Tesi etd-05242010-214642 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
NARDINI, STEFANO
URN
etd-05242010-214642
Titolo
Dolore facciale atipico
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof. Gabriele, Mario
Parole chiave
- atipico
- dolore
- facciale
Data inizio appello
11/06/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/06/2050
Riassunto
L'elaborato si pone come fine l'obiettivo di definire il dolore idiopatico atipico facciale, i meccanismi fisiopatologici del dolore, la clinica della patologia che spesso viene mimata da altre malattie.
In pratica si fa diagnosi di dolore facciale atipico per esclusione da altre malattie che possono avere segni e sintomi uguali o simili, ma che ne sappiamo spiegare chiaramente l'eziologia, quindi si è dato molta importanza alla diagnosi differenziale con altre patologie. Vi è da dire che ad oggi non esiste ancora una terapia univoca che curi il dolore atipico facciale, la causa di questo sta nel fatto che spesso questi pazienti girano molti specialisti prima di trovare una regressione o almeno una attenuazione della sintomatologia, in più non sapendo quale sia l'eziologia è molto difficile trovare una terapia idonea.
La nostra speranza è che con gli anni si instauri un educazione sanitaria del paziente impartita dai sanitari stessi che renda il soggetto in grado di gestire in maniera autonoma la misurazione del dolore e la gestione della terapia, in modo da migliorare la qualità di vita di queste persone, le quali saranno seguite da un sanitario (case manager) nel loro percorso diagnostico in sedi multidisciplinari.
In pratica si fa diagnosi di dolore facciale atipico per esclusione da altre malattie che possono avere segni e sintomi uguali o simili, ma che ne sappiamo spiegare chiaramente l'eziologia, quindi si è dato molta importanza alla diagnosi differenziale con altre patologie. Vi è da dire che ad oggi non esiste ancora una terapia univoca che curi il dolore atipico facciale, la causa di questo sta nel fatto che spesso questi pazienti girano molti specialisti prima di trovare una regressione o almeno una attenuazione della sintomatologia, in più non sapendo quale sia l'eziologia è molto difficile trovare una terapia idonea.
La nostra speranza è che con gli anni si instauri un educazione sanitaria del paziente impartita dai sanitari stessi che renda il soggetto in grado di gestire in maniera autonoma la misurazione del dolore e la gestione della terapia, in modo da migliorare la qualità di vita di queste persone, le quali saranno seguite da un sanitario (case manager) nel loro percorso diagnostico in sedi multidisciplinari.
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