Tesi etd-05242016-080855 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MAURO, DANIELA
URN
etd-05242016-080855
Titolo
Studio cristallochimico di alcuni solfati di ferro della mineralizzazione a pirite tallifera di Fornovolasco (Alpi Apuane)
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Dott. Biagioni, Cristian
correlatore Prof. Pasero, Marco
correlatore Prof. Pasero, Marco
Parole chiave
- roemerite
Data inizio appello
10/06/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
I solfati studiati in questo lavoro di tesi sono legati all’alterazione dei depositi a pirite ricca in Tl presenti nell’area mineraria abbandonata della Cava del Ferro, presso Fornovolasco (Fabbriche di Vergemoli, Alpi Apuane, Lucca). La mineralogia dei depositi a pirite è stata studiata tramite microscopia a luce riflessa, microscopia elettronica a scansione e spettrometria micro-Raman. La pirite è accompagnata da arsenopirite, mackinawite e da tracce di sfalerite ferrifera, stibnite e solfosali di Pb non identificati. I minerali di ganga sono rappresentati da siderite, quarzo, stilpnomelano e piccole quantità di barite. I solfati analizzati sono stati campionati in alcuni cumuli di pirite presenti nelle gallerie della Cava del Ferro rispettivamente nel livello 720 (cumulo I) e 740 (cumulo II e III). Le analisi diffrattometriche da polveri e, ove possibile, da cristallo singolo, accoppiate con analisi chimiche qualitative e semi-quantitative tramite SEM-EDS e spettroscopia micro-Raman, hanno consentito di identificare quattordici differenti solfati.
Nel corso di questo studio l’attenzione è stata focalizzata verso la caratterizzazione cristallochimica di quattro di questi minerali: allume-(K), melanterite, römerite e voltaite. Di queste fasi vengono discussi i dati chimici, spettroscopici e diffrattometrici, ponendo particolare enfasi sia su alcuni aspetti strutturali (ad esempio i complessi legami a idrogeno) sia su alcune peculiarità chimiche (ad esempio il contenuto in Tl). Oltre alla raccolta di dati strutturali di alta qualità, questo studio ha consentito di mettere in luce il ruolo svolto da alcuni di questi solfati (allume-(K) e voltaite) nell’incorporare Tl quale elemento vicariante del K. Pertanto la conoscenza delle associazioni a solfati non riveste solo un puro interesse cristallochimico ma presenta anche una grande rilevanza ambientale
Infatti, la corretta caratterizzazione cristallochimica di questi minerali rende possibile una più profonda comprensione dei meccanismi di rilascio, sequestro e dispersione nell’ambiente di elementi pesanti e/o tossici a seguito dell’alterazione delle mineralizzazioni a pirite ricca in tallio.
Nel corso di questo studio l’attenzione è stata focalizzata verso la caratterizzazione cristallochimica di quattro di questi minerali: allume-(K), melanterite, römerite e voltaite. Di queste fasi vengono discussi i dati chimici, spettroscopici e diffrattometrici, ponendo particolare enfasi sia su alcuni aspetti strutturali (ad esempio i complessi legami a idrogeno) sia su alcune peculiarità chimiche (ad esempio il contenuto in Tl). Oltre alla raccolta di dati strutturali di alta qualità, questo studio ha consentito di mettere in luce il ruolo svolto da alcuni di questi solfati (allume-(K) e voltaite) nell’incorporare Tl quale elemento vicariante del K. Pertanto la conoscenza delle associazioni a solfati non riveste solo un puro interesse cristallochimico ma presenta anche una grande rilevanza ambientale
Infatti, la corretta caratterizzazione cristallochimica di questi minerali rende possibile una più profonda comprensione dei meccanismi di rilascio, sequestro e dispersione nell’ambiente di elementi pesanti e/o tossici a seguito dell’alterazione delle mineralizzazioni a pirite ricca in tallio.
File
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TESI_DEF..._2016.pdf | 8.49 Mb |
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