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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-05242016-124526


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
ANDALORO, RACHELE
URN
etd-05242016-124526
Titolo
CGRP nuovo bersaglio farmacologico per il trattamento dell'emicrania
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
  • emicrania
Data inizio appello
08/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
In questo lavoro di tesi sono state discusse varie classi di farmaci per il trattamento dell’emicrania, dai primi utilizzati fino agli studi più recenti.
Per la terapia dell'attacco acuto sono disponibili vari farmaci: analgesici e antinfiammatori classici, che bloccano la percezione del dolore come acido acetilsalicilico (Aspirina), paracetamolo, ibuprofene, diclofenac; ergotaminici, che causano il restringimento dei vasi cerebrali dilatati: ergotamina, diidroergotamina; triptani, che agiscono sui recettori della serotonina.
Oltre alla farmacoterapia dell'attacco acuto è importante la prevenzione dell'emicrania. Esistono vari farmaci con dimostrata attività profilattica, la cui efficacia deve essere provata a dosaggi idonei e per periodi sufficientemente lunghi prima che uno di essi venga sostituito con un altro. Nella farmacoprofilassi si usano i beta-bloccanti, che bloccano i recettori dell'adrenalina che intermedia le reazioni di stress; calcio-antagonisti, che influenzano l'attività della muscolatura vascolare; sostanze che stabilizzano le proprietà elettriche delle membrane delle cellule nervose come gli anticonvulsivi; antidepressivi triciclici che modificano l'attività di vari neurotrasmettitori come l'amitriptilina. L’obiettivo di una buona profilassi è ridurre o eliminare gli attacchi di emicrania con un dosaggio basso e ben tollerato possibilmente di un singolo farmaco.
Tra i nuovi farmaci mi sono soffermata sugli antagonisti del recettore CGRP e sugli anticorpi monoclonali che agiscono sul peptide CGRP. In questo lavoro ho spiegato le funzioni, i siti in cui si trova il CGRP e il perché esso abbia un ruolo fondamentale nella fisiopatologia dell’emicrania.
Questi nuovi farmaci, antagonisti del recettore CGRP, rappresentano un risultato importante per chi soffre di emicrania. L’efficacia dei nuovi antagonisti è simile a quella dei triptani senza però provocare gli stessi effetti collaterali vasocostrittori o vascolari: in questo modo ne è permesso l’uso anche a quei soggetti che presentano fattori di rischio cardiovascolari. Essi inoltre non hanno effetti collaterali centrali, come sedazione o vertigini, che spesso rappresentano un problema per chi fa uso dei triptani.
Per quanto riguarda gli anticorpi monoclonali la novità di questi composti è che agiscono bloccando l’azione del CGRP specificamente associato all’insorgenza dell’emicrania e quindi prevengono gli attacchi di mal di testa ancor prima che inizino. L’ azione farmacologica consisterebbe nel blocco totale dei meccanismi fisiologici responsabili dell’insorgenza degli attacchi, rappresentando cosí un’alternativa piú potente e selettiva.
Chiaramente, sono necessarie ulteriori indagini che aiutino a capire meglio la fisiopatologia dell'emicrania e la struttura del recettore per essere così in grado di sviluppare nuovi e migliori trattamenti.
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