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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05242022-230748


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MATTEOLI, ALESSANDRO
Indirizzo email
a.matteoli3@studenti.unipi.it, alessandro.matteoli@matteoli.com
URN
etd-05242022-230748
Titolo
VALUTAZIONE DI UN PROTOCOLLO TC LOW IODINE PER LA PIANIFICAZIONE TAVI IN PAZIENTI CON STENOSI AORTICA SEVERA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Neri, Emanuele
relatore Dott. Faggioni, Lorenzo
Parole chiave
  • dect
  • vmi
  • femorale comune
  • aorta addominale
  • aorta ascendente
  • soglia diagnostica
  • succlavia
  • snr
  • attenuazione intravascolare
  • kev
  • hu
  • paziente fragile
  • danno renale acuto
  • ci-aki
  • concentrazione iodica
  • Visipaque 270
  • mezzo di contrasto iodato
  • stenosi aortica severa
  • alto rischio chirurgico
  • tavi
  • protocollo
  • pianificazione
  • tc
  • dual energy
  • cardio tc
  • angio tc
  • low iodine
Data inizio appello
14/06/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/06/2092
Riassunto
La stenosi aortica consiste, per definizione, in una riduzione della capacità di apertura della valvola aortica con conseguente ostruzione all’immissione di sangue dal ventricolo sinistro nell’aorta. Essa rappresenta la valvulopatia più frequente nei paesi industrializzati, con una prevalenza e un’incidenza in aumento nella popolazione di età maggiore di 65 anni, poiché strettamente correlate con l’invecchiamento (sopra gli 80 anni, ne soffre una persona su 4). Se il vizio valvolare non viene corretto, circa l'80% dei pazienti ha un'aspettativa di vita non superiore ai tre anni. La stenosi aortica rimane a lungo asintomatica, ma a partire dall’esordio dei sintomi, la curva di sopravvivenza decresce rapidamente e più del 50% dei pazienti con stenosi aortica severa (area valvolare < 1,0 cm2; gradiente medio > 40 mmHg) muore entro 2-3 anni. I pazienti più giovani sono colpiti non da una valvulopatia degenerativa, ma di origine reumatica o da un’alterazione congenita della valvola che crea una turbolenza al flusso (come nel caso della bicuspidia). Il gold standard terapeutico della stenosi aortica è costituito dalla sostituzione valvolare chirurgica; tuttavia, circa un terzo dei pazienti presenta controindicazioni all’intervento chirurgico o lo rifiuta. La sostituzione valvolare aortica percutanea (TAVI) si pone oggi come una valida alternativa terapeutica per pazienti considerati ad alto rischio chirurgico. La tomografia computerizzata (TC) gioca un ruolo sempre più importante nella pianificazione del trattamento, poiché consente di misurare la biometria della valvola aortica e degli accessi vascolari in maniera non invasiva e con la possibilità di effettuare ricostruzioni bi- e tridimensionali. In accordo con le linee guida SCCT (Society of Cardiovascular Computed Tomography), la valutazione pre-TAVI con apparecchiature TC a 64 strati e singolo tubo radiogeno richiedono l’esecuzione di due scansioni angio-TC distinte: una dell’aorta toraco-addominale non cardiosincronizzata e una cardiosincronizzata per lo studio dell’annulus aortico e della radice aortica, ciascuna effettuata previa iniezione di un bolo di mezzo di contrasto iodato. Pertanto, questa procedura comporta la somministrazione di una quantità di mezzo di contrasto iodato potenzialmente elevata. Poiché la maggioranza dei pazienti candidati a TAVI presenta spesso età avanzata e varie comorbidità (tra le quali insufficienza renale cronica, diabete mellito, scompenso cardiaco), risulta di primaria importanza ottimizzare i protocolli di iniezione del mezzo di contrasto iodato al fine di minimizzare la quantità di iodio somministrata, compatibilmente con l’ottenimento di immagini di qualità diagnostica. Un’opportunità in tal senso può derivare dall’impiego di tecniche TC avanzate, come la TC a doppia energia (DECT).
La prima parte dell’elaborato si concentra sulla descrizione degli aspetti metodologici della DECT, a partire dalle basi fisiche fino alle soluzioni tecnologiche che permettono la sua realizzazione. Successivamente è presente un capitolo dedicato a: parametri di scansione, requisiti di base necessari per eseguire un’angiografia TC e mezzi di contrasto iodati; seguono due capitoli che descrivono rispettivamente le caratteristiche esecutive di una TC cardiaca e la TAVI in termini di selezione dei pazienti, pianificazione e procedure. Lo studio prosegue con l’analisi sperimentale dei dati, raccolti in due campioni di pazienti non obesi con stenosi aortica severa candidati a TAVI, in cui la valutazione preprocedurale degli accessi vascolari è stata effettuata mediante DECT con lo stesso volume di mezzo di contrasto non ionico iso-osmolare al plasma (iodixanolo) a due differenti concentrazioni iodiche (270mgI/mL nel primo gruppo e 320mgI/mL nel secondo), iniettati alla stessa velocità di flusso. L’analisi dei dati ha mostrato che l’impiego di iodixanolo 270mgI/mL è in grado di fornire una qualità delle immagini DECT (in termini di rapporto segnale/rumore) equivalente ad un identico volume di iodixanolo 320mgI/mL, garantendo inoltre un’adeguata attenuazione intravascolare (superiore a 200HU). Si può quindi affermare che, in pazienti non obesi candidati a TAVI, l’utilizzo di un protocollo DECT con iodixanolo a bassa concentrazione iodica (270mgI/mL) consente, rispetto ad un protocollo analogo con iodixanolo a concentrazione standard (320mgI/mL), di ottenere immagini diagnostiche con una dose di iodio relativamente bassa (9.6-12.8gI) e una riduzione della quantità di iodio iniettata pari al 15.6%, con potenziali vantaggi in termini di sicurezza del paziente e di costi di gestione sanitaria.
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