logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05232022-143010


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FRANCHI, ALESSANDRO
URN
etd-05232022-143010
Titolo
Le Tecnologie Immersive e il Metaverso
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Guidi, Marco Enrico Luigi
Parole chiave
  • tecnologie immersive
  • media Immersivi
  • metaverso
  • realtà mista
  • realtà aumentata
  • realta virtuale
  • analisi videoludica
  • sony
  • quest 2
  • meta
Data inizio appello
15/06/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/06/2092
Riassunto
Da un po' di tempo, in particolare da quando Zuckerberg ha annunciato il cambio di nome della sua azienda da Facebook a Meta il metaverso è diventato uno degli argomenti maggiormente divisivi e dibattuti. Nonostante non sia un concetto del tutto nuovo da quel momento è salito alla ribalta ed è sulla bocca di tutti. Allo stato attuale però il metaverso rappresenta ancora un’incognita, potrebbe rivoluzionare il nostro modo di vivere come rivelarsi un clamoroso bluff. Ci sono numerose difficoltà nel descrivere, provare a comprendere cosa sia e ancora di più nel capire cosa sarà il metaverso e quali saranno i possibili futuri utilizzi di una tecnologia che allo stato attuale in parte non esiste o è ancora estremamente immatura.
Le incomprensioni attuali sono legate proprio alle difficoltà di capire appieno sistemi e idee ancora prive nella sostanza di riferimenti pratici reali. Proprio per questo è difficile prevedere quali caratteristiche, contenuti e modelli di metaverso prevarranno nel prossimo futuro.
“Proprio come era difficile immaginare nel 1982 cosa sarebbe stato Internet nel 2020 – e ancora più difficile comunicarlo a coloro che non vi avevano mai avuto accesso all’epoca – non sappiamo davvero come descrivere il Metaverso”.
Vista tutta questa incertezza, non sorprende che il termine metaverso venga utilizzato in modi, contesti fra loro molto diversi e spesso anche in maniera inopportuna, come quando viene impiegato come sinonimo di realtà virtuale.
A tal proposito è bene fare subito un po' di chiarezza. La VR è semplicemente uno dei modi per vivere il metaverso. Dire che la realtà virtuale è il metaverso è come dire che il cellulare è Internet. Lo smartphone non è altro che il principale mezzo attraverso il quale ci connettiamo ad Internet, è ben lontano dall’essere quest’ultimo. Così accadrà con la VR, sarà il principale dispositivo, grazie alla sua immersività, per entrare nel metaverso ma non sarà l’unico mezzo né tantomeno rappresenterà il metaverso.
Infatti, il metaverso non è necessariamente legato alla realtà virtuale, può essere esperibile anche in 2D o in realtà aumentata. Tuttavia, come vedremo meglio più avanti, essendo il realismo una delle quattro caratteristiche fondanti del metaverso ciò rende la VR il mezzo perfetto attraverso il quale connettersi e vivere nel metaverso per via dell’immersività propria di questa tecnologia che rende lo spazio virtuale incredibilmente realistico e vicino alla realtà fisica.
Adesso affrontiamo quella che in apparenza potrebbe sembrare una domanda semplice e banale ma come abbiamo già avuto modo di intuire cela dietro di sé numerose complessità: che cos’è il metaverso? Il metaverso è un concetto così vasto, attuale e per questo in costante evoluzione che è difficile dare una risposta precisa e universalmente accettata.
Per rispondere a questa domanda dobbiamo partire dall’inizio, anzitutto metaverso è un termine coniato da Neal Stephenson . Compare per la prima volta nel 1992 all’interno del suo romanzo dal titolo “Snow Crash”. Stephenson descriveva il metaverso, da lui ideato, come una forza magica, una struttura immaginaria fatta di codici, un unico vasto incantesimo che agisce sulla rete in fibra ottica, un posto dove le persone passano il tempo nei panni dei loro sostituti digitali, un mondo alternativo al quale gli individui possono accedere attraverso degli speciali occhiali di realtà virtuale.
Dopo aver affrontato la genesi del termine metaverso andiamo a vedere il pensiero di uno dei suoi massimi autori ed esperti contemporanei. Matthew Ball per spiegare cosa sia il metaverso utilizza un’analogia fra quest’ultimo e Internet.
“È importante capire che il metaverso non è un gioco, né un pezzo di hardware, né un’esperienza online. Sarebbe come dire che World of Warcraft, l’iPhone o Google sono Internet. Sono mondi digitali, dispositivi, servizi, siti Web, eccetera. Internet è un ampio insieme di protocolli, tecnologia, canali e linguaggi, oltre che dispositivi di accesso, contenuti ed esperienze di comunicazione al di sopra di quell’insieme. Anche il metaverso lo sarà”.
Ora che dovremmo aver capito cosa non è il metaverso, proviamo a definirlo. Dare una definizione di quest’ultimo non è cosa semplice, dato che, come abbiamo detto, è un concetto in continua evoluzione. Tuttavia, possiamo dire che:
“Il Metaverso è una rete su larga scala e interoperabile di mondi virtuali 3D renderizzati in tempo reale che possono essere vissuti in modo sincrono e persistente da un numero effettivamente illimitato di utenti con un senso di presenza individuale e con continuità di dati, come identità, storia, diritti, oggetti, comunicazioni e pagamenti”.
File