica di laparocele.
Risultati: L'intervento ha previsto una fase iniziale nella quale è stata effettuata la chiusura di stomia o l’isolamento della porta erniaria. Successivamente l’inserimento del dispositivo GelPort è avvenuto sfruttando le minilaparotomie che ne sono conseguite: in due casi tutti i trocars robotici sono stati inseriti all'interno del GelPort e il sistema da Vinci Xi è stato utilizzato per resezioni multiple di CRLM robotiche con tecnica single-site. In un caso, dopo un'ampia adesiolisi laparoscopica, due trocars robotici sono stati disposti anche nella linea sovra-ombelicale per trattare CRLM bilobari con il robot da Vinci Si. Negli ultimi tre casi la resezione epatica è stata effettuata mediante un approccio laparoscopico “hand-assisted” (HALS) sfruttando il GelPort. Il tempo medio di intervento è stato di 250 minuti e non sono state registrate complicanze intraoperatorie. Il decorso postoperatorio è stato sostanzialmente regolare, eccezion fatta per problematiche mediche minori, verificatesi in due casi. La degenza media è stata di 7 giorni. Durante il periodo di follow-up con durata media di 17,2 mesi ± 15,3 quattro pazienti hanno sviluppato una recidiva epatica: tutte le recidive erano nuove metastasi lontane dai siti trattati. L’osservazione dei parametri di “sopravvivenza libera da recidiva” (RFS) e “sopravvivenza globale” (OS) ha evidenziato i seguenti dati: RFS media di 6,8 mesi ± 2,3 e OS media di 25,3 mesi ± 5,3.
Conclusioni: Dall’analisi effettuata sui pazienti per i quali si è reso necessario un trattamento chirurgico minimamente invasivo delle CRLM, sfruttando come accesso la chiusura sincrona di stomia o una pregressa incisione sede di laparocele, è emersa la validità di tale intervento “combinato” in termini di sicurezza. Considerando l’alto rischio di ricadute nei pazienti metastatici, ogni sforzo dovrebbe essere fatto per offrire approcci mininvasivi nel trattamento delle metastasi epatiche. Risultato sperimentale degno di nota riguarda l’uso del dispositivo GelPort che rappresenta un valido ausilio da utilizzare in tutti quei casi per cui si rende necessario un siffatto intervento chirurgico con un approccio al fegato di tipo laparoscopico puro, HALS o robot-assistito.
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