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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05242023-155849


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DEL GAISO, SILVIA
URN
etd-05242023-155849
Titolo
Determinazione OTA nei tessuti di cinghiale
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof.ssa Meucci, Valentina
Parole chiave
  • boar
  • cinghiale
  • HPLC-FLD
  • ochratoxin A
  • ocratossina A
  • OTA
  • OTB
Data inizio appello
10/07/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Riassunto
L’ocratossina A (OTA) è un metabolita secondario con azione tossica, prodotto da funghi appartenenti al genere Aspergillus e Penicillium, in grado di contaminare numerosi substrati alimentari, come cereali, spezie, vino, birra e frutta secca.
L’OTA ha un’azione diretta sul rene, manifestando un’attività nefrotossica, ma sono stati osservati anche effetti teratogeni, immunogeni e cancerogeni, tanto da essere classificata nel gruppo 2B, come possibile cancerogeno per l’uomo, dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
Negli ultimi anni, in Italia, è stato osservato sia un aumento delle popolazioni di cinghiali (Sus scrofa) sia un incremento degli ambienti da essi abitati, probabilmente a causa del cambiamento climatico; il quale risulta essere responsabile anche dell’aumento di umidità e temperatura che favoriscono la crescita fungina. Poiché il cinghiale è un animale onnivoro con una dieta fortemente variabile, esso può rappresentare un bioindicatore ambientale nei confronti di contaminanti, come le micotossine.
Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare le concentrazioni di OTA in campioni di rene, fegato e muscolo di 30 cinghiali, abbattuti da cacciatori provvisti di regolare permesso di caccia, in differenti zone nella provincia di Avellino, Campania, dal 2021 al 2022. I campioni di tessuto sono stati analizzati con un metodo di estrazione e purificazione seguito dalla cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC) con un rilevatore a fluorescenza.
I risultati ottenuti nella presente tesi hanno evidenziato la presenza di OTA nel 36.6% dei cinghiali testati, con una maggiore concentrazione di OTA nel rene (media = 5.14 µg/kg), seguito da muscolo (media = 0.76 µg/kg) e fegato (media = 0.62 µg/kg).
Tali risultati hanno indicato l’effettiva possibilità di OTA di contaminare tessuti di cinghiale, il quale risulta essere un buon bioindicatore ambientale per la valutazione della distribuzione nell’ambiente di contaminanti come le micotossine.

Abstract
Ochratoxin A (OTA) is a secondary metabolite with toxic action, produced by fungi belonging to the genus Aspergillus and Penicillium, capable of contaminating numerous food substrates, such as cereals, spices, wine, beer and dried fruit.
OTA has a direct action on the kidney, showing a nephrotoxic activity, but teratogenic, immunogenic and carcinogenic effects have also been observed, so much so that it is classified in group 2B, as a possible carcinogen for humans, by the International Agency for Cancer Research (IARC).
In recent years, in Italy, both an increase in the populations of wild boars (Sus scrofa) and an increase in the environments inhabited by them have been observed, probably due to climate change; which is also responsible for the increase in humidity and temperature that favor fungal growth. Since the wild boar is an omnivorous animal with a highly variable diet, it can represent an environmental bioindicator for contaminants, such as mycotoxins.
The aim of this study was to evaluate the concentrations of OTA in kidney, liver and muscle samples of 30 wild boars, shot by hunters with a regular hunting permit, in different areas in the province of Avellino, Campania, from 2021 to 2022. Tissue samples were analyzed by an extraction and purification method followed by high performance liquid chromatography (HPLC) with a fluorescence detector.
The results obtained in the present thesis showed the presence of OTA in 36.6% of the tested wild boars, with a higher concentration of OTA in the kidney (mean = 5.14 µg/kg), followed by muscle (mean = 0.76 µg/kg) and liver ( mean = 0.62 µg/kg).
These results indicated the effective possibility of OTA to contaminate wild boar tissues, which appears to be a good environmental bioindicator for the evaluation of the distribution in the environment of contaminants such as mycotoxins.
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